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L’emergenza casa al tempo di Lupi

Inquilini, sindacati, movimenti, assessori e sindaci alle prese con l’emergenza casa resa più grave dalla ferocia del Piano casa del governo

di Isabella Borghese

foto eidon
foto eidon

“Riparte finalmente il tavolo di confronto tra Regione, Roma Capitale e movimenti per il diritto all’abitare”. E’ stato questo il commento di Fabio Refrigeri, assessore a Infrastrutture, politiche abitative e ambiente della Regione Lazio, e Francesca Danese, assessora alla Casa e alle politiche sociali del Campidoglio, al termine del lungo incontro nella sede del dipartimento alle politiche abitative capitoline dell’Eur.

“Il contesto di questa ripresa è segnato – hanno aggiunto i due assessori – sia da un’emergenza casa in espansione, sia dalla messa a disposizione di strumenti che aspettano una rapida attuazione: dalla legge regionale sul recupero e il riuso del patrimonio pubblico e l’acquisizione dell’invenduto, fino al piano operativo triennale del Comune per l’assistenza alloggiativa”.

Continua dunque la stagione calda per il diritto all’abitare. Battaglie, presidi, picchetti antisfratto, incontri al Ministero delle Infrastrutture con i delegati di Lupi, tavoli di confronto. Queste sono le azioni accadute in questi mesi. Fatti intensificati da fine dicembre, i giorni in cui, per il diritto alla casa, non è stata inserita nel milleproroghe la proroga per gli sfratti per finita locazione.

Risale a ieri la richiesta da parte dei Sindaci di Roma e Milano, Ignazio Marino e Giuliano Pisapia per una proroga temporanea. Chiare e incoraggianti le loro richieste: “Una proroga almeno temporanea del blocco degli sfratti per finita locazione è necessaria”, hanno dichiarato in un comunicato stampa ufficiale.

“Da parte nostra –spiegano – stiamo mettendo in campo le misure possibili, ma queste hanno bisogno di tempo per ottenere risultati. Tempo necessario anche per l’attuazione del Piano Casa disposto dal Governo. La mancata proroga e’ arrivata nella convinzione del ministro Maurizio Lupi di aver stanziato risorse adeguate per affrontare questa emergenza. Ma i finanziamenti –aggiungono – sono insufficienti e, soprattutto, arrivano con molto ritardo. Questo genera un vero problema, soprattutto nelle grandi città – concludono Marino e Pisapia. – Se infatti agli sfratti per morosità aggiungiamo l’immediata esecuzione di quelli per finita locazione in casi di fragilità economica e sociale, c’è il rischio concreto di generare nelle grandi aree urbane una tensione insostenibile”.

Alla presa di posizione netta dei sindaci ha subito risposto con soddisfazione il sindacato dell’Unione Inquilini che in questi mesi è stato in prima fila nella battaglia, insieme ad Action e agli inquilini, veri protagonisti della precarietà abitativa.

“Esprimo la soddisfazione dell’Unione Inquilini – dichiara Guido Lanciano, Segretario Unione Inquilini Roma – per la posizione dei Sindaci a favore del diritto alla casa. Lupi – ha concluso il segretario- deve ascoltare e prendere atto di questa richiesta salvaguardando i più deboli! La proroga è necessaria.”

Tra le principali azioni di questo periodo ricordiamo l’appello della Danese, di Benelli e di Fucito che il 6 gennaio, responsabili delle politiche per la casa Roma, Milano, Napoli, che hanno chiesto a Matteo Renzi di rivedere nel decreto milleproroghe il suo mancato inserimento. La battaglia è proseguita con una consegna da parte del sindacato dell’Unione Inquilini e degli inquilini in Prefettura di una lettera al Prefetto di Roma Pecoraro. Un’altra mossa con la richiesta di sospensione degli sfratti per almeno due mesi. Un un incontro che non aveva fatto rincasare nessuno con risposte positive.

A dare un’ulteriore spinta a questa battaglia la giornata del 20 gennaio che si è tenuta davanti alla Camera, con Action e dvierse realtà politiche, sociali, e centinaia di inquilini e l’incontro che Action e Unione Inquilini hanno avuto con i deputati del Pd il giorno a seguire, quando il Pd è uscito con un comunicato stampa prendendo posizioni nette a favore di questa proroga:

“Chiediamo che in fase di discussione alla Camera si approvi, anche con il parere favorevole del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, un emendamento al milleproroghe al fine di prevedere una deroga tecnica degli sfratti fino al 31 dicembre 2015, proroga definita opportuna anche dalla Commissione Affari Sociali nel parere approvato ieri, ovvero fino alla reale attuazione su tutto il territorio nazionale del decreto, come invece sottolineato nel parere odierno della Commissione Ambiente” è stato l’appello del Pd”.

“Non dimentichiamo – ricordava in quei giorni il Segretario Unione Inquilini roma, Guido Lanciano – che la battaglia per il diritto alla casa chiede politiche abitative concrete e che prevedano la loro stessa realizzazione attraverso il recupero dell’esistente di almeno 10.000 case”.

Perché questo è l’obiettivo da raggiungere: tamponare il disagio degli sfratti con una proroga, ma lottare per l’avvio di politiche abitative che possano permettere il passaggio da casa a casa.

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