La sintesi finale del Forum della convergenza dei movimenti [a cura del gruppo di facilitazione della Società della Cura]
Il Forum della convergenza dei movimenti, tenutosi a Roma dal 25 al 27 febbraio 2022, ha visto la partecipazione di oltre 160 persone provenienti da diverse realtà sociali, associative e di movimento.
Il Forum è stato naturalmente attraversato dalla guerra in Ucraina, la cui invasione da parte dell’esercito russo e del governo Putin è iniziata il giorno precedente all’inizio dei lavori, modificandone in parte la struttura organizzativa precedentemente prevista, per permettere a tutte e tutti di scendere in piazza contro la guerra nella mattina di sabato 26 febbraio.
Il Forum si è dipanato attraverso tre intense giornate di socializzazione delle conoscenze, delle analisi e delle proposte che, all’interno di cinque sessioni, hanno provato a costruire un filo comune e un’agenda di iniziative condivisa.
Naturalmente, la guerra in Europa ha aperto una nuova fase di crisi sistemica del modello capitalistico, che si innesta sulle precedenti crisi eco-climatica, sociale e sanitaria e le approfondisce.
Il dato concreto, a cui assistiamo quotidianamente, è che il conflitto bellico –e la sua possibile e ancor più drammatica escalation– viene utilizzato per chiudere ogni faglia aperta nel modello dall’emersione della pandemia da Covid19, rimuovendo ogni contraddizione aperta e abbandonando persino la riverniciatura green e digital della “società della ripresa e resilienza”, per far precipitare tutto direttamente in una “società ed economia della guerra”.
Il Forum della convergenza dei movimenti ha preso netta posizione sul conflitto bellico in corso:
*condannando senza se e senza ma l’aggressione all’Ucraina e chiedendo l’immediato ‘cessate il fuoco” e il ritiro dell’esercito russo dentro i propri confini;
*chiedendo solidarietà, protezione, assistenza e diritti per il popolo ucraino;
*esprimendo solidarietà al popolo russo che non vuole la guerra, a partire dalle migliaia di pacifiste e pacifisti arrestati;
*dichiarandosi contro la decisione dell’Ue e del governo italiano di inviare armi all’Ucraina, per la neutralità attiva e il disarmo nucleare europeo, per una sicurezza condivisa e lo scioglimento della Nato, le cui mire espansive nell’est europeo hanno contribuito a creare le condizioni per il precipitare della situazione.
Il Forum della convergenza ha affermato, con ancora più forza, come la cultura della guerra si superi costruendo un’altra società, non basata sui profitti e sul dominio, ma sul “prendersi cura di” e sul “prendersi cura con”.
In questa direzione le proposte emerse dalle giornate del Forum acquisiscono ancor più forza e ragione.
- Gli appuntamenti di mobilitazione
Il Forum ha considerato alcuni appuntamenti come estremamente significativi per la convergenza dei movimenti:
- mobilitazioni contro la guerra, rispetto alle quali si è svolta una prima manifestazione nazionale il 5 marzo;
- sciopero transfemminista dell’8 marzo;
- Climate Global Strike del 25 marzo;
- manifestazione nazionale di convergenza promossa da Gkn il 26 marzo a Firenze
- percorso condiviso verso la Cop27 in Egitto, a partire dal Climate Camp europeo a Vicenza e dall’esperienza di “Laboratoria ecologista autogestita Berta Caceres” di Roma
- Le campagne condivise
Fra tutte le proposte emerse dentro il Forum, alcune campagne hanno attraversato le diverse sessioni e sono state trasversalmente condivise:
- campagna contro il Ddl Concorrenza e contro l’Autonomia Differenziata – entrambe già attive, considerate fondamentali perché le due norme aprono una nuova stagione di privatizzazioni dei beni comuni e dei servizi pubblici e amplificano la diseguaglianza territoriale (ddl autonomia differenziata) e la diseguaglianza fra le persone dentro uno stesso territorio (ddl concorrenza);
- campagna per la legge contro le delocalizzazioni – legge proposta dall’esperienza di lotta della Gkn, considerata fondamentale per costruire una diversa politica industriale pubblica, partecipativa, socialmente ed ecologicamente orientata e sottratta alla predazione dei fondi d’investimento finanziari;
- campagna per un diverso modello energetico e contro il carovita – promossa da diverse reti e soggetti, considerata fondamentale per una radicale inversione di rotta rispetto alla crisi eco-climatica –abbandono del fossile, no al nucleare, si all’energia rinnovabile diffusa e autoprodotta dalle comunità energetiche- e per la lotta contro gli aumenti delle bollette determinati da un modello energetico fondato sul mercato e sulla speculazione finanziaria;
- campagna per il monitoraggio popolare dell’impatto sui territori dei progetti del Pnnr – da collegare all’interno della Società della Cura a partire dalle reti attive e emergenti sul territorio, contro l’imposizione di opere e impianti inutili e dannose, aggravata dal riorientamento dei fondi non spesi nello spirito di una economia di guerra;
- campagna per la sovranità alimentare – promossa da diverse reti e soggetti del mondo contadino e del mondo dell’economia trasformativa e solidale, considerata fondamentale per contrastare la torsione della Politica Agricola Comunitaria (PAC) verso gli interessi dell’agrobusiness, attraverso le scelte dell’economia di guerra e l’elaborazione del nuovo Piano Strategico Nazionale;
