Vittoria per Cédric Herrou, l’agricoltore-soccorritore dei migranti in Francia. Il Consiglio Costituzionale ha riconosciuto la fraternità come principio costituzionale
Il Consiglio costituzionale francese ha stabilito oggi che l’aiuto disinteressato al «soggiorno irregolare» non «è passibile di conseguenze giuridiche», in nome del «principio di fratellanza». La massima istanza della magistratura francese era stata sollecitata da Cedric Herrou, un agricoltore diventato il simbolo dell’aiuto ai migranti. La Corte ha dato forza a uno dei tre capisaldi della Francia repubblicana (Libertà, eguaglianza, fratellanza), in nome dell’articolo 2 della Dichiarazione dei Diritti Umani e con riferimento al preambolo della Costituzione e all’articolo 72-3 della stessa. “Da questo principio deriva la libertà di aiutare gli altri, per scopi umanitari, a prescindere dalla legittimità del loro soggiorno sul territorio nazionale”, afferma il Consiglio Costituzionale, che di conseguenza censura le parole “soggiorno illegale”. Al tempo stesso, si fa presente che “nessun principio o norma di valore costituzionale garantisce agli stranieri diritti generali e assoluti di accesso e di soggiorno sul territorio nazionale” e che “l’obiettivo della lotta contro l’immigrazione clandestina rientra nella salvaguardia dell’ordine pubblico, che è un obiettivo di valore costituzionale”. Ma gli aiuti forniti “per scopi umanitari e senza contropartita diretta o indiretta” possono essere riconosciuti come legittimi. Dunque, l’assistenza al soggiorno e alla circolazione degli stranieri illegali, purché sia fornita “per scopi umanitari e senza compensazione diretta o indiretta”, può essere riconosciuta come legittima.
Cedric Herrou ha vinto, dunque, e con lui tutta la Francia e l’Europa democratica. Il Consiglio Costituzionale francese riconosce la Fraternità come principio costituzionale. «Aiutare gli altri, anche illegittimamente presenti sul territorio nazionale, è legittimo».
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ogni tanto una notizia decente!