13.5 C
Rome
giovedì, Novembre 21, 2024
13.5 C
Rome
giovedì, Novembre 21, 2024
Homecronache socialiMa la Lega non sfonda ancora nelle grandi città

Ma la Lega non sfonda ancora nelle grandi città

La Lega e le città. Non è mai successo che il primo partito non sia primo in nessuna delle prime dieci città

Non è mai successo che il primo partito non sia primo in nessuna delle prime 10 città.

È davvero unico che la Lega primo partito a livello nazionale con un vantaggio di 12 e 17 punti percentuali sulla seconda e sulla terza lista non riesca a essere primo partito in nessun comune delle 10 più grandi città italiane.
È seconda a Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze, dietro al Pd, seconda a Bari dietro il M5S, terza a Napoli, Palermo e Catania.

Ora è evidente che sono molteplici i fattori responsabili di questo dato: lo storico atteggiamento più progressista della città rispetto alla provincia; il diverso tessuto produttivo e sociale più sensibile alle questioni economiche; altri elementi specifici di ciascuno dei territori.

Però il dato è che la Lega riesce a far recuperare ai suoi avversari dai 15 ai 20 punti percentuali (rispetto al dato nazionale) su TUTTE le dieci più grandi città italiane.
È un dato straordinario rispetto al risultato generale.

Credo che uno degli elementi da tenere in considerazione per spiegarlo sia nella rappresentazione mediatica dei territori. Le città sono stata presentate in questi ultimi anni come il luoghi in cui “l’immigrazione incontrollata” produce crimine, disparità, disagi. E questo è il tema su cui la Lega vince.

I grandi centri urbani hanno sempre rappresentato per la provincia l’indicatore di un vettore di sviluppo. Per questo la provincia, che vive assai meno il problema, quel futuro immaginario e terrorizzante l’ha voluto negare con forza.

A quel movimento però corrisponde sempre un movimento uguale e opposto. Forse le città quella rappresentazione l’hanno riconosciuta come falsa e l’hanno almeno relativamente negata.

Forse è questo stesso movimento che ha visto l’isola di Lampedusa, mediaticamente rappresentata come territorio dell’accoglienza, ha dato alla Lega il 45% dei consensi a fronte del 20% medio della regione e anche della provincia d’appartenenza.

Questo solo per dire che forse raccontare i territori in termini più aderenti alla realtà può essere cosa assai importante.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Lo squadrismo dei tifosi israeliani e il pogrom immaginario

Violenza ad Amsterdam: i fatti dietro le mistificazioni e le manipolazioni politiche e mediatiche [Gwenaelle Lenoir]

Ferrarotti è morto e forse la sociologia non si sente troppo bene

Vita e opere dell'uomo, morto il 13 novembre a 98 anni, che ha portato la sociologia in Italia sfidando (e battendo) i pregiudizi crociani

Un Acropoli che attraversa una città, recitando

A Genova va in scena, per la quindicesima edizione, il Festival di Teatro Akropolis Testimonianze ricerca azioni

Maya Issa: «Nessun compromesso sulla pelle dei palestinesi»

L'intervento della presidente del Movimento Studenti Palestinesi in Italia all'assemblea nazionale del 9 novembre [Maya Issa]

Come possiamo difenderci nella nuova era Trump

Bill Fletcher, organizzatore sindacale, sostiene che ora “il movimento sindacale deve diventare un movimento antifascista”. [Dave Zirin]