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Se il debito è la trappola, non va pagato

Nasce Cadtm Italia, il comitato per l’annullamento del debito illegittimo e si presenta a Roma con un’assemblea nazionale

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4 MARZO 2017 c/o Spin Time Lab – Via S. Croce in Gerusalemme 55 –ROMA ore 10.00 – 17.00

VERITA’ E GIUSTIZIA SUL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

coordinano Vittorio Lovera e Francesca Coin

Interventi divulgativiMarco Bertorello “La trappola del debito”; Alex Zanotelli “Il debito e il sud del mondo”; Cristina Quintavalla “Le indagini (audit) sul debito pubblico locale”; Marco Bersani “Il debito contro le comunità locali” 

seguirà confronto pubblico 

 

Il mondo in cui viviamo è sempre più ingiusto.

La forbice tra i pochi che possiedono tutto e la gran parte delle popolazioni che non hanno nulla, in questi ultimi trenta anni si è allargata a dismisura.

Nel capitalismo basato sulla finanza, l’economia contemporanea si è trasformata da attività di produzione di beni e servizi in economia fondata sul debito.

La liberalizzazione dei movimenti di capitale, la privatizzazione dei sistemi bancari e finanziari, i vincoli monetaristi che permeano l’azione dell’Unione Europea hanno progressivamente reso autonome le attività e gi interessi finanziari, che ora investono non più solo l’economia, ma l’intera società, la natura e la vita stessa delle persone.

Le scelte adottate dalle elite politico-economiche dell’Unione Europea e dei governi nazionali per rispondere alla crisi scoppiata dal 2008 in avanti, hanno trasformato una crisi -che a tutti gli effetti è sistemica- in crisi del debito pubblico.

Da allora, il debito pubblico è agitato su scala internazionale, nazionale e locale, come emergenza allo scopo di far accettare come inevitabili le politiche liberiste di alienazione del patrimonio pubblico, mercificazione dei beni comuni, privatizzazione dei servizi pubblici, sottrazione di diritti e di democrazia.

Oggi la trappola del debito pubblico mina direttamente la sovranità dei popoli, la giustizia sociale e l’eguaglianza fra le persone, così come perpetua lo sfruttamento della natura, con conseguente inarrestabile cambiamento climatico.

Già i paesi del Sud del mondo, a partire dagli anni ’70, erano stati testimoni di questo circolo vizioso dell’indebitamento e delle politiche di aggiustamento strutturale imposte dalle istituzioni finanziarie internazionali con conseguenze devastanti in termini economici e sociali. Ci sembra dunque fondamentale, nel momento in cui la spirale è approdata al continente europeo, imparare dagli errori del passato.

Anche nel nostro Paese, il debito pubblico è da tempo utilizzato per ridurre i diritti sociali e del lavoro e per consegnare alle oligarchie finanziarie i beni comuni e la ricchezza sociale prodotta.

Un solo esempio basti a dimostrarlo: mentre per il sostegno alle popolazioni dell’Italia centrale duramente colpite in pochi mesi da due terremoti si stanziano 600 milioni dei 4,5 miliardi necessari, per risollevare 6 banche in fallimento si mettono immediatamente a disposizioni 20 miliardi di garanzie statali, da caricare sul debito pubblico del Paese. Mentre, per ogni evenienza, viene utilizzato lo spauracchio dell’aumento dello “spread” per rilanciare politiche di austerità e privatizzazioni.

Occorre invertire la rotta. Occorre comprendere, elaborare e spiegare il fenomeno debito per creare azioni che rivoluzionino l’attuale sistema delle diseguaglianze. 

Occorre un’operazione di verità sul debito pubblico italiano, per conoscere come e per quali interessi è stato prodotto, quanta parte ne è illegittima, odiosa, illegale o insostenibile.

Occorre un’operazione di giustizia sul debito pubblico italiano: in un Paese in cui quasi la metà della popolazione fatica ad arrivare alla fine del mese e una famiglia su quattro non riesce ad affrontare le spese mediche, non si può più accettare che le banche e i profitti valgano più delle nostre vite e dei nostri diritti.

A questo scopo, Cadtm Italia (Comitato per l’abolizione dei debiti illegittimi), affiliato al network internazionale dei Cadtm (Tunisi, Aprile 2016), rete inclusiva di persone, comitati, associazioni ed organizzazioni sociali, prosecuzione strutturata e mirata dell’esperienza del Forum Nuova Finanza Pubblica e Sociale e sintesi operativa dei bisogni emersi dall’Assemblea-Convegno sugli audit locali (Livorno, Gennaio 2016) e dal Convegno “Dal G8 di Genova alla Laudato si’: il Giubileo del debito?” del 19 luglio scorso

chiama tutte e tutti ad un’assemblea nazionale Sabato 4 marzo 2017 a Roma

Per confrontarsi su come costruire un’adeguata demistificazione della trappola del debito, organizzando un Centro Studi in grado di elaborare approfondimenti e proposte concrete su come uscire dall’economia a debito.

Per costruire strumenti di conoscenza e proposte per generalizzare le indagini popolari (audit) sul debito pubblico a livello cittadino, locale e territoriale.

Per confrontarsi su un programma di azioni concrete per uscire dalla trappola del debito.

Per affermare tutte e tutti che il nostro futuro è troppo importante per lasciarlo in mano alle banche.

Perché il ripudio del debito illegittimo diventi il denominatore comune di comitati e movimenti impegnati sui diversi fronti di lotta e di cambiamento sociale

Percorso ed obiettivi del “Centro Studi orientato all’azione” Cadtm Italia

A partire dalla necessità di costruire un luogo di studio, ricerca e proposta (Centro Studi), confronto su come identificare un comune percorso tra i movimenti per costruire una contro-narrazione sul debito pubblico, potenziare la rete degli audit locali, creare strumenti di formazione e divulgazione diffusa (scuole popolari sul debito) e di azioni che ne dimostrino la concretezza, nonché avviare un percorso che porti alla costruzione di una Commissione popolare e indipendente per la verità’ sul debito pubblico italiano.

CADTM ITALIA

(Comitato per l’abolizione dei debiti illegittimi)

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