Genova, Chotto Deshm del coreografo Akram Khan chiuderà la decima edizione di Resistere e creare
E’ un gioco molto serio quello della danza contemporanea, che a Genova si avvia alla sua sospensione stagionale prima della sua ripresa in autunno.
Dopo Igra, (in russo, appunto, gioco) che ha messo in scena lo spettacolo del collettivo italo spagnolo Kor’sia, tocca a CHOTTO DESH (Piccola Patria), lo spettacolo autobiografico del coreografo e danzatore anglo-bengalese Akram Khan, vincitore dell’Olivier Award, far calare momentaneamente il sipario su RESISTERE E CREARE, rassegna giunta ormai alla sua decima edizione.
Adattamento realizzato dalla regista di Theatre-Rites Sue Buckmaster lo spettacolo che va in scena il 20 e 21 aprile sul palco della Sala Trionfo del Teatro della Tosse, dopo un primo tour tra il 2015 e il 2018, nel 2023 ha ripreso il suo viaggio per il mondo, per continuare a catturare una nuova generazione di pubblico,
CHOTTO DESH è un sogno a occhi aperti che, tra danza, musica, testo e animazioni video, racconta le fasi più delicate della crescita di un individuo, la relazione con i propri genitori e la ricerca della propria identità. La storia di un ragazzo che sogna di diventare un danzatore, quella di un figlio che si ribella alla volontà del padre, il mito di un bambino capace di far arrabbiare gli dei della foresta rubando il loro miele si intrecciano sul palco nell’interpretazione di un unico giovane danzatore che, nel segno inconfondibile di Khan, mescola danza classica indiana (Kathak) e danza contemporanea occidentale.
A interagire con lui animazioni oniriche di un mondo epico come enormi elefanti, coccodrilli, nuvole di farfalle, alberi, fiori e piante.
Akram Khan e Sue Buckmaster
Akram Khan è uno dei più celebri artisti nel mondo della danza di oggi, che ha costruito la sua reputazione sul successo di produzioni fantasiose, altamente accessibili e profondamente toccanti come Jungle Book reimagined, Outwitting the Devil, Until the Lions, Kaash, iTMOi (in the mind of igor), DESH, Vertical Road e zero degrees. Come professionista istintivo e naturale, Khan è stato una calamita per artisti di fama mondiale provenienti da culture e discipline diverse, come il National Ballet of China, l’attrice Juliette Binoche, la ballerina Sylvie Guillem, i coreografi/ballerini Sidi Larbi Cherkaoui e Israel Galván, la cantante Kylie Minogue, gli artisti figurativi Anish Kapoor, Antony Gormley e Tim Yip, e i compositori Steve Reich, Nitin Sawhney, Jocelyn Pook e Ben Frost. Uno dei momenti salienti della sua carriera è stata la creazione di una componente della Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra 2012.
Sue è il Direttore Artistico del Theatre-Rites e vanta molti anni di esperienza come regista e specialista di marionette, lavorando con un’ampia varietà di compagnie tra cui il National Theatre, la Royal Shakespeare Company e lo Young Vic. Nel 2018 le è stato conferito un dottorato ad honorem per il suo eccezionale contributo al teatro. Per il Theatre-Rites, Sue ha creato 29 produzioni teatrali e caratteristiche i cui committenti includono Sadler’s Wells, Manchester International Festival e Salzburg Festival. Nel 2015 ha diretto Chotto Desh e nel 2020 ha collaborato nuovamente con la Compagnia per dirigere Chotto Xenos, un adattamento del pluripremiato XENOS di Akram Khan, per un pubblico di famiglie. Nel 2021, Sue è stata co-autrice di un libro sul Theatre-Rites insieme al membro del Consiglio d’Amministrazione e docente dell’Università dell’Essex, Liam Jarvis. Theatre-Rites, Animating Puppets, Objects and Sites celebra il 25° compleanno della compagnia ed esplora il loro approccio unico alla narrazione visiva.