10.7 C
Rome
giovedì, Novembre 21, 2024
10.7 C
Rome
giovedì, Novembre 21, 2024
Homequotidiano movimentoSe ottocento ore vi sembran poche

Se ottocento ore vi sembran poche

Genova, c’è una manifestazione che dura da 16 anni. Il mercoledì un gruppo di pacifisti sosta per un’ora sui gradini del Palazzo Ducale.  Domani l’ottocentesima ora in silenzio per la pace 

21766778_846586875500725_2619136169472922061_n

Se 800 ore…….
Da 800 settimane, sedici anni, manifestiamo ogni mercoledì per un’ora sui gradini del palazzo ducale di Genova.
Nel settembre 2001, quando ci fu l’attentato alle torri gemelle, e gli USA attaccarono l’Afghanistan con il pretesto della caccia a Bin Laden, cercammo un modo per esprimere il nostro sgomento e la nostra indignazione.
Decidemmo di adottare l’”ora in silenzio”, una modalità di manifestazione già attuata diverse volte nella storia: per esempio dalle suffragiste statunitensi e dalle donne in nero di Gerusalemme.
Il palazzo ducale, davanti al quale da allora ci ritroviamo ogni mercoledì dalle 18 alle 19 , è un luogo particolarmente significativo,e non solo per la nostra città. E’ lì che si è svolto il G8, e che insieme a migliaia di altri avevamo nel 2001 contribuito a contestare.
Quando cominciammo, non pensavamo che saremmo rimasti/e in piazza per sedici anni. E non nascondiamo di essere stanchi.
Ma i conflitti, le spese militari, la guerra contro i poveri ed i migranti sono continuati senza interruzione. E anche noi abbiamo deciso di non interrompere la nostra protesta.
Consapevoli dei limiti dei nostri mezzi, abbiamo distribuito in questi quattordici anni oltre trecentomila volantini; con moltissimi passanti abbiamo discusso, litigato, dialogato.
I governi che si sono succeduti in questi anni non hanno mai mostrato di accorgersi delle nostre ragioni.
MA RIMANIAMO CONVINTI:
– che la guerra non sia in grado di risolvere alcun problema dell’umanità ma serva solo ad aumentare i profitti di chi costruisce e vende armi; a mantenere un “ordine internazionale” disumano; a concentrare nelle mani di pochi il controllo internazionale dell’economia.
-che produrre e vendere armi non serva a “dare lavoro” (ne darebbero altrettanto l’arte, l’educazione e l’assistenza) ma a dare profitto, ben altra cosa rispetto al lavoro a chi investe nell’industria bellica
Per questo continueremo a trovarci ogni mercoledì, dalle 18 alle 19, sui gradini del palazzo ducale. Sottolineeremo la “cifra tonda” condividendo una fetta di dolce ed un bicchiere di vino.
Chi volesse portarci un dono, scelga una risma di carta…….:)
Ci farebbe molto piacere rivedere le persone che in questi anni hanno partecipato qualche volta all’ “ora”.
Venite, e fate girare la voce!!!!!!!!!!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Lo squadrismo dei tifosi israeliani e il pogrom immaginario

Violenza ad Amsterdam: i fatti dietro le mistificazioni e le manipolazioni politiche e mediatiche [Gwenaelle Lenoir]

Ferrarotti è morto e forse la sociologia non si sente troppo bene

Vita e opere dell'uomo, morto il 13 novembre a 98 anni, che ha portato la sociologia in Italia sfidando (e battendo) i pregiudizi crociani

Un Acropoli che attraversa una città, recitando

A Genova va in scena, per la quindicesima edizione, il Festival di Teatro Akropolis Testimonianze ricerca azioni

Maya Issa: «Nessun compromesso sulla pelle dei palestinesi»

L'intervento della presidente del Movimento Studenti Palestinesi in Italia all'assemblea nazionale del 9 novembre [Maya Issa]

Come possiamo difenderci nella nuova era Trump

Bill Fletcher, organizzatore sindacale, sostiene che ora “il movimento sindacale deve diventare un movimento antifascista”. [Dave Zirin]