De Magistris e le politiche: eccetto i “napoletani” di Potere al Popolo, il sindaco non vede segnali di innovazione e scorge i limiti del Rosatellum
di Francesco Ruggeri
«Nei grandi partiti non ci sono segnali di particolare innovazione e inoltre già si vedono i grossi limiti del Rosatellum per cui le candidature sono scelte dagli apparati di partito». Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, torna a parlare di elezioni politiche commentando le indiscrezioni sulle liste in vista del 4 marzo, il cui termine per il deposito è oggi. Per de Magistris, «l’unica vera novità» è rappresentata da Potere al Popolo!, esperienza napoletana visto che la scintilla è scoccata da un centro sociale partenopeo all’indomani dell’eutanasia del percorso del Brancaccio da parte dei segretari di Si, Possibile e Mdp, con l’apporto fattivo dei “garanti” di quella storia, Anna Falcone, ora in lista con Leu, e Tomaso Montanari, dato in quota tra i grandi elettori M5s. «Segno – riprende De Magistris – che Napoli produce energie assolutamente positive».
De Magistris afferma che questa campagna è iniziata «in modo deludente con contenuti e programmi insoddisfacenti e dichiarazioni di principio. Nel dibattito mancano i temi della lotta a mafie, contrasto a corruzione, difesa beni comuni, autonomie locali, partecipazione democratica». «Sarà una campagna mediatica, di propaganda pura. Assisteremo a chi la sparerà più grossa». Il sindaco, nel ribadire la sua decisione di non partecipare alla competizione elettorale, ha affermato: «Non mancherò di pungolare su temi e contenuti perché vogliamo sapere chi andrà al Governo cosa intende fare. Alcune cose le metteremo subito in chiaro anche perché dopo il 4 marzo ritengo sarà molto difficile avere una stabilità e – conclude – per chi amministra significa che non avremo giorni positivi».
Parole importanti, quelle del sindaco di Napoli, perché “sfidano” la sua maggioranza, legata soprattutto alla controversa operazione di Liberi e uguali. Peccato la gaffe dell’inquilino di Palazzo S.Giacomo contro le azioni di lotta dei lavoratori del gruppo di igiene ambientale SAMIR – definite «criminali» da De Magistris – che, esasperati dal mancato pagamento dello stipendio, hanno occupato i binari della stazione della linea metropolitana 1 di Piscinola, e il deposito autobus ANM del Garittone, due dei luoghi dove i lavoratori svolgono il proprio servizio. Non prendevano stipendio da mesi e, quel giorno, sono stati anche caricati dalla polizia.
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