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Genova, murata la sede dei nazi nei locali dei preti

Genova, un corteo antifascista chiude simbolicamente le sedi di Casapound e degli skin legati a Lealtà e Azione. Ecco il dossier sui sovranisti della Superba

di Checchino Antonini

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Centinaia di genovesi, antifascisti, hanno sfilato tra via Serra e Piazza Corvetto. Nonostante i tempi bui Genova rimane una città antifascista. «Nessuno spazio ai fascisti», si leggeva sullo striscione appeso davanti alla sede di Casapound in via Montevideo durante il corteo organizzato dall’assemblea antifascista contro l’apertura delle sedi dell’estrema destra a Genova. Il corteo era partito da via Serra dove era stata simbolicamente ‘murata’ con mattoni e cemento la porta della futura sede dell’associazione culturale La Superba, federata con l’associazione di estrema destra Lealtà Azione. Sulle saracinesche dell’ ex negozio dove i militanti di Casapound stanno terminando i lavori in vista di un’inaugurazione dalla data ancora incerta scritte in vernice rossa: ‘infami’ e ‘antifa’. La manifestazione si è conclusa poi in piazza Alimonda. Nella foto lo stesso striscione che è sfilato il 30 giugno nella città simbolo dell’antifascismo, medaglia d’oro della Resistenza, la città in cui un generale nazista dovette consegnare la resa nelle mani di un artigiano comunista, un operaio, Remo Scappini, era anche comunista.

Quindici anni dopo la città si sarebbe ribellata alla discesa dei fascisti del Msi che volevano celebrare il loro congresso di partito stampella del governo Tambroni lì dove i partigiani si liberarono da sola dai nazifascisti che erano terrorizzati per non poter consegnare le armi agli angloamericani. La città paradosso: governata da un sindaco appoggiato dai fascisti anche se più della metà dei cittadini nemmeno s’è scomodata ad andare alle urne.

Spiega Antonio Bruno – esponente della sinistra radicale, ecopacifista genovese, a lungo eletto a Tursi nelle liste di Rifondazione – che «gli ultimi giorni hanno visto un salto di qualità culturale e politico del razzismo e della violenza a Genova.

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Migranti considerati come rifiuti tossici (un’altra servitù per Multedo …). Soggetti che lavorano al’integrazione trattati come sfruttatori (imposizione di una tassa di 2,5 euro a giorno per migrante aiutato e schedatura del Comune per gli affittuari a profughi). Retorica impregnata di sadismo, individualismo e di assenza di speranza per il futuro. Nostalgia per una Chiesa esclusivamente devozionale, avulsa dalla realtà e che accarezza le supersitizioni. Nello stesso tempo aumento della povertà e della precarietà per tutti che va di pari passo ai profitti di banche e multinazionali; inizio dello sciame sismico dei licenziamenti con Ericsson; salute sempre più compromessa da una sanità sempre meno pubblica e dall’inquinamento (favorito anche dall’incentivo al’uso dell’auto privata)

Sarebbe proprio il caso di alzare la testa e dire di NO». Domenica scorsa l’ennesima aggressione fascista contro Cinzia Ronzitti, militante del Pcl. Venerdì scorso una partecipata assemblea in Piazza De Ferrari.

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Ma chi sono questi fascisti della Superba? L’Assemblea antifascista genovese ha diffuso un dossier, il primo di una serie, che svela le astuzie di una formazione che tenta di dissimulare la sua natura.

L’Associazione La Superba, nella propria pagina Facebook si definisce come una “Libera associazione culturale e sociale in cui lo scambio di idee serve per il raggiungimento di una equa comunità etica, intellettuale e politica”. E chi prova a dire che sono neonazisti, loro rispondono che è un termine troppo riduttivo, semmai amano chiamarsi sovranisti.

Il dossier ha utilizzato le loro stesse dichiarazioni per svelare la natura nazistoide dell’associazione che sta per aprire uno spazio in un locale dei Padri Scolopi che sembrano cadere dalle nuvole e assicurano di avere garanzia che lì dentro non si fa politica. I migliori amici della Superba sembrano essere gli skinheads di Lealtà e Azione, una creatura politica neonazista con molte ramificazioni nata negli anni 2000 da un nucleo di Hammerskins (la frangia più estrema dei naziskins ) milanesi, con legami con la malavita e con formazioni naziste estere, ora in ottimi rapporti con CasaPound. E a chi li accusa di essere nazisti ribattono che è un concetto riduttivo, preferiscono definirsi “sovranisti” così da stare nel cono d’ombra abitato anche da alcuni esponenti di “sinistra”. L’ambiguità è un tratto distintivo di formazioni superbe come questa contro cui è convocato per oggi un presidio antifascista nei pressi di via Serra, dove viene annunciata la inaugurazione della loro sede.

