4.3 C
Rome
lunedì, Novembre 25, 2024
4.3 C
Rome
lunedì, Novembre 25, 2024
Homecronache socialiArriva Numeri pari, la rete delle associazioni per il sociale

Arriva Numeri pari, la rete delle associazioni per il sociale

Contro le disuguaglianze nasce Numeri pari, la rete delle associazioni per il sociale

screen-shot-2014-04-24-at-11-32-17-am

Un’iniziativa nuova fondata dalle storiche realtà del mondo del sociale che si propone di contrastare le nuove povertà. Don Ciotti (Libera): “Bisogna alzare la voce, su troppi temi sta scendendo un prudente silenzio”. Zappolini (Cnca):”Scuotere l’opinione pubblica e dare una lezione dal basso alla politica”. Grosso (Gruppo Abele): “La nostra voce non viene dal nulla”

Nasce Numeri Pari, una rete contro le disuguaglianze, per la giustizia sociale e la dignità promossa da Gruppo Abele, Libera, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) e Rete della Conoscenza, a cui stanno aderendo centinaia di realtà sociali diffuse su tutto il territorio nazionale, tra associazioni, cooperative, parrocchie, reti studentesche, comitati di quartiere, campagne, progetti di mutualismo sociale, spazi liberati, reti e semplici cittadini.

numeri-pari_documento-base

            La rete è stata presentata ieri alla stampa a Roma, in un incontro a cui hanno partecipato don Luigi Ciotti, presidente di Libera e fondatore del Gruppo Abele, i due portavoce di Numeri Pari – Leopoldo Grosso, presidente onorario del Gruppo Abele, e don Armando Zappolini, presidente del CNCA –, Martina Carpani, coordinatrice della Rete della Conoscenza, don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità di Milano, don Angelo Cassano, della parrocchia San Sabino di Bari, Viola De Andrade Piroli, di Baobab experience, Giuseppe De Marzo, di Libera e Simona Panzino, del Social Pride.

La rete dei Numeri Pari ha come obiettivo il contrasto alle disparità e alle disuguaglianze sociali, a favore di una società più equa, fondata sulla giustizia sociale e ambientale. Si impegna a rafforzare l’azione tra “eguali” nei territori, costruendo iniziative locali che uniscano tutte le forze delle diverse organizzazioni e dei cittadini disponibili a impegnarsi in azioni e interventi concreti, dando luogo a significative sperimentazioni che forniscano idee e gambe per un effettivo welfare municipale. La rete non pretende di generare una nuova struttura, ma promuove il coordinamento di quelle esistenti.

Numeri Pari si articola in Nodi territoriali composti dai soggetti aderenti che, in maniera autonoma, portano avanti attività, vertenze e progetti sui territori, condividendo a livello nazionale l’impegno e gli obiettivi definiti dal documento base promosso da tutti i soggetti della rete. I Numeri Pari sviluppano forme di democrazia partecipativa e comunitaria che garantiscono orizzontalità, massima partecipazione e trasparenza nella presa di decisione, rispondendo così alla grave crisi della rappresentanza politica che continua a ridurre gli spazi della partecipazione e della deliberazione, aumentando ulteriormente le disuguaglianze.

Numeri Pari fa parte dei Movimenti Popolari protagonisti del 3° incontro mondiale che si è tenuto a Roma lo scorso 5 novembre su iniziativa di Papa Francesco. Condividiamo l’invito di Papa Francesco sulla “necessità di un cambiamento perché la vita sia degna, un cambiamento di strutture” e ci piace il forte sollecito da lui rivolto a tutti noi: “inoltre  voi, i movimenti popolari, siete seminatori di cambiamento, promotori di un processo in cui convergono milioni di piccole e grandi azioni concatenate in modo creativo, come in una poesia; per questo ho voluto chiamarvi ‘poeti sociali’; e abbiamo anche elencato alcuni compiti imprescindibili per camminare verso un’alternativa umana di fronte alla globalizzazione dell’indifferenza: 1. mettere l’economia al servizio dei popoli; 2. costruire la pace e la giustizia; 3. difendere la Madre Terra.”

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Licia Pinelli: un’assenza, una presenza

Poi, non l'ho più sentita, non volevo disturbarla. Sai come vanno queste cose... si rimanda sempre... E così arriva il primo 15 dicembre senza di lei Era la fine del 1997. In Piazza Fontana non c'ero mai stato. Ti sembrerà strano, considerando quanto quella strage e il caso Pinelli siano stati importanti nella mia vita, quanti articoli e fumetti ho scritto su quei fatti, ma è proprio così. Milano la evito, se posso. Torno alla fine del 1997, a un giorno in cui per questioni personali Milano non posso evitarla. E passo in Piazza Fontana. Nel giardinetto vedo la targa che ricorda Giuseppe (Pino) Pinelli. L'unica, all'epoca, e per me sarebbe rimasta in seguito l'unica che conta. Noto con piacere che c’è ancora gente che depone dei fiori, vicino, e il mio pensiero segue traiettorie oblique, con cui non voglio...

Camminare, vedere, raccontare

I viaggi "in bianco e nero" di Ivo Saglietti, fotoreporter, nella mostra in corso al Palazzo Grillo di Genova

Lo squadrismo dei tifosi israeliani e il pogrom immaginario

Violenza ad Amsterdam: i fatti dietro le mistificazioni e le manipolazioni politiche e mediatiche [Gwenaelle Lenoir]

Ferrarotti è morto e forse la sociologia non si sente troppo bene

Vita e opere dell'uomo, morto il 13 novembre a 98 anni, che ha portato la sociologia in Italia sfidando (e battendo) i pregiudizi crociani

Un Acropoli che attraversa una città, recitando

A Genova va in scena, per la quindicesima edizione, il Festival di Teatro Akropolis Testimonianze ricerca azioni