Pubblico e corpo. La terza edizione di Resistere e creare, rassegna internazionale di danza contemporanea al Teatro della Tosse di Genova
da Genova, Claudio Marradi
Ricomincia da tre. Resistere e Creare, rassegna internazionale di danza contemporanea al Teatro della Tosse di Genova, quest’anno arriva alla terza edizione e prende il titolo di “Pubblico Corpo”. E’ infatti sempre dal corpo e dal suo carattere di “luogo comune” a tutti i viventi che si ricomincia. Ancora e sempre. Almeno qui e ora, almeno finché un corpo ce l’abbiamo. Quello fisico, che Michela Lucenti – direttrice artistica della kermesse che dal 2015 si svolge nel mese di dicembre nel teatro nel centro storico – immagina impegnato in un corpo a corpo (scontro e conflitto, incontro e dialogo)con il pubblico: “Immaginiamo come il corpo sia speso in primo piano in un dialogo corpo a corpo con il pubblico. E come l’azione vista da molto vicino cambi la percezione” spiega in una torsione dell’ordine del discorso della performance coreografica che ha un sapore molto foucaultiano. Ma è un corpo fisico che ingaggia un conflitto e un incontro ormai anche con quel corpo elettronico che ci accompagna ovunque e ci definisce, come soggetti, altrettanto di quello di carne e sangue. Quella specie di carapace ronzante di algoritmi che ci avvolge h24 e che, come quello di certe creature anfibie, ci accompagna nelle nostre navigazioni digitali tra un’isola di significato e l’altra. In quel grande mare di informazioni, segni, testi, immagini, simboli, denso e salmastro come il Mar Morto, che ha allagato un luogo che un tempo era tutto terraferna. Continente, come dicono, appunto, gli isolani. Ma che lo tsunami dei social network – inverando e portando all’estremo la metafora liquida baumaniana – ha definitivamente polverizzato in un arcipelago di migliaia di isolotti a pelo d’acqua che, come quelli samoani, appaiono sempre a rischio di venire sommersi dalla marea. Sparendo dai radar dell’immaginario condiviso e scomparendo così nell’irrilevanza.
Ma dire corpo è dire anche e sempre sesso, identità di genere. Perchè è sempre di carattere sessuata la declinazione dell’essere nel mondo che nel corpo prende luogo. E cioè prende spazio, ma anche tempo. “Fino al 10 dicembre – continua infatti Lucenti – ospiteremo spettacoli che indagano il maschile, altri che si soffermano sul femminile: azioni-performance e veri e propri spettacoli in luoghi altri che pongono come relazione primaria la vicinanza. Primo fra tutti Danse de nuit del coreografo Boris Charmatz, una delle voci più note di quella che è stata definita “non-danza”, e che bisognerebbe piuttosto indicare come “danza filosofica”. Ma anche Danzare la vita: un progetto su Anna Halprin, danzatrice, coreografa insegnante di fama mondiale e pioniera del discorso performativo. I danzatori di Balletto Civile realizzeranno momenti danzati improvvisando con un ospite del pubblico: creazioni sul campo fondate sul concetto di relazione empatica tra due corpi, performance uniche, irripetibili di Pubblici Corpi”.
Il tutto in undici giorni di rassegna per più di venti spettacoli, workshop, laboratori e incontri. E il 31 dicembre festa di Capodanno con uno spettacolo ispirato al Maestro e Margherita di Bulgakov.
Questo il programma della rassegna:
28 novembre
Ore 19.00 Benassi /Autoritratto di un mammifero
Ore 19.45 Balletto Civile / Impronte
Ore 20.30 Aldes / Alfa
29 novembre
Ore 20.00 Balletto Civile / Impronte
Ore 20.30 Aldes /Alfa
30 novembre
Ore 19.00 Bernardini – Monti /MODIdIDA
Ore 21.30 Balletto Civile / Impronte
Ore 22.00 Collettivo Poetic Punkers / After Party
A seguire DJ SET
2 dicembre
Ore 20.00 Balletto Civile / Impronte
Ore 20.30 Wooshing Machine / Happy Hour
3 dicembre
Ore 16.00 Natiscalzi / Lo Schiaccianoci
Ore 18.00 Balletto Civile / Impronte
Ore 18.30 TIDA – Théatre Dance / Quintetto
4 dicembre
Ore 20.00 Balletto Civile / Impronte
Ore 20.30 Emanuela Serra / Just before the forest
6 dicembre
Ore 20.00 Balletto Civile / Impronte
Ore 20.30 Petrillo – Zambelli – Hackman / Gli uomini
8 dicembre
Ore 20.00 Balletto Civile / Impronte
Ore 20.30 Anna Halprin /itinèrrances / me myself and I
A seguire Anna Halprin / Le soufle de la dance
9 dicembre
Ore 18.30 Anna Halprin / Danser la vie
Ore 20.30 Balletto Civile / Impronte
Ore 21.00 Fattoria vittadini /Salvaje
10 dicembre
Ore 18.30 Hurycan /Asuelto
Ore 19.30 Boris Charmatz / Danse de nuit
Ore 20.30 Balletto Civile / Impronte
Ore 20.45 Hurycan /Asuelto
Ore 21.15 Joerg Hassmann /Jam e Speech