Viola Carofalo (Potere al Popolo) a Strasburgo: «Nostro avversario chiunque abbia promosso precarizzazione del lavoro, alla distruzione dell’ambiente»
di Francesco Ruggeri
Qualsiasi forma di collaborazione di Potere al Popolo con altre forze del centrosinistra «è esclusa», anche dopo il 4 marzo («Assolutamente sì»). A Strasburgo, Viola Carofalo, ricercatrice universitaria e portavoce nazionale di Potere al Popolo, ha spiegato di voler costruire «un movimento popolare che lavori per un’alternativa di società ben oltre le elezioni», che intende «rimettere il potere nelle mani del popolo» e che sta raccogliendo le firme per partecipare alle prossime elezioni politiche. Alla domanda se il principale avversario di Pap sia il centrodestra oppure le forze già divise del centrosinistra, Liberi e Uguali e il Pd, la Carofalo, ospite dell’eurodeputata del gruppo Gue/Ngl Eleonora Forenza, risponde: «I nostri avversari sono quelli che in tutti questi anni hanno promosso politiche che hanno portato alla precarizzazione del lavoro, alla distruzione dell’ambiente. Chiunque faccia queste politiche è per noi un avversario, è qualcuno rispetto al quale dobbiamo necessariamente provare a convincere le persone a non votarlo più e a votare noi. Se si continua su questa strada si va verso una barbarie da cui è difficilissimo tornare indietro. In questo senso ci sembra che le politiche fatte dal Pd, e da tanti che nel Pd c’erano fino a pochissime settimane fa, siano politiche distruttive, in termini di lavoro, ambiente e uguaglianza sociale. I nostri avversari -conclude – sono quelli che hanno portato avanti queste politiche, a prescindere dal fatto che siano in Forza Italia, nel Pd o in Liberi e Uguali».
«No a qualsiasi ipotesi di direttiva autoapplicativa e a qualsiasi esproprio di democrazia e sovranità», ha aggiunto Eleonora Forenza, europarlamentare della Sinistra europea unita (Gue-Ngl), che a Strasburgo è intervenuta contro il fiscal compact in una conferenza stampa insieme a Viola Carofalo: «Vorremmo modificare radicalmente questi trattati: la vicenda greca sembra aver dimostrato che la disponibilità a far intervenire i popoli nel dibattito non c’è», ha aggiunto Forenza, evocando la volontà di «ricostruire democrazia reale anche attraverso questioni nodali, dove c’è il rischio che un trattato tra i governi diventi pilastro del diritto comunitario senza che nessuno abbia la possibilita’ di pronunciarsi». Tramite strumenti come il fiscal compact e il pareggio di bilancio «si comprimono tutte le spese sociali – ha detto ancora Viola Carofalo – si fa una politica anti-popolare e anti-progressista che diventa una ‘spada di Damocle’ sulle classi sociali meno abbienti». E a un giornalista che ha chiesto come pensasse che si dovesse affrontare il problema del debito pubblico, la capo politico di Potere al popolo ha parlato di «politica sull’evasione fiscale, tassazione fortemente progressiva, taglio radicale sulle spese militari», criticando anche l’esternalizzazione dei servizi e il finanziamento pubblico a enti privati.