Intervista a Riccardo Iacona sul suo nuovo libro “Utilizzatori finali. Sesso, potere, sentimenti, il lato nascosto degli italiani” (chiarelettere)
Utilizzatori finali. Sesso, potere, sentimenti, il lato nascosto degli italiani, di Riccardo Iacona (con la collaborazione di Liza Boschin, Federico Ruffo, Elena Stramentinoli- chiarelettere – euro 13,60 – pagine 190) ci mette davanti agli occhi una realtà che lega uomini e donne e in modo molto differente l’uno dall’altra al sesso, al potere, e ai sentimenti, questi ultimi oramai sin troppo sottovalutati. Presenta un quadro della società italiana in cui il silenzio assenso continua a primeggiare e proprio dentro questo silenzio viene in qualche modo tollerato, giustificato e permesso il moltiplicarsi di realtà che crescono tra e nella vita dei cittadini. Tutte con il demerito assoluto di disprezzare e, qualche volta, annullare del tutto, valore, etica e disumanizzando le stesse relazioni tra uomini e donne.
Iacona e suoi collaboratori hanno deciso di raccontare questo pezzo di mondo dopo essere entrati in contatto con i fondatori di un sito gnoccatravels.com, ideato per chi cerca sesso a pagamento e che oggi conta “una media di un milione di contatti al mese e centinaia di migliaia di recensioni e gruppi di discussione”. Un sito ideato e gestito da due uomini, un libero professionista e un dirigente di un’azienda, entrambi impegnati in una relazione sentimentale, ma a quanto pare assolutamente in grado di discernere la vita di coppia da quella sessuale extra. Così mentre con vanto ammettono di essersi portati a letto più di un migliaio di prostitute, hanno ancora continue relazioni con escort, perché spiegano e la raccontano: “Non è un tradimento, è uno svago”.
Chi va a prostitute generalmente è uno sfigato. Perché accanirsi contro di lui? Molte prostitute preferiscono prostituirsi all’andare a lavorare perché in questo modo guadagnano di più. Ma di cosa vi sorprendete? Siamo bombardati da messaggi sessuali, i clienti delle prostitute sono dei deboli che non riescono a procurarsi quello che la società fa desiderare se non con il denaro.