- campagna per una scuola pubblica e fuori dal mercato – su questo punto, il Forum ha assunto come propri gli obiettivi delle lotte messe in campo in questi mesi dal movimento delle studentesse e degli studenti:
- campagna per la difesa, il consolidamento e l’aumento dei Consultori pubblici – promossa da reti femministe e transfemministe in diverse regioni per l’affermazione del diritto delle donne all’autodeterminazione, in particolare per quanto riguarda la salute riproduttiva e l’applicazione della 194;
- campagna per la liberalizzazione dei brevetti sui vaccini – campagna europea già in corso, considerata fondamentale per superare l’apartheid sanitario fra paesi ricchi e paesi poveri e per costruire una sanità fuori dagli interessi delle multinazionali di Big Pharma;
- campagna per una sanità pubblica, territoriale, preventiva e partecipativa – promossa da diverse reti e soggetti, considerata fondamentale per un nuovo concetto di salute individuale, sociale, ambientale e collettiva e per contrastare la privatizzazione del servizio sanitario nazionale;
- campagna per il reddito universale – promossa diverse reti e soggetti, considerata fondamentale per l’abolizione della precarietà del lavoro e dell’esistenza, per la fine di ogni ricatto sulle condizioni di lavoro e sul conflitto ambiente/lavoro;
- campagna contro le spese militari – promossa da diverse reti e soggetti, ancor più fondamentale oggi, in pieno conflitto bellico dentro l’Europa e con la corsa globale al riarmo;
- Campagna Abolish Frontex – promossa da diverse reti e soggetti, è una campagna internazionale per i diritti delle migranti e dei migranti, volta a smantellare il regime europeo dei confini e bloccare i fondi che lo finanziano.
- Le proposte condivise
Nel Forum sono emerse molte altre proposte, che, pur non essendo strutturate come campagne, contribuiscono al caleidoscopio dell’alternativa di società.
Lavoro
*costruzione di una piattaforma sui diritti (reddito universale – salario minimo – riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario- ripristino della scala mobile – socializzazione del lavoro necessario)
Fisco
*costruzione di una proposta di riforma fiscale alternativa, interamente basata sul principio costituzionale della progressività
Clima
*costruzione di una campagna sulla tassonomia Ue che definisca obiettivi di reale trasformazione ecologica
*costruzione di una proposta di legge contro l’obsolescenza programmata dei prodotti
*rivendicazione dell’azzeramento dei SAD (Sussidi Ambientalmente Dannosi)
*richiesta della deintensificazione della produzione agricola e del taglio di almeno il 50% degli allevamenti intensivi
Sanità
*apertura di vertenze per il controllo dal basso della destinazione dei fondi e della gestione delle case di comunità
Comuni e risorse
*costruzione di una campagna per promuovere due leggi d’iniziativa popolare, una per la riforma della finanza locale (no al pareggio di bilancio finanziario, si al pareggio di bilancio sociale, ecologico e di genere), la seconda per la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti;
Beni comuni
*mappatura degli spazi urbani inutilizzati
*mappatura ed estensione delle sperimentazioni dell’uso civico collettivo
*approvazione di una legge nazionale sui beni comuni
Economia trasformativa
*approvazione di una legge nazionale e di leggi regionali sull’economia solidale
*mappatura delle esperienze e delle conoscenze
*avvio delle comunità energetiche
Pace e solidarietà internazionale
*adesione dell’Italia al Trattato internazionale di non proliferazione nucleare
*Ice (Iniziativa dei cittadini europei) per il divieto di commercio dei prodotti dei territori occupati
- Elementi di riflessione
* Il Forum ha confermato la prospettiva femminista come chiave di lettura delle contraddizioni sistemiche e come orizzonte per la costruzione della società della cura
* Il Forum ha accolto il contributo anti-specista portato al proprio interno, impegnandosi a farne tema di approfondimento collettivo
*Il Forum ha avviato la discussione sulla democrazia di prossimità, aprendo interrogativi su cosa significhi comunità locale trasformativa, sul concetto di bio-regione, sul rapporto fra pubblico e sociale e le relative forme istituzionali da progettare; l’insieme di questi temi sarà oggetto di approfondimento collettivo
- Iniziative già calendarizzate
Oltre alle mobilitazioni, le campagne e le proposte sopra elencate, sono state già calendarizzate le seguenti iniziative:
- Evento nazionale di confronto pubblico tra mondo del lavoro/vertenze operaie, mondo della decrescita e mondo dell’economia trasformativa e solidale (entro giugno 2022)
- Sulla stessa rotta – staffetta che ripercorre il cammino delle persone migranti nel nostro Paese, da Lampedusa fino ai passi alpini (21 marzo-fine agosto 2022)
- Incontro europeo dei movimenti e della realtà sociali a Firenze il 10-13 novembre 2022, in occasione del ventennale del Forum Sociale Europeo 2002
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