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Malta autorizza lo sbarco: «C’est fini», la gioia sulla Sea Watch

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Malta autorizza lo sbarco di Sea Watch e Sea Eye. Migranti accolti in 8 paesi

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Ultim’ora: Arriveranno poco più di dieci persone in Italia dei migranti della Sea Watch e Sea Eye. Lo conferma la Federazione delle Chiese Evangeliche aggiungendo che ancora non si sa chi arriverà e quando. «È tutto pronto per l’accoglienza, abbiamo diverse strutture in grado di riceverli sia nel Nord Italia, in Piemonte, che a Scicli, in Sicilia, dove accogliamo famiglie e mamme con bambini. Andranno in strutture della Chiesa valdese e delle chiese evangeliche. Attendiamo di conoscerli, per ciascuno ci sarà un progetto personale», riferiscono fonti della Fcei all’ANSA.

Linardi, portavoce Sea Watch: “Contenti di poter liberare le persone a bordo”. Persone che verranno trasbordate, le navi delle ong dovranno subito lasciare le acque territoriali. La redistribuzione in Germania Francia, Portogallo, Irlanda, Romania, Lussemburgo, Olanda e Italia

Guarda il video “C’est fini”, la gioia sulla Sea Watch all’annuncio dello sbarco

“C’est fini”. “E’ finita, tra due ore siamo in Europa”. L’annuncio viene dato da Kim Heaton Heather, capo missione sulla Sea Watch 3, dopo 19 giorni di stallo. E subito i 32 migranti a bordo esplodono in grida di gioia, abbracci, lacrime. Lo stallo dell’imbarcazione si è risolto dopo il via libera da parte di Malta. Le persone verranno poi ricollocate in 8 paesi europei: Germania Francia, Portogallo, Irlanda, Romania, Lussemburgo, Olanda e Italia. “Siamo contenti di poter finalmente liberare le persone che sono imprigionate da quasi 20 giorni a bordo. Ci rendiamo conto dello sforzo di Malta che non può farsi carico degli sbarchi di tutte le navi soccorse anche al di fuori della propria area Sar sottolinea Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch.

ROMA – Dopo 19 giorni di stallo il premier maltese Joseph Muscat ha autorizzato ieri lo sbarco delle 49 persone a bordo delle due imbarcazioni di Sea Watch e Sea Eye. I migranti (compresa una parte dei 280 salvati da Malta nelle ultime settimane) saranno poi ricollocati in otto paesi dell’Unione europea: Germania Francia, Portogallo, Irlanda, Romania, Lussemburgo, Olanda e Italia, secondo quanto riferito in una conferenza stampa dallo stesso Muscat.

 “Siamo contenti di poter finalmente liberare le persone che sono imprigionate da quasi 20 giorni a bordo. Ci rendiamo conto dello sforzo di Malta che non può farsi carico degli sbarchi di tutte le navi soccorse  anche al di fuori della propria area Sar sottolinea Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch -. Crediamo che sia responsabilità degli stati membri trovare un accordo sulla redistribuzione, ma non è possibile aspettare 20 giorni per uno sbarco perchè non riescono ad accordarsi”.

Sea Watch esprime soddisfazione per la soluzione europea, “anche se questo ha preso molto tempo e dimostra che sia necessario organizzarsi per avere una soluzione di redistributiva immediata. Non è possibile che lo scarico sia condizionato al raggiungimento di un accordo tra stati membri”. Linardi ha ringraziato poi la società civile “che si è mossa in questi giorni e ha dimostrato una grande solidarietà. Vogliamo ringraziare le organizzazioni di United4Med che ci hanno dato il loro supporto – aggiunge -, vogliamo ringraziare tutte le persone che si sono rese disponibili su ogni livello, dai porti al cibo. Per noi significa tantissimo perchè dimostra che c’è un’Europa diversa”. A livello operativo, lo sbarco dovrebbe avvenire entro oggi. I migranti verranno trasbordati su due imbarcazioni maltesi, subito dopo le navi Sea Watch 3 di Sea Watch e Albert Penck di Sea Eye dovranno “lasciare immediatamente le acque territoriali maltesi” ha sottolineato il premier Muscat. (ec)

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