Ferito senegalese a Napoli, intimidazioni a Pistoia. Da quando il razzismo si è fatto governo, sempre più lunga la lista delle aggressioni
di Marina Zenobio
Ancora storie di razzismo che non vorremmo mai raccontare. Altre due solo la notte scorsa, proprio mentre il ministro della famiglia Fontana ripropone l’abolizione della legge Mancino, storica battaglia della Lega e per la quale Salvini aveva lanciato anche una raccolta di firme.
La prima aggressione è avvenuta a Napoli, quartiere Vasto, dove intorno alle 22, in via Milano, non lontano dalla stazione centrale, Cissè Elhadji, senegalese di 22 anni, venditore ambulante con regolare permesso, è stato raggiunto da uno di due colpi di pistola sparati da due persone – di pelle bianca secondo i testimoni – a bordo di uno scooter che subito dopo sono scappati. Un proiettile si è conficcato nella parte femorale distale della gamba destra con conseguente frattura del ginocchio, le condizioni di Elhaji sono critiche ma, ha spiegato il dottor Giuseppe Russo dell’ospedale Loreto Mare dove il giovane è stato ricoverato, non è in pericolo di vita. I medici stanno valutando se rimuovere subito il proiettile o se farlo dopo la trazione dell’arto. Oggi pomeriggio la comunità senegalese di Napoli ha protestato in piazza Garibaldi.
Nelle stesse ore in cui a Napoli veniva ferito Elhadji, a Vicofaro in provincia di Pistoia, si consumava la seconda aggressione razzista durante la quale, per fortuna, nessuno è rimasto ferito. A renderlo noto don Massimo Biancalani la cui parrocchia ospita diversi migranti. “Due italiani – ha scritto il sacerdote mentre era ancora in questura – gridando ‘negri di merda’ hanno sparato colpi di arma da fuoco in direzione di uno dei nostri ragazzi migranti rimasto illeso”. L’obiettivo del raid razzista un giovane gambiano di 23 anni, Buba Ceesay, tra gli ospiti della comunità di don Massimo.
La parrocchia di don Biancalani però è già stata oggetto di intimidazioni. Lo ricorda in un comunicato immediatamente redatto dall’Assemblea Permanente Antirazziste e Antifascista di Vicofaro Pistoia: “Ci preme ricordare che questo episodio avviene a quasi un anno di distanza da una delle giornate più vergognose per Pistoia, il 27 agosto 2017, quando uno squadrone di Forza Nuova, movimento dichiaratamente fascista, è venuto ad assistere alla messa delle 11 celebrata da don Massimo Biancalani nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Vicofaro per vigilarne l’ortodossia cattolica. Il sacerdote infatti, secondo costoro, se ne sarebbe allontanato con la sua scelta di accogliere alcune decine di rifugiati africani e di considerarli persone. Quel giorno rimarrà incancellabile nell’animo dei veri democratici e dei cristiani presenti”.
Per parrocchiani e attivisti di Vicofaro quest’ultima aggressione è quello di “innalzare il livello di pratica razzista e si verifica nello stesso giorno in cui il ministro della famiglia, il leghista Fontana, propone di abolire la legge Mancino, uno dei baluardi legislativi contro il nazifascismo, sostenendo che si tratti di una copertura per i ‘razzisti anti-italiani’ della sinistra”.
*****************
Di seguito un elenco delle aggressioni a sfondo razzista avvenute dal 1 giugno 2018, data di insediamento dell’attuale governo. Una mappatura solo parziale perché molte aggressioni non vengono denunciate:
9 giugno. Ventimiglia (Imperia). Migrante aggredito e soccorso dalla Croce Rossa. Aveva una ferita di striscio da arma da taglio.
11 giugno. Caserta. Due migranti del Mali, progetto dello Sprar locale, colpiti da colpi di pistola ad aria compressa sparati da tre ragazzi, a bordo di una Panda scura, al grido di “Salvini Salvini”. Uno dei due ferito all’addome.
