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Homein fondo a sinistraForenza: «Pazzi di tutto il mondo, uniamoci!»

Forenza: «Pazzi di tutto il mondo, uniamoci!»

Eleonora Forenza aderisce all’appello lanciato da Je so’ pazzo per un’assemblea popolare il 18 novembre. E lo fa con una modalità dissacrante

Accozzaglia Comunista presenta … “100 – C’è bisogno di rivoluzione”
Per festeggiare il centenario, io, compagna Facinoroska, e il compagno Militont volevamo farvi ridere un po’.
Devo ammettere che il duo Brancacciov, arrivando perfino ad annullare l’assemblea, ha dimostrato una vis comica superiore.
Per fortuna è arrivato il rigore dei pazzi a far rinascere la speranza. Il video delle compagne e dei compagni di Ex OPG Occupato – Je so’ pazzo è l’omaggio più bello al Centenario dell’Ottobre che abbia visto in questi giorni.
Non so esprimere adeguatamente alle compagne e ai compagni la gratitudine per l’entusiasmo che mi hanno ridato con la loro proposta intelligente, appassionata, pazza. Finalmente una generazione di militanti, che sanno cosa è la precarietà e la disoccupazione, ha fatto irruzione nel teatrino della sinistra. Fin dal primo giorno, salendo sul palco e squarciando il velo di una assemblea che non era assemblea. Ora ci invita a una rottura: rottura non solo coi fantasmi del centrosinistra, col Pd, coi socialisti europei, ma anche con le pratiche polticiste che hanno ucciso in questi anni la sinistra (appelli, tavoli, spartizioni, listoni).
In nome dell’ “unità della sinistra” si è scavato un solco sempre più profondo fra sinistra e popolo.
Dobbiamo ricostruire una sinistra popolare, non solo unire il popolo della sinistra. Unire le diverse forme del fare politica oggi: chi resiste, chi pratica mutualismo, chi costruisce contropotere. UNIRE CHI LOTTA.
Mi auguro che tutto il mio partito, Rifondazione Comunista, sappia mettersi generosamente a disposizione di questa proposta. Che alla chiamata di Je so pazzo possano rispondere positivamente quell@ che avevano già fatto i biglietti, che avevano animato le assemblee territoriali e che lavoravano sinceramente per un percorso partecipato e alternativo. Che l’assemblea del 18 possa connettere chi era in piazza l’11 novembre contro questa UE e contro il Governo, chi ha lavorato per il NO sociale, gli spazi sociali metropolitani e chi lotta per il diritto all’abitare, chi ogni giorno si batte contro il maschilismo, contro il razzismo, contro l’omofobia, contro la paura che diviene strumento di controllo sociale e repressione: restituire forza politica a chi non ce l’ha.
C’è davvero bisogno di RIVOLUZIONE.
Di certo sabato 18 a Roma io ci sarò. Ma si sa, jo so pazza.
POTERE AL POPOLO

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