Che cosa succederà al Festival internazionale del Balletto e della musica – Nervi 2020
Genova riparte dal Paradiso. Quello di Paradise alternative Productions per la precisione, ovvero il nuovo progetto digitale di Mario Biondi che arriva dopo la pubblicazione di Mesmerizing Eyes, il singolo che anticipava l’uscita dell’album, in cui era accompagnato dal High Five Quintet (Fabrizio Bosso, Daniele Scannapieco, Julian Oliver Mazzariello, Pietro Ciancaglini, Lorenzo Tucci).
E’ lui a essere protagonista, con l’unica data italiana del suo tour, della seconda serata del “Festival internazionale del Balletto e della musica – Nervi 2020”. Nella seconda edizione della ritrovata manifestazione con la quale la città gioca la sua carta per ricominciare in quel grande “dove eravamo rimasti” nel punto in cui l’aveva inchiodata, assieme al resto del mondo, la frenata globale che ci ha fermato tutti – almeno per il momento – sull’orlo del precipizio di un’ecatombe collettiva che minaccia(va) di bissare il bilancio della pandemia di Spagnola di un secolo fa.
Sotto il cielo di Nervi, iconica delegazione affacciata sul mare del capoluogo ligure, la voce più black della musica italiana, accompagnata dalla sua band di bravissimi strumentisti ha intonato i suoi successi, da This is what you are a Love is a temple, per citarne solo un paio.
Vinta con impegno ma con successo, per il pubblico, la difficile sfida con sé stessi per rimanere compostamente seduti sulle sedie inchiodate a distanza di sicurezza sul pavimento di legno che ricopre i prati dei Parchi di Nervi. Abbandonandosi così in alcuni casi al ritmo di un surreale ballo da seduti che non sarebbe sfigurato in una performance di danza contemporanea di Pina Bausch.
Il Festival prosegue poi col suo programma che vede tre prime assolute e un’anteprima nazionale, ritrovando così anche in questa tormentata stagione di emergenza, l’alto profilo che ha sempre connotato la storia di una manifestazione nata nel 1955 e tra le più importanti nell’Italia del dopoguerra. Da citare mercoledì 29 luglio, la seconda prima assoluta, Love, protagonista Eleonora Abbagnato, étoile all’Opéra di Parigi con regia e coreografie di Giuliano Peparini, uno dei coreografi di punta del momento. Sabato 1° agosto un’anteprima nazionale, che debutterà in prima assoluta al Festival di Spoleto il 28 agosto: Le creature di Prometeo/Le creature di Capucci, azione scenico-coreografica sull’unica partitura per balletto composta da Beethoven, in omaggio al 250° anniversario della nascita del grande compositore, con i costumi firmati dallo stilista Roberto Capucci. Domenica 2 agosto, infine, a chiusura della manifestazione, la terza prima assoluta, una nuova produzione di Werther, melologo di Gaetano Pugnani, compositore torinese della seconda metà del ’700, su testo tratto dal capolavoro di Goethe.
Qui tutte le info e il programma completo.