Il 15 marzo sarà sciopero mondiale per il clima. Lanciato dalla quindicenne svedese Greta Thunberg centinaia anche in Italia scenderanno in piazza.
Il prossimo 15 marzo ci sarà un’ottima ragione per scendere in piazza: il futuro. Lo faranno i giovani di tutto il mondo per chiedere ai governi di attivare programmi seri ed efficaci per iniziare ad utilizzare energia pulita al 100%, per smettere di utilizzare i combustibili fossili e per fermare il riscaldamento globale.
L’appello è partito da Greta Thunberg, quindicenne svedese che lo scorso agosto ha cominciato ad accamparsi fuori dal parlamento svedese per chiedere che venissero rispettati gli accordi per salvare il clima sottoscritti a Parigi. Da allora sono iniziati i venerdì di sciopero per il clima e come un’onda, attraverso una fortunata campagna mediatica, la ragazzina svedese ha contagiato tutto il mondo con l’hashtag #Fridaysforfuture.
“Non voglio che avete speranza, voglio che andate nel panico. Voglio che sentite la paura che sento io ogni giorno. E voglio che passate all’azione”, ha affermato Greta nel suo discorso al Forum di Davos, che è seguito ad un altro intervento in Polonia alla COP24.
Tantissimi giovani sono attesi in piazza per manifestare per un futuro che è sempre più a rischio, visto che quotidianamente gli scienziati ci riportano dati che dovrebbero farci entrare nel panico, come dice Greta, e invece ci scivolano addosso con indifferenza. Solo qualche giorno fa un team di ricerca americano guidato da scienziati del Dipartimento di scienze marine e costiere delle Università di Rutgers hanno certificato che “tra il 1930 e il 2010 gli stock ittici sostenibili – cioè quelli che possono essere catturati senza impoverire le popolazioni a lungo termine – si sono ridotti in media del 4,1 percento”, cioè 1,4 milioni di tonnellate di pesce in meno.
Secondo l’agenzia Askanews in Italia sono previste 109 appuntamenti – soprattutto marce – di giovani e studenti in decine di città e cittadine; 76 in Francia; 141 in Germania, 81 nel Regno Unito. In tutto 95 Paesi di tutti i continenti parteciperanno all’iniziativa di protesta per le future generazioni.
I social straboccano di post che rilanciano il messaggio di Greta che è stato ripreso anche dalla principali associazioni ambientaliste. Chissà se quello che non si è riuscito ad ottenere fino ad oggi nonostante, politica, associazionismo, mobilitazione e lavoro di lobbying, non riesca a questa quindicenne svedese!