La Strategia UE, ben lungi dall’essere sostenibile, è figlia della logica neoliberista di cui riproduce contraddizioni ed effetti negativi su ambiente e società
Da alcuni anni nel mondo della politica e dei media, avanza incalzante l’idea della bioeconomia come nuova frontiera dell’economia ‘verde’, la panacea capace di coniugare lavoro e ambiente.
Ma è davvero così? Cosa sono le Strategie di bioeconomia europea e italiana?
Tali Strategie sono in sintonia con la teoria bioeconomica di Georgescu Roegen fondata sull’idea di un’economia compatibile con la vita e le leggi della natura?
Tali Strategie rappresentano un’opportunità o un rischio per le economie locali?
Che effetti produrranno sul paesaggio e i patrimoni territoriali? Sugli assetti socio-ecologici? Come incideranno sulle dinamiche ad effetto climatico? Quali impatti produrranno sulle matrici vitali, sulla salute e sulle comunità territoriali? Quali gli scenari geopolitici connessi?
Queste sono alcune fra le domande a cui un gruppo multidisciplinare di storici, geografi, economisti, urbanisti, biologi, biologi forestali e medici afferenti all’Osservatorio Interdisciplinare sulla Bioeconomia, prova a dare risposta, approcciando la problematica da diversi punti di vista. Il risultato del lavoro è una visione d’insieme della Strategia di bioeconomia, con letture e analisi focalizzate sulle relazioni e sulle dinamiche soggiacenti, nonché sugli effetti della sua implementazione a diversi livelli.
Inoltre, essendo il lavoro destinato al più vasto pubblico, si è scelto di utilizzare una struttura e un linguaggio divulgativo, ‘accessibile’ anche a chi non possiede competenze specifiche. L’obiettivo che ci si pone, infatti, è quello di mettere la ricerca scientifica e il sapere territoriale ‘al servizio’ della cittadinanza e, più in generale, della società, nella consapevolezza che la popolazione all’origine di ogni potere, motivo per cui è in essa che risiedono le capacità di cambiamento. Pertanto, data l’elevata intensità trasformativa e la notevole pervasività spaziale (oltre che settoriale) della Strategia di bioeconomia – centrale a livello europeo così come di molti altri Paesi – diventa impellente la diffusione della sua conoscenza e la presa di coscienza individuale e collettiva dei processi in corso.
Il testo è pubblicato dalla Società dei Territorialisti Edizioni (Collana “Ricerche e studi territorialisti”) ed è liberamente scaricabile dal suo sito