14.8 C
Rome
lunedì, Novembre 25, 2024
14.8 C
Rome
lunedì, Novembre 25, 2024
Homepadrini & padroni3 ottobre, dal 2014, oltre 15 mila migranti morti nel Mediterraneo

3 ottobre, dal 2014, oltre 15 mila migranti morti nel Mediterraneo

3 ottobre, giornata in memoria delle vittime dell’immigrazione. La rotta più pericolosa dalla Libia. Dopo la sua chiusura in aumento sbarchi e decessi sulla rotta della Spagna

Schermata-2014-06-27-a-08.05.24

MILANO – In poco più di tre anni sono morte oltre 15 mila persone, mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo. Martedì 3 ottobre, l’Italia celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, istituita con un’apposita legge (la n.45 del 2016) per ricordare chi “ha perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria”. È stata scelta questa data perché il 3 ottobre 2013, al largo dell’isola di Lampedusa, 368 migranti affogarono in uno dei più tragici naufragi avvenuti nel Mediterraneo dall’inizio delle ondate migratorie di questi ultimi anni. La Fondazione Ismu ha quindi deciso di rielaborare i dati dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), per fare il punto della situazione su quella che è stata definita “la strada più mortale del mondo”. E si scopre che è proprio la rotta Libia-Italia quella più pericolosa: “Nel 2015 sul totale dei morti e dispersi, il 77% ha riguardato tale rotta e l’anno successivo il 90%”, scrivono i ricercatori.

Morti in mare - elaborazione Ismu

Le morti sono costantemente aumentate. Nel 2014 hanno perso la vita in tutto il Mediterraneo (quindi anche sulla rotta orientale Turchia-Grecia e quella occidentale nord Africa – Spagna) 3.538 migranti (su oltre 216 mila sbarchi). Nel 2015 i morti e dispersi sono stati 3.771 (su un milione di arrivi). Nel 2016 sono saliti a 5.096, nonostante un calo degli sbarchi che sono stati 362mila. Quest’anno non ce l’hanno fatta 2.681 persone (136.423 arrivi). E quando viene chiusa una rotta, il flusso e i morti crescono sulle altre.

Morti in mare per rotta - Elaborazione ismu

“Il 2016 è l’anno in cui gli arrivi di migranti via mare in Europa sono calati considerevolmente in particolare sulla rotta del Mediterraneo orientale che dalla Turchia porta sulle isole greche -sottolineano i ricercatori di Ismu-, mentre la traversata dal Nord Africa verso l’Italia è tornata ad essere il principale approdo europeo per i migranti in fuga da conflitti, carestie, soprusi, instabilità politica ed economica”. Ora che è stata chiusa la rotta Libia-Italia, ecco che sono in crescita gli sbarchi in Spagna e “sono aumentate anche le vittime sulla rotta occidentale” che rappresentano il 4,9% di tutti i decessi nel Mediterraneo nel corso del 2017, mentre nel 2016 erano l’1,5% del 2016 e nel 2015 l’1,6%. (dp)

© Copyright Redattore Sociale

TAG: MIGRANTIISMUSBARCHI

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Licia Pinelli: un’assenza, una presenza

Poi, non l'ho più sentita, non volevo disturbarla. Sai come vanno queste cose... si rimanda sempre... E così arriva il primo 15 dicembre senza di lei Era la fine del 1997. In Piazza Fontana non c'ero mai stato. Ti sembrerà strano, considerando quanto quella strage e il caso Pinelli siano stati importanti nella mia vita, quanti articoli e fumetti ho scritto su quei fatti, ma è proprio così. Milano la evito, se posso. Torno alla fine del 1997, a un giorno in cui per questioni personali Milano non posso evitarla. E passo in Piazza Fontana. Nel giardinetto vedo la targa che ricorda Giuseppe (Pino) Pinelli. L'unica, all'epoca, e per me sarebbe rimasta in seguito l'unica che conta. Noto con piacere che c’è ancora gente che depone dei fiori, vicino, e il mio pensiero segue traiettorie oblique, con cui non voglio...

Camminare, vedere, raccontare

I viaggi "in bianco e nero" di Ivo Saglietti, fotoreporter, nella mostra in corso al Palazzo Grillo di Genova

Lo squadrismo dei tifosi israeliani e il pogrom immaginario

Violenza ad Amsterdam: i fatti dietro le mistificazioni e le manipolazioni politiche e mediatiche [Gwenaelle Lenoir]

Ferrarotti è morto e forse la sociologia non si sente troppo bene

Vita e opere dell'uomo, morto il 13 novembre a 98 anni, che ha portato la sociologia in Italia sfidando (e battendo) i pregiudizi crociani

Un Acropoli che attraversa una città, recitando

A Genova va in scena, per la quindicesima edizione, il Festival di Teatro Akropolis Testimonianze ricerca azioni