Liguria, il Governatore Toti vorrebbe cancellare codice degli appalti, gare, controlli paesaggistici e certificati antimafia.
«Bisogna spazzare via, una volta per tutte, la burocrazia. Bisogna far ripartire i cantieri. E allora dico via codice degli appalti, via gare europee, via controlli paesaggistici, via certificati Antimafia, via tutto. Almeno per due anni. Ci sono gruppi affidabili e lavori da fare: io dico “partano subito”. Serve un modello di ricostruzione post bellico. Rischi? Ci sono e terremo la guardia alta, ma il coronavirus ha alzato la soglia di moralità, la gente ha capito che le cose vanno fatte bene e che le leggi vanno rispettate. Io mi fido». Parole di Giovanni Toti, governatore della Liguria berlusconian-salviniano, in un’intervista a
Però è difficile fidarsi di chi prova a speculare su una crisi come quella indotta dal corona-virus per puntare su un modello di produzione devastante – le grandi opere – e mafioso, come quello di intere filiere delle costruzioni. In Liguria più che altrove. Ma quanto era alta la moralità del Governatore della Liguria prima dell’epidemia di “sacracoronavirus”?