Ancora una volta un raduno neofascista di rilievo europeo trova spazio e concessioni pubbliche. Si tratta di “Boreal” promosso da Forza Nuova sulla sponda veronese del Garda, a Torri del Benaco
di Enrico Baldin
Ancora una volta un raduno neofascista di rilievo europeo trova spazio e concessioni pubbliche. Si tratta del raduno “Boreal” organizzato sotto mentite spoglie (ma neanche tanto) dal partito di estrema destra Forza Nuova sulla sponda veronese del Garda in località Torri del Benaco.
Il partito di Roberto Fiore, segretario del movimento di estrema destra, organizza una tre giorni che avrà luogo durante questo fine settimana. Musica, dibattiti, incontri. Fiore all’occhiello tra le iniziative il dibattito di sabato pomeriggio che probabilmente parlerà di confini e Brexit. Parteciperanno Udo Pastors del partito di estrema destra tedesca NPD, già condannato per alcune frasi intolleranti antisemite e sugli immigrati turchi; l’inglese Nick Griffin ex europarlamentare con alle spalle una condanna per incitamento all’odio razziale; Laszlo Toroczkai vicepresidente del partito ungherese Jobbik ideatore del muro anti-immigrati al confine con la Serbia; Daniel Carlsen del Danskernes Parti, negazionista dell’olocausto e estimatore di Hitler da lui ritenuto “un grande uomo”. E naturalmente a fare gli onori di casa ci sarà Roberto Fiore che è anche presidente dell’APF, associazione che raccoglie diverse sigle della destra estrema europea. Fiore stesso rientrò in Italia a fine anni ’90 dopo una latitanza in Inghilterra durata diversi anni, avvenuta in seguito a una condanna per banda armata.
Questo cliché di prim’ordine ha trovato ospitalità a Torri del Benaco, comune veronese presieduto dal sindaco Stefano Nicotra eletto nel 2014, negli ultimi giorni irreperibile. Non solo, l’evento ha anche il patrocinio del Comune dopo che quest’ultimo ha ammesso l’istanza dell’associazione “The Firm” – di fatto associazione prestanome di Forza Nuova – che chiedeva uno spazio pubblico per un meeting culturale, sportivo e musicale. Pertanto è stato assegnato lo spazio nel parco del castello sotto le mura del maniero scaligero, a due passi dalla riviera del Garda. Si prevede l’afflusso di alcune centinaia di teste rasate provenienti non solo dal nordest ma anche dal resto d’Italia e da oltre confine.
Da queste parti tra la fine del 1943 e il 1945 i partigiani della brigata Italia e della brigata Avesani combatterono contro i fascisti, mentre nella vicina Verona la Resistenza partigiana fu insignita con la medaglia d’oro al valore militare. In queste settimane al raduno nero è giunto anche il sostegno “protettivo” di Flavio Tosi, sindaco di Verona, che ha invocato la libertà di manifestare qualsiasi idea. Anche quelle di chi nega l’uccisione di milioni di ebrei e di chi inneggia a Hitler, evidentemente.
«Scrivete a Stefano Nicotra sindaco di Torri del Benaco affinchè annulli, si opponga, non dia i permessi allo svolgimento Festival Boreal», suggerisce il Circolo Pink veronese indicando la mail della segreteria del Sindaco, luca.demassari@comune.torridelbenaco.vr.it, e il numero di telefono 045 6205819.
«Il festival “Boreal” non si deve fare perchè è di chiaro stampo neonazista e nazionalista, inneggia cioè a valori che la nostra Costituzione ha bandito – fa sapere Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – è vergognoso che un sindaco, Tosi, faccia del revisionismo storico una bandiera: fare apologia di fascismo e nazismo è reato, lo ricordo al primo cittadino di Verona. La libertà di pensiero nulla ha a che vedere con questi rigurgiti nazifascisti, che vanno contrastati sempre e comunque. Se non lo fanno i Comuni, lo dovrebbe fare il Ministero dell’Interno. Ora e sempre Resistenza».