Roma, la protesta dei lavoratori delle biblioteche e dei servizi in appalto contro il demansionamento e il furto di salari e diritti
Bloccata via Ostiense all’altezza della sede del Rettorato di Roma III. Per i lavoratori della Coop 29 giugno è stata una decisione gravissima da assumersi visto che il decreto Salvini, appena tramutato in legge, trasforma un gesto nonviolento, di estrema ricerca di visibilità, in un reato simile al sequestro di persona. Un vecchio sogno di politici Yes Tav come il piddino Esposito (ex parlamentare e “indimenticato” assessore di Marino ai trasporti) tramutato in realtà dal governo Lega-M5S. Con la fine dell’appalto per conto del terzo ateneo della Capitale, una parte dei lavoratori è stata ceduta a Coopservice che avrebbe dovuto applicare il medesimo contratto di lavoro ma, proprio il giorno della firma la nuova azienda ha preparato un “pacco” di natale piuttosto indigesto per i lavoratori che ne avrebbe compresso salario, diritti e stravolto le mansioni.
“Chiediamo un intervento urgente del Rettore e del Direttore Generale a tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, impiegati da decenni nell’appalto universitario, e per far rispettare alla subentrante Coopservice s.c.p.a. gli obblighi riguardo al personale impiegato nell’appalto dei “Servizi integrati di gestione del patrimonio immobiliare di Atene” così come disposto dell’art. 22 del Capitolato Speciale d’Appalto», spiegano i delegati Cgil perché Coopservice è tenuta a rispettare quanto disposto dal Capitolato inclusa quindi l’applicazione di quanto previsto dagli accordi sindacali stipulati dalla FP-CGIL con le precedenti società alternatesi nella gestione dell’appalto universitario, sia nella parte normativa che salariale. Da che parte starà il Rettore?