L’ondata di calore ha sciolto le Camere: povero re, e povero anche il cavallo.. Invettiva contro i poteri e invito alla ribellione sociale [Marco Bersani]
E così, anche il ‘Fenomeno’non ce l’ha fatta. Quello che, al pari del nord-coreano Kim Il-Sung, oltre a far sbocciare i fiori d’inverno e a farci vincere tutte le competizioni sportive internazionali, avrebbe dovuto risollevare l’economia, far rifiorire la società e dare un’adeguata reputazione internazionale al nostro Paese, ha dovuto arrendersi all’evidenza: non esistono soluzioni tecnocratico-autoritarie ad una crisi che è plurima e di sistema.
L’ondata di calore, oltre ad aver messo a repentaglio le nostre vite, ha sciolto le Camere e aperto la strada alle elezioni anticipate. E, mentre quelle e quelli –sempre meno- che potranno permetterselo, cercheranno invano refrigerio in qualche località marina o montana, l’estate sarà attraversata da un nuovo tormentone (e chissà che qualcuno non lo trasformi in un brano rap).
Lo riassumo così: l’agenda Draghi ha fatto salire alle stelle i consensi di Giorgia Meloni (Fdi). Che è fascista, quindi pericolosa. Quindi dovremmo votare Enrico Letta (Pd) per non far vincere Giorgia Meloni. Ma Enrico Letta ha come programma elettorale l’agenda Draghi. Quindi, se vince e la applica, i consensi per Giorgia Meloni saliranno ancora più in alto delle stelle. E Giorgia Meloni è fascista, quindi pericolosa. Quindi la prossima volta ci diranno di votare Enrico Letta per non far vincere Giorgia Meloni…povero re, e povero anche il cavallo, ah beh, sì beh…
Mentre questo scenario ci ammorberà le serate, ci sono almeno tre vicende che ci riguardano molto più direttamente.
La crisi eco-climatica non è più qualcosa di là da venire, ma investe e travolge la nostra quotidianità. Il Paese bolle, la siccità è oltre ogni livello di guardia, gli incendi e gli ettari boschivi in fumo hanno superato ogni record, speriamo nella pioggia e arrivano grandine e trombe d’aria, mentre le città e i contesti urbani sono da diverse settimane luoghi invivibili.
C’è qualcuno che se ne occupa, tra un calenda-gelmini-dimaio e l’altro?
L’emergenza socialeè fuori controllo. La povertà assoluta e relativa si è moltiplicata e, grazie a carovita e inflazione, i prossimi mesi saranno drammatici per enormi fasce di popolazione che dovranno convivere con l’angoscia della fine del mondo e con l’angoscia della fine del mese.
C’è qualcuno che se ne occupa, tra un salvini-carfagna-conte e l’altro?
La guerraè arrivata per restare. Nessun attore statuale, istituzionale, militare sembra volervi mettere fine. Intanto uccide persone, devasta territori, militarizza le relazioni sociali, drena risorse collettive, imprigiona pensieri e culture.
C’è qualcuno che se ne occupa tra un renzi-letta-meloni e l’altro?
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