Il risultato delle elezioni europee è disastroso. Per la sinistra e per il nostro paese però sarebbe sbagliato rinunciare al percorso unitario avviato
di Maurizio Acerbo
Il risultato delle elezioni europee è disastroso. Per la sinistra e per il nostro paese. La Lega e più in generale le destre sfondano a livello popolare. E la nostra lista La Sinistra, costruita a poche settimane dal voto, non è riuscita a presentarsi come progetto nuovo, plurale e come una proposta autonoma forte.
Non ci siamo mai fatti illusioni. Per questo avevamo cercato nell’ultimo anno di costruire un fronte largo rossoverde che vedesse unite non solo tutte le formazioni a sinistra del PD ma anche esperienze territoriali e movimenti. Purtroppo questo scenario non si è determinato e l’Italia è sempre più un paese senza sinistra.
Di fronte al risultato però sarebbe sbagliato rinunciare al percorso unitario avviato e disperdere le energie militanti e intellettuali che si sono aggregate. E’ bene invece avviare un percorso di discussione collettivo che coinvolga chi si è speso in questa campagna e chi perplesso è rimasto ai margini. In questo paese c’è bisogno di sinistra.