3.9 C
Rome
venerdì, Novembre 22, 2024
3.9 C
Rome
venerdì, Novembre 22, 2024
Homepadrini & padroni«Non è dei nostri il prete che fece il saluto romano»

«Non è dei nostri il prete che fece il saluto romano»

Milano, non è un cattolico romano il prete che officiò la commemorazione di un rapinatore omicida di Avanguardia Nazionale. Ed è stato denunciato per apologia di fascismo

di Ercole Olmi

Schermata 05-2457903 alle 17.32.23

Tre persone, tra cui il sacerdote della Chiesa Cattolica polacca don Orlando Amendola, sono state denunciate dalla polizia per aver fatto il saluto romano durante una cerimonia commemorativa avvenuta il 20 maggio scorso all’interno del cimitero Maggiore di Milano. In quell’occasione il parroco ha celebrato la funzione per Umberto Vivirito, militante del gruppo eversivo di estrema destra Avanguardia Nazionale, morto il 21 maggio 1977 a seguito di una ferita da arma da fuoco rimediata nel corso di una rapina. C’ era una decina di persone e al momento del «presente» tutti hanno risposto con il «saluto romano». Tra il gruppo sono stati riconosciuti, grazie a un filmato, il religioso e le altre due persone, già noti alla Digos per essere simpatizzanti di destra.

Colpo di scena a Milano nella vicenda del prete dei camerati, quel don Orlando Amendola che ha officiato la commemorazione di un rapinatore omicida di Avanguardia Nazionale al Campo X del cimitero maggiore di Milano. Una storia rivelata dall’Osservatorio Nuove destre e ripresa da molti organi di stampa. Ebbene, la diocesi milanese spiega: non è dei loro, non è che scarseggino i preti razzisti, leghiti, fascisti o reazionari (il Vaticano dopo i fatti di Gorino è corso ai ripari sostituendo il vescovo di Ferrara) ma questo tipo è di un’altra setta, i vetero cattolici. No solo, ora ha una denuncia per apologia di fascismo, cosa piuttosto rara, e sul suo profilo fb, o che sembra essere suo, ha postato un messaggio di scuse, scrivendo che gli dispiace e non lo farà più. In calce, parecchi commenti che lo esortano ad andare a cagare. Sul profilo si legge anche “sacerdote vetero cattolico Chiesa Cattolica Nazionale in Polonia” e dunque il prete dei camerati sarebbe aderente ad una scissione dei vetero cattolici.

Dopo un ricordo appassionato delle virtù umane e spirituali del picchiatore omicida di Avanguardia Nazionale, il sacerdote ha entusiasticamente preso parte al presente esibendosi nel saluto romano.

Ma chi sono i vetero cattolici? un’associazione di Chiese che si professano cattoliche, e che dal 1873 non dipendono giuridicamente dallo Chiesa cattolica romana né sono in comunione con essa.

È nata con lo scopo di ritornare alla fede della Chiesa indivisa del primo millennio, abbandonando le innovazioni introdotte in seguito, e ritiene validi solo i primi sette Concili ecumenici (quelli celebrati tra il 325 e il 787) in quanto i successivi sono stati celebrati separatamente dalla Chiesa ortodossa e da quella cattolica romana: per quanto riguarda il Credo, ritiene che lo Spirito Santo procede solo da Dio Padre (ovvero, come le Chiese ortodosse, non condivide il concetto Filioque, cioè che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio, che non corrisponde al Simbolo di Costantinopoli del 381, ma s’impose nel rito romano nell’XI secolo); riconosce come fonti della rivelazione sia la “Tradizione” che la “Bibbia” (compresi i libri deuterocanonici); respinge l’idea di tesoro a cui la Chiesa può attingere per la concessione delle indulgenze (di conseguenza, rifiuta anche queste ultime); anche la dottrina dell’aldilà è semplice, affermando che tutte le anime si purificano per la grazia di Cristo, negando così la necessità di un Purgatorio; rifiuta i dogmi mariani dell’Immacolata concezione e dell’Assunzione, in quanto da essa ritenuti in contraddizione con la tradizione della Chiesa dei primi secoli.

È una Chiesa apostolica: riconosce la successione apostolica e il primato onorifico del papa (in quanto vescovo di Roma e successore di San Pietro, il principe degli apostoli) ed è con lui in unione di preghiera e di amore; tuttavia non riconosce il dogma dell’infallibilità papale e non attribuisce al pontefice la giurisdizione universale sui vescovi; i vescovi vengono eletti da un sinodo composto sia da chierici che da laici; al sinodo spetta anche il diritto di vigilare sull’operato del vescovo e di decretarne i canoni. Non riconosce l’obbligo al celibato per il clero ed ammette, dal 1996, all’ordine (diaconale, presbiterale ed episcopale) anche le donne: questo ha portato alla scissione della Chiesa Nazionale Polacca negli Stati Uniti d’America dall’Unione e al suo riavvicinamento alla Sede apostolica romana.

È una Chiesa ecumenicamente aperta: è in piena comunione con la Chiesa Filippina Indipendente (dal 1948) e con la Comunione Anglicana (in virtù dell’accordo di Bonn del 2 luglio1931) ed è anche rappresentata alle Conferenze di Lambeth; nel 1975 ha anche avviato un proficuo dialogo con la Chiesa Ortodossa che ha portato alla pubblicazione, nel 1983, di dichiarazioni comuni in materia cristologica ed ecclesiologica.

 

 

2 COMMENTS

  1. Per la cronaca, il sig. Orlando Amendola non fa nemmeno parte di alcuna “chiesa polacca”, ma solo di una setta non riconosciuta da nessuno.

  2. P.S.: e, per inciso, il signor Amendola non è nemmeno un vetero-cattolico, o tanto meno in comunione con gli anglicani, come comunicato ufficialmente dai primi.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Lo squadrismo dei tifosi israeliani e il pogrom immaginario

Violenza ad Amsterdam: i fatti dietro le mistificazioni e le manipolazioni politiche e mediatiche [Gwenaelle Lenoir]

Ferrarotti è morto e forse la sociologia non si sente troppo bene

Vita e opere dell'uomo, morto il 13 novembre a 98 anni, che ha portato la sociologia in Italia sfidando (e battendo) i pregiudizi crociani

Un Acropoli che attraversa una città, recitando

A Genova va in scena, per la quindicesima edizione, il Festival di Teatro Akropolis Testimonianze ricerca azioni

Maya Issa: «Nessun compromesso sulla pelle dei palestinesi»

L'intervento della presidente del Movimento Studenti Palestinesi in Italia all'assemblea nazionale del 9 novembre [Maya Issa]

Come possiamo difenderci nella nuova era Trump

Bill Fletcher, organizzatore sindacale, sostiene che ora “il movimento sindacale deve diventare un movimento antifascista”. [Dave Zirin]