David di Donatello, Alessandro Borghi miglior attore e Alessio Cremonini miglior regista esordiente per il film “Sulla mia pelle” dedicato a Stefano Cucchi
«Sono commossa – scrive Ilaria Cucchi appena saputo la notizia – Alessandro Borghi ha vinto il David di Donatello come miglior attore protagonista per il film sulla storia di mio fratello». Poi, citando le parole dell’attore – “Grazie alla famiglia Cucchi per essersi fidata di me. E poi questo premio è di Stefano”: «Grazie a te Alessandro. Le tue parole e gli applausi hanno scaldato il cuore di mia mamma stasera. Complimenti ad Alessio Cremonini per il premo miglior regista emergente e grazie ai ragazzi delle scuole che hanno votato “Sulla mia pelle” come miglior film.
Alessandro Borghi, dunque, conquista il suo primo David di Donatello 2019 per il miglior attore per la sua apprezzatissima interpretazione di Stefano Cucchi nel film “Sulla mia pelle”. Borghi, commosso, ha ringraziato «la famiglia Cucchi e le persone che mi sono state vicine durante la lavorazione di questo film che non è stato facile affrontare. Questo premio – ha aggiunto l’attore – è di Stefano Cucchi e voglio dedicarlo a tutti gli essere umani che devono essere considerati uguali a prescindere da tutto».
Il film è stato, ed è, un pezzo importante nella costruzione della coscienza diffusa sul caso Cucchi e sugli abusi in divisa. Centinaia di proiezioni, in luoghi occupati (anche promosse da Acad, l’associazione contro gli abusi in divisa), commerciali o addirittura istituzionali, hanno coinvolto migliaia e migliaia di persone. Il processo per l’omicidio preterintenzionale è in corso a Roma e l’8 aprile vedrà la deposizione dell’imputato/superteste, Francesco Tedesco, che nove anni dopo ha deciso di smarcarsi dalla posizione degli altri due colleghi. Anche la musica pop e il fumetto d’inchiesta si sono approcciati alla vicenda. Il prossimo 3 aprile, a Bruxelles, un dibattito al Parlamento europeo, promosso da Eleonora Forenza, eurodeputata di Rifondazione comunista-Sinistra europea, coordinato dal giornalista di Left (e di Popoff) Checchino Antonini con gli autori e l’editore de Il buio, la notte di Stefano Cucchi (RoundRobin) affronterà questo e altri nodi dell’anomalia italiana. Perché non succeda mai più.