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Egitto inaugura la “più grande” base militare di Medio Oriente e Africa

Secondo il Global Fire, l’Egitto è la decima potenza militare mondiale, anche più in alto di Israele situata al quindicesimo posto. La maggior parte delle armi arrivano dall’Europa

di Marina Zenobio

Forza aerea egiziana

 

 

Nel bel mezzo di una crisi economica rampante e senza essere riuscito a contenere il terrorismo dell’Isis in Sinai, l’Egitto mostra i muscoli inaugurando quella che gli alti comandi egiziani definiscono la “più grande” base militare terrestre del Medio Oriente e dell’Africa. Spetterà alle truppe di stanza in questa base proteggere istallazioni e progetti nazionali sulla costa nord del paese.

Le oltre 1100 caserme e edifici militari della nuova base “Mohamed Naguib” sono stati costruiti nella provincia di Marsa Matrouu, nella costa nordorientale dell’Egitto e vicino alla frontiera con la Libia. La base sarà anche utilizzata per esercitazioni congiunte con altri paesi, secondo un comunicato reso noto dal portavoce militare Tamer Al Refai.

L’inaugurazione, avvenuta il 22 luglio, è stata celebrata con una spettacolare sfilata militare davanti al presidente egiziano Al-Sisi e ad altri capi militari e politici della regione, tra cui rappresentanti di Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Arabia Saudita, Baharain. Per la Libia c’era il generale Khalifa Haftar, l’uomo forte del governo di Tobruk che, il 2 agosto – secondo quanto riportato dall’emittente Al Arabiya -, ha dato ordine alle sue forze di bombardare le navi italiane impegnate nella imminente missione di supporto navale alla Libia perché l’accordo con l’Italia era stato sottoscritto con il suo rivale, Fayez Sarraj, premier di Tripoli riconosciuto dalla comunità internazionale. (Un’ultimora informa che, mentre scriviamo, a Tripoli sono incontro delle manifestazion anti-italiane

La nuova base è stata intitolata alla memoria di Mohamed Naguib, il colonnello che insieme a Gamal Abdel Nasser organizzò, nel 1952, la cosiddetta rivoluzione degli “ufficiali liberi”. La rivolta rovesciò la monarchia di re Faruk per collocare ai vertici del governo i militari, e da allora non se ne sono più andati. A parte l’islamista Mohamed Morsi e ora Abdelfatah Al-Sisi che per diventare presidente ha rinunciato al suo grado di feldmaresciallo, tutti i presidenti dell’Egitto appartenevano alle Forze Armate. Pur rinunciando ai gradi militari – dopo aver conquistato il potere con un colpo di stato – Al Sisi non è riuscito però a togliersi di dosso le accuse secondo cui la sua presidenza ha segnato un profondo deterioramento dei diritti umani con scomparse e uccisioni di oppositori e sindacalisti. Tra le sue vittime è doveroso ricordare anche il ricercatore italiano Giulio Regeni.

Potenza militare del mondo arabo e dell’Africa con armi europee

Con uno dei più grandi eserciti della regione e con i continui acquisti di armi dai paesi europei, secondo il ranking di Global Fire l’Egitto è la maggior potenza militare del mondo arabo e dell’Africa. A livello mondiale l’Egitto si colloca nella decima posizione come potenza militare, anche più in alto di Israele situata al quindicesimo posto. Può contare su un personale superiore a 1,3 milioni di unità, con oltre 450.000 in servizio attivo.

Nonostante l’embargo imposto e ratificato dall’Unione Europea nel 2016, per l’acquisto di armi l’Egitto si rivolto a paesi come Francia, Russia e Germania. Dal 2014 dai paesi europei  ha acquistato materiale militare per un valore che supera i 20 miliardi di euro. Nel 2016 con la Francia ha sottoscritto un accordo per circa 2,5 miliardi di euro per l’acquisto di caccia Rafale e navi Mistal.

Ad aprile di quest’anno la Germania ha inviato il secondo dei quattro sottomarini militari concordati e, per la fine dell’anno, dovrebbero anche arrivare gli ultimi elicotteri russi, parte di un milionario accordo con la Difesa della Russia.

Le Forze Armate egiziane ricevono una percentuale molto alta del magro bilancio nazionale. Anche se l’importo è un “segreto di stato”, si stima che raggiunga il 40% del PIL. Coccolato dal potere e dal governo, l’esercito egiziano ha anche costruito un impero economico attraverso imprese che vanno dalla produzione e vendita di alimenti, a costruzione di ospedali e strade.

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