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Genova, il partigiano Giotto ricorda i cent’anni dalla rivoluzione spartachista

Parole, canzoni e musiche per ricordare Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht e i giorni della Rivoluzione spartachista insieme a Giordano Bruschi.

Sarà Giordano Bruschi, il partigiano “Giotto”, ex sindacalista e volto storico della sinistra genovese a ricordare, venerdì 1° febbraio alle 17,30, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi a Genova, i 100 anni dalla Rivoluzione Spartachista e dall’assassinio di Karl Liebknecht e di Rosa Luxemburg. Insieme a Bruschi ci saranno Francesca Forleo, giornalista del Secolo XIX e Domenico Saguato, del Centro di Documentazione Logos che ha organizzato l’incontro insieme a Genova Solidale.

Chissà che effetto farà, sentire risuonare nel Salone di Rappresentanza del Comune, ora in mano al centrodestra, il famoso motto che si attribuisce alla Luxemburg, “socialismo o barbarie” e ripercorrere le vite di Luxenburg e Liebknecht così dense di storia e finite tragicamente proprio nel gennaio di cento anni fa. 

La Luxenburg soggiornò in Liguria dai primi giorni di maggio fino a fine giugno del 1909, prima a Genova e poi a Levanto e Sestri Levante. Di questo breve tour ne rimane traccia attraverso le lettere che scrisse all’amica Luise. Così descrive i vicoli di Genova: “Strade strette, case grattacielo, due o quattro finestre addobbate dall’alto in basso con biancheria variopinta, così che ad ogni soffio di zefiro svolazzano e sbattono dappertutto camicie, calze bucate e simili oggetti primaverili. Per giungere alle strade poste più in alto esistono incantevoli vicoli o scalinate, vale a dire stradette, che ogni due passi portano all’insù completamente oscure, esuberatamente fetide e tanto larghe che il passaggio vi è ostruito ovunque da un cittadino facilmente appartatosi e facilmente addormentatosi, che vi fa le proprie devozioni e si premura della continua irrorazione delle viuzze”.

Della Liguria, ma soprattutto di Levanto e Sestri Levante rimane colpita dalla luce, dal sole e dal mare di cui racconta “non essere mai sazia”. 

Rosa Luxemburg era nata nel 1871 nella Polonia sotto il dominio zarista. Giovane studentessa aderì al Partito Socialista e nel 1905 partecipò alla Rivoluzione russa. Fu insegnante alla scuola di partito della SPD e protagonista delle dispute in difesa delle posizioni marxiste nella Seconda Internazionale. Più volte imprigionata, nel 1914 si schierò contro la guerra imperialista e costituì la Lega Spartaco.  Il 28 giugno 1916, assieme a Karl Liebknecht, venne arrestata dopo il fallimento di uno sciopero internazionale e condannata a due anni di reclusione. Durante questo periodo scrisse diversi articoli, fra questi: la cosiddetta Juniusbroschüre (1915), che contiene la nota espressione socialismo o barbarie. Sostenne la Rivoluzione d’Ottobre in Russia e nel 1919 fondò il Partito Comunista Tedesco, quindici giorni prima di essere uccisa. 

Karl Liebknecht, nato a Lipsia nel 1871, era figlio di Wilhelm Liebknecht, stretto collaboratore di Marx. Laureato in diritto ed economia, portò competenza e passione nelle lotte in parlamento e nelle piazze. Dirigente della Gioventù socialista, fu condannato per attività antimilitarista. Oppositore della guerra nel 1914 – sua è la formula simbolo del disfattismo rivoluzionario:≪Il nemico è in casa nostra ≫ – venne processato e condannato alla fortezza fino all’ottobre 1918. Con Rosa Luxemburg diede vita al Partito Comunista Tedesco-Spartaco, e morì con lei nel gennaio del 1919.

L’incontro sarà arricchito da interventi musicali a cura di Luce Tondi che canterà tre brani che seguono lo spirito degli Spartachisti che lottarono contro i nazionalismi: Quand un soldat, canzone antimilitarista spesso interpretata da Yves Montand ; La Butte rouge che ricorda  la sanguinosa battaglia durante la prima guerra mondiale sulla collina di Bapaume; Oltre il Ponte, scritta da Italo Calvino e musicata nel 1958 da Sergio Liberovici, che ricorda la lotta partigiana. Le canzoni saranno accompagnate da Stefano Mosto alla chitarra.

Chi meglio di Giordano Bruschi, sempre in prima linea, uomo in rivolta da 94 anni, poteva ricordare questo tragico anniversario e al contempo raccontare una lotta così appassionante che ancora oggi migliaia di uomini e donne ricordano e commemorano. 

Per approfondire Rosa Luxemburg a Genova; Rosa Luxenburg a Levanto.

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