20 giugno. Napoli centro. Bouyagui Konate maliano di 22 anni e che in un ristorante ferito all’addome da due piombini esplosi da un fucile ad aria compressa. Gli aggressori hanno sparato da un’auto.
3 luglio. Forlì. Corso Garibaldi. Una donna nigeriana avvicinata da due persone a bordo di un motorino. Una delle due le spara ad un piede con una pistola da softair.
4 luglio. Spotorno (Savona). Aizzano in spiaggia il cane contro con un ambulante nero e insultano la donna che prova a difenderlo.
5 luglio. Forlì. Via Bolognesi. Un migrante ivoriano di 33 anni colpito da un proiettile sparato da una pistola ad aria compressa. Era in bici, il colpo – ha dichiarato – è partito da un’auto che lo aveva affiancato.
11 luglio. Latina Scalo. Due giovani migranti di nazionalità nigeriana lievemente feriti dopo essere stati colpiti da proiettili sparati da una pistola ad aria compressa mentre aspettavano l’autobus.
17 luglio. Roma. Una bambina di etnia rom colpita dal piombino di una pistola ad aria compressa mentre era tra le braccia di sua madre. La donna si è accorda che la figlia sanguinava dalla schiena e solo una volta arrivata in ospedale i medici si sono resi conto dell’accaduto e hanno operato la piccola. Indagato un italiano cinquantenne che si è difeso sostenendo che il colpo è partito per sbaglio.
25 luglio. Milano-Bruzzano. 42enne dello Sri Lanka aggredito a colpi di taglierino da 55enne infastidito dal fatto che l’uomo al telefono non parlasse in italiano.
25 luglio. Agrigento. Un giovanissimo migrante gambiano, Dembo Tambado, ospite della comunità locale “La mano di Francesco”, pestato da un branco di ragazzi in scooter.
26 luglio. Partinico (Palermo). Kalifa Dieng, senegalese di 19 anni, insultato e pestato da due uomini poi arrestati grazie al video girato dalle telecamere di un locale della piazza e ad alcuni testimoni che hanno assistito al pestaggio, vicino a un bar della cittadina.
27 luglio. A Cassola, in provincia di Vicenza, un operaio capoverdiano di 33 anni colpito da pallini sparati da un’arma ad aria compressa mentre stava lavorando su un ponteggio a sette metri d’altezza. A sparare un uomo dal balcone di un condominio di fronte, si è difeso dicendo che mirava ad un piccione.
27 luglio. A San Cipriano d’Aversa (Caserta), un migrante della Guinea richiedente asilo e ospite di un centro d’accoglienza locale, denuncia di essere stato colpito al labbro da una pistola ad aria compressa. In ospedale dichiara di essere stato avvicinato da due ragazzi in moto che gli hanno sparato e poi sono scappati.
28 luglio. Hady Zaitouni, marocchino, 43 anni, ucciso ad Aprilia (Latina) dopo uno inseguimento di una “ronda” di privati cittadini. Per fuggire all’inseguimento Zaitouni va fuori strada, viene raggiunto e picchiato. La polizia indaga se la morte è da attribuire all’incidente, alle percosse o a entrambe.
29 luglio. A Moncalieri aggredita l’atleta italiana di origine nigeriana Daisy Osakue
30 luglio. Teramo. L’italo-senegalese Ubrahima Diop si reca alla Asl per delle informazioni. L’impiegato lo caccia via dicendogli “vattene, questo non è l’ufficio del veterinario”.
2 agosto. Napoli quartiere Vasto. Il senegalese Cissè Elhadji, 22 anni, venditore ambulante con regolare permesso, è stato raggiunto da uno di due colpi di pistola sparati da due persone a bordo di uno scooter.
2 agosto. Vicofaro (Pistoia). Al grido di “negri di merda” due italiani hanno esploso colpi di pistola in direzione di Buba Ceesay, gambiano ospite della Comunità locale di don Massimo Biancalani.