Tre albi, da ottobre a dicembre, riporteranno la serie di Gianfranco Manfredi in edicola
Attesa da tempo, è finalmente giunta l’ora del ritorno in edicola per Magico Vento, la serie western-horror bonelliana inventata dal poliedrico Gianfranco Manfredi nel 1997. Anche stavolta è stato Darko Perovic a disegnare gli episodi che da ottobre a dicembre compariranno nella nuova miniserie. Boiler, la newsletter dell’autore su Substack, oltre a presentare alcune tavole in anteprima, spiega che «questi tre nuovi episodi, incentrati sulle Guerre Apache, si ricollegano direttamente ai quattro precedenti e dunque si impone necessariamente un “dove eravamo rimasti”».
Ned, ritiratosi a vita privata in Messico a fianco dell’amata Estrella, è stato richiamato in servizio da Poe, incaricato dal Generale Crook di una delicatissima missione di pace. I due amici hanno sventato insieme i piani criminali di Mingus, un profeta apocalittico che aveva portato il subbuglio nella riserva apache di San Carlos, ma non sono riusciti ad evitare la guerra incombente. Ned si è unito all’anziano capo apache Nana, al nuovo capo Juh, e all’ingovernabile Geronimo con il quale non va molto d’accordo. Ha invece stretto amicizia con Chato, un ex scout apache di Crook che ha disertato ed è tornato ribelle. Ned ha anche ritrovato Lozen, la fiera e combattiva sorella di Victorio, dotata di poteri sciamanici. Se i rapporti tra Ned ed Estrella erano stati burrascosi, con Lozen invece l’intesa pare perfetta. Sembrano predestinati l’uno all’altra. Meditano di avere dei figli. Anche Poe ha trovato l’amore, legandosi a Chona, una vedova papago nemica giurata degli apache che le avevano ucciso il marito, lasciandola sola a crescere la loro figlia Josepha. La ragazzina ha imparato a considerare Poe come un secondo padre. Correva l’anno 1881, anno apocalittico per eccellenza, segnato dalla minacciosa comparsa della cometa di Halley che era rimasta visibile in cielo, nel sud degli Stati Uniti, per ben tre mesi. Sarà il 1882 un anno migliore? Gli apache ribelli, in cerca di un rifugio sicuro, si sono attestati sulle montagne tra Stati Uniti e Messico. La riserva di San Carlos è stata liberata dalla presenza del corrotto agente governativo Chad Bosom. Crook non ha ancora assunto ufficialmente il comando delle operazioni militari. I tempi dunque sembrano favorevoli, se non a una pace duratura, a una tregua. Ma si sa: per i nostri amici Ned e Poe una vita tranquilla è solo un miraggio…
«Promesse sul futuro nessuna – conclude Manfredi – perché ci eravamo già scoperti troppo in precedenza. Ma sul finale di questa mini-serie uno spiraglio sul futuro ci sarà. Inatteso, forse poco gradito, probabilmente argomento di discussioni, ma PROMETTO: non la morte, né di Poe, né di Ned. I personaggi seriali, a mio modesto avviso, non nascono per morire, e anche se l’autore non ne potesse più dei suoi eroi e volesse eliminarli, non servirebbe a niente, perché finché i lettori resteranno loro affezionati, si troverà sempre qualcuno pronto a resuscitarli».