Karma, commedia del catalano Xavi Moratò, in prima nazionale a Genova con la regia di Alessandro Maggi, e poi a La Spezia e L’Aquila
Il silenzio tra due parole, l’intervallo tra due respiri… e se la nostra essenza più autentica risiedesse non nella pienezza della presenza, ma nell’assenza intermittente di un attimo sospeso tra una cosa e l’altra? Quello tra una vita e quella successiva, per esempio. E’ la scommessa ontologica che presiede alla scrittura di Karma, commedia di Xavi Moratò, pluripremiato drammaturgo della nuova scena catalana, in prima nazionale a Genova alla Sala Mercato con la regia di Alessandro Maggi.
Dopo diverse esistenze trascorse in varie epoche e luoghi, due anime diafane si ritrovano in un limbo candido, in attesa di nuove collocazioni esistenziali che vengono offerte in una app con tanto di assistente vocale. Senonché sono tutte “offerte dimmerda” come commenta lei, perché le destinazioni più pregiate – quelle che prevedono la rinascita in una famiglia del primo mondo – sono accessibili solo a chi dispone di centinaia di migliaia, milioni a volte, di Punti Karma, secondo un sistema di contabilizzazione di social scoring spirituale che prevede una classica partita doppia di buone e cattive azioni totalizzate nelle vite passate. Per tutti gli altri rimangono posti come Sierra Leone, Burkina Faso, Yemen, Afghanistan, Striscia di Gaza, perfino. Tutte destinazioni per chi dovrà ancora soffrire, e molto, nel suo transito terreno. Perché l’Universo è un sistema di memoria perfetto che non dimentica nulla.
Gaia Aprea, attrice tra le più apprezzate del teatro italiano, e Andrea Bosca, che spazia tra cinema, teatro e tv, sono gli interpreti dello spettacolo, che per il Teatro Nazionale di Genova segna una nuova partnership con il Teatro Civico di La Spezia (dove lo spettacolo è in programma dal 20 al 21 marzo), oltre che con Stefano Francioni Produzioni e il Teatro Stabile di Abruzzo (lo spettacolo sarà anche a L’Aquila il 4 e 5 aprile).
I due comprenderanno gradualmente, anche grazie a un episodio di corruzione che prosciugherà il tesoretto di Punti Karma di lei – perché anche qui tutto si paga, soprattutto la conoscenza delle proprie vite precedenti – di avere delle questioni in sospeso da risolvere tra di loro. Anche se in teoria non dovrebbero ricordarsi niente né avere accesso ai file con le relative informazioni, mentre attendono che “si apra la posizione giusta”, tra battibecchi, sotterfugi e inaspettate rivelazioni, scoprono che ogni volta che si reincarnano si incontrano e che per uno dei due non finisce per niente bene.
Un gioco di specchi tra esistenze che si aprono e si chiudono a raffica e che corre verso una rivelazione finale in cui i due si daranno, ancora una volta, appuntamento oltre quel sottile diaframma che separa i morti e i non ancora nati dai vivi. Finalmente pronti per un altro giro di giostra.