RFI concede una proroga a Scup, ma lo stabile è ancora a rischio. Assordante silenzio del Comune di Roma
Una partecipata conferenza stampa si è aperta stamattina con la notizia della proroga che RFI ha concesso a Scup per sanare la sua situazione. «L’ennesima toppa messa all’ennesima emergenza», scrivono dal centro sociale romano occupato a ridosso della stazione Tuscolana, ottenuta con la mobilitazione, con le prese di posizione di pezzi della politica romana e della presidenza del VII Municipio, che ha espresso il suo sostegno in una lettera protocollata. Sostegno anche dal presidente dell’VIII Municipio Amedeo Ciaccheri e dall’assessore del III Municipio Christian Raimo. Completamente assente e silente il Comune di Roma. «Un silenzio che sa di ostilità, se pensiamo ai recenti attacchi al Nuovo Cinema Palazzo, alla Casa Internazionale delle Donne e alla Casa delle Donne Lucha y Siesta, tutti luoghi che come Scup animano la vita culturale, politica e sociale della città e che il Comune si rifiuta di riconoscere e difendere. Dove sono oggi il Vicesindaco Luca Bergamo, la presidente del VII Municipio Monica Lozzi, e le tante personalità politiche della Giunta che hanno sbandierato in questi mesi la partecipazione e la democrazia dal basso? Dov’è, di fronte a questi attacchi, la sinistra politica che vorrebbe rappresentare un’alternativa al governo di Roma?», hanno detto a Scup ricordando che il Campidoglio, non si è fatto scrupoli, durante i mesi di lockdown, di elogiare e appoggiarsi alle tante realtà che come Scup hanno animato servizi di sostegno alla popolazione raccogliendo e distribuendo generi alimentari e aprendo sportelli di aiuto di ogni tipo.
Ma sono gli stessi occupanti a spiegare che è «soltanto un primo passo che non risolve la situazione generale di Scup. Lo stabile che ospita il progetto è infatti in vendita, come decretato dal bando Reinventing Cities che insiste su tutta l’area della Stazione Tuscolana, in un processo che troverà la sua conclusione a marzo 2021 con la proclamazione del vincitore. Entro quella data, dunque, Scup dovrà trovare una soluzione che salvaguardi il progetto e le centinaia di associazioni e realtà organizzate che a Scup hanno trovato casa».
Quella di oggi, dunque, è stata solo la prima tappa di un percorso che punta a ottenere un tavolo di interlocuzione interistituzionale con le parti in causa: RFI, Municipio VII, Comune di Roma e Regione Lazio. Il percorso continuerà il 12 settembre alle ore 16, sempre a Scup in via della Stazione Tuscolana 82-84, per l’incontro di lancio dei laboratori di progettazione partecipata che puntano a ridisegnare il territorio in funzione dei bisogni e a rivendicare una voce in capitolo all’interno dei processi di trasformazione urbana che interessano la città di Roma, come cittadinanza attiva e realtà solidali.