Renzi brinda alla Leopolda e blinda la città. Manifestazioni vietate ma centinaia di persone scendono comunque in piazza. Cariche violente
di Francesco Ruggeri
Prove generali di democrazia renziana. E’ cominciata verso le 16, a Firenze, la manifestazione dei ‘No Renzi, No al referendum’ e il corteo ha provato a dirigersi verso il centro. Dopo essersi fronteggiati per pochi minuti con il cordone di agenti i manifestanti hanno acceso alcuni fumogeni e hanno iniziato a tirare petardi e molti ortaggi contro i poliziotti. La polizia attestata su via Cavour, ha reagito con una carica verso l’adiacente piazza San Marco dove si erano concentrati i partecipanti.
Rimossa anche una barriera fatta con oggetti ingombranti, mentre i manifestanti, ancora nella piazza stanno spostando alcune dei materiali di un vicino cantiere. Tutta la parte iniziale di via Cavour, la centralissima strada che collega Piazza Duomo con piazza San Marco, è un tappeto di ortaggi lanciati contro la polizia. I negozi di via Cavour sono chiusi e le saracinesche abbassate, nonostante il sabato di shopping. La polizia ha lanciato lacrimogeni per disperdere i manifestanti che si erano concentrati in piazza San Marco. Alcuni dei manifestanti si sono radunati sul sagrato della chiesa, altri si sono dispersi nelle strade adiacenti. Le agenzie insistono sulla possibilità che un agente sia rimasto contuso ma sui siti di movimento si parla di un ragazzo fermato durante le cariche alla partenza della manifestazione. La piazza chiede a gran voce la sua immediata liberazione e intona compatta “Tout le monde déteste la police!” sulla scia di quanto si sentiva la primavera scorsa per le strade di Parigi e di tutta la Francia.
Nuova carica della polizia, tre quarti d’ora dopo, questa volta in via della Colonna, la strada imboccata dai manifestanti da Piazza Santissima Annunziata e che porta verso il centro.
Continuano le tensioni al corteo di protesta contro le politiche del governo Renzi e la riforma costituzionale in corso a Firenze. Fumogeni, bastoni, petardi, ortaggi sono stati lanciati contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con diverse cariche di alleggerimento per cercare di disperdere i manifestanti. Parte dei manifestanti – qualcuno indossa maschere di Anonymus e caschi – vorrebbe raggiungere la Leopolda, dove è in corso la kermesse con Matteo Renzi. Il corteo non era stato autorizzato dalla Questura.
Dopo il divieto annunciato due giorni fa dalla Questura, la rete cittadina “Firenze dice NO” ha rilanciato con ancor più determinazione l’invito a scendere in piazza quest’oggi all’interno del percorso di costruzione del NO al Referendum del 4 dicembre che culminerà nella manifestazione nazionale di Roma del 27 novembre. Ritenendo inaccettabile il divieto di manifestare disposto dalla Questura e le intimidazioni dei giorni scorsi (con cui le forze dell’ordine hanno tentato di vietare persino la conferenza stampa di lancio ai cancelli della Leopolda), Firenze dice NO ha confermato l’appuntamento.
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