Alì “Eaten Fish” usa il fumetto per raccontare gli abusi subiti nel centro di detenzione in Papua Nuova Guinea. Cartoonists Rights Network International gli assegna il premio “Courage in editorial cartooning”
Un fumettista iraniano ha vinto il Premio 2016 “Courage in editorial cartooning” di Cartoonists Rights Network International, organizzazione internazionale che riunisce 600 illustratori e che con il suo lavoro difende i fumettisti che, nel mondo, sono minacciati, censurati, incarcerati. Il premio sarà consegnato il 24 settembre a Durham, in North Carolina, negli Stati Uniti, ma il vincitore, il 24enne Ali, non potrà essere lì a ritirarlo. Da 3 anni, infatti, Ali che firma i suoi fumetti con il nome di Eaten Fish, è rinchiuso nel Centro di detenzione per migranti irregolari di Manus Island, in Papua Nuova Guinea, centro sostenuto dal governo australiano dove vengono detenuti i migranti arrivati nel Paese via mare e in attesa della risposta della Commissione che valuta la loro richiesta di asilo. Nei suoi fumetti il disegnatore iraniano, che soffre di disturbo ossessivo compulsivo che gli provoca attacchi di panico e convulsioni, documenta gli abusi e gli eccessi commessi dalle guardie e dagli amministratori del centro, lui stesso è stato vittima di pestaggi e altri trattamenti degradanti. “Ritieniamo che il lavoro di Eaten Fish sia un importante documento sugli abusi dei diritti umani commessi nel campo di prigionia. Speriamo che questo premio possa accendere i riflettori su quanto avviene all’interno di quel centro”, ha scritto Joel Pett di Cartoonists Rights Network International annunciando il vincitore del premio “Courage in editorial cartooning” per il 2016
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