«Presentazione libro Riina a Palermo, sono pronto a qualsiasi cosa», dice il fratello del giudice Borsellino, trucidato da Cosa Nostra
di Francesco Ruggeri
«Se il 18 giugno dovesse essere permesso a Salvo Riina di presentare il suo libro a Palermo, sarò a Palermo per impedire questa ulteriore offesa alla memoria di mio fratello e dei ragazzi massacrati insieme a lui», fa sapere Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il magistrato ucciso da Cosa Nostra il 19 luglio del ’92 assieme a cinque agenti della scorta nella strage di Via D’Amelio. Era per Totò Riina l’ostacolo principale alle trattative mafia-stato.
«Niente e nessuno mi potrà impedire di farlo. Ho 74 anni, ho vissuto già 22 anni più di mio fratello, sono pronto a qualsiasi cosa», conclude la lettera inviata da Salvatore Borsellino.
Il figlio di Totò Riina è balzato agli onori delle cronache grazie all’invito di Bruno Vespa a prendere parte a una puntata di Porta a Porta.