Dicono di guardare al futuro ma l’album di famiglia è zeppo di nostalgia. Nostalgia di canaglia. E il numero 88 (Heil Hitler, le due h iniziali ottava lettera dell’alfabeto) abbonda nei commenti ai post di facebook fra gli aderenti e i sodali. L’ideologia politica dei membri della Superba è composta da una forte attrazione verso il fascismo, la Repubblica Sociale Italiana e le sue emanazioni, come la Divisione Monterosa degli alpini e le brigate nere.

I membri della Superba sono spesso ospiti in Lombardia presso Lealtà e Azione come è stato per la Festa Del Sole 2017, e si sono anche recati in Polonia ed in altri luoghi con appartenenti a Lealtà e Azione. I lombardi ricambiano spesso la visita e si spingono fino a Sanremo dove c’è l’associazione “Et ventis adversis” di Sanremo.

Il leader riconosciuto de “La Superba” è un frequentatore della Curva Nord dell’Inter, dove è entrato in contatto con Lealtà e Azione. Immaginario da bonehads (skinheads nazifascisti) e facce da “bravi ragazzi” quando vanno in giro a fare raccolte alimentari ( Bran.co \ CooXazione 4 ) destinate a famiglie esclusivamente italiane.

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Non poteva mancare l’omofobia. La onlus Bran.co ha organizzato insieme a La Superba e Gioventù Nazionale un convegno sul “Gender progresso o declino? Tra attualità e tradizione abbiamo mostrato come oggi la Famiglia – cellula di ogni Comunità sana – sia sotto attacco come non mai da chi vuole cambiare l’identità dell’Uomo. Non lo permetteremo !”.  Tra i relatori il leghista Stefano Garassino – Assessore alla Sicurezza, Polizia Locale, Immigrazione e Centro Storico del Comune di Genova.

La Superba collabora anche con Memento, associazione di volontari che mantiene e recupera le tombe dei caduti repubblichini sentendosi erede dell’ Unione Nazionale Combattenti e Reduci della Repubblica Sociale Italiana. Sempre Giacomo Traverso dichiara in un intervista che “Il saluto romano fatto al Cimitero maggiore ha il significato di far capire che ci siamo e che non ci arrendiamo a un sistema che non ci rappresenta perché viviamo in una dittatura tecnocratica, viviamo in un sistema dove la libertà di espressione per alcuni si sta chiudendo …Si c’eravamo tutti – conferma – qualcuno ha fatto il saluto romano, personalmente ho messo il pugno sul cuore, ma noi siamo aperti e ognuno puo fare quel che vuole”. Anche tatuarsi le svastiche? “Non credo che sia meglio chi si tatua Stalin” dicono quasi in coro spiegando pero che le svastiche loro quattro non le hanno (le croci celtiche invece sono ammesse)”.

Un’altra associazione legata a Lealtà e Azione e che opera a Genova attraverso la Superba è Una Voce Nel Silenzio 9 , che opera nel soccorso per cristiani perseguitati e che il 4 febbraio 2017 ha organizzato un dibattito pubblico presso il Ramo D’Oro – associazione vicina a Casa Pound – presenti Traverso de “La Superba”, Pavesi di “Lealtà e Azione” e di nuovo, il leghista Garassino, Assessore alla Sicurezza, Polizia Locale, Immigrazione e Centro Storico del Comune di Genova.

Insomma, l’attivismo della Superba sembra voler spianare la strada per Genova a Lealtà e azione, grazi e a un sodalizio capitanato da Stefano Del Miglio (condannato per aver accoltellato sei esponenti di sinistra nel 2004).

La sede sarà in Via Serra 1H rosso, di proprietà della Fondazione Assarotti dei Padri Scolopi, nota anche come il primo Istituto Nazionale per Sordomuti. I nazifascisti si sono presentati come ente che raccoglie alimenti per le famiglie in difficoltà e, in un post riferito agli articoli di stampa, specificavano che “la libera associazione La Superba” non svolge attività politica, ma culturale”.

Ma i “camerati” erano all’evento  paramilitare del 29 aprile 2017 a Milano, nel cimitero Maggiore a fare il saluto fascista in onore dei morti della Repubblica di Salò. «Quel giorno quella fu un’esibizione neofascista che nulla aveva a che spartire con i poveri (CooXazione), i cani randagi (I lupi danno la zampa, l’associazione animalista di Lealtà e Azione) e tanto meno la cultura. Ma gli Scolopi continuano a ribadire che “hanno garantito che qui non faranno politica” e il direttore della Fondazione, una delle onlus benefiche cattoliche più note di Genova, padre Andrea Melis . aggiunge: “Comunque io di saluti fascisti non voglio sapere niente e qui da noi niente politica, me lo hanno promesso e io non ho motivo per dubitare”.

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