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I fascisti minacciano, Liverpool li respinge

Annunciata in grande stile da “National Action”, la “Marcia dell’uomo bianco” di Liverpool ha radunato una manciata di persone, costrette alla fuga dagli antifascisti

di Giuseppe Bozzo

liverpoolAnnunciati da lettere e minacce in grande stile, alla fine si sono ritrovati a correre per rifugiarsi nella stazione ferroviaria. Succede a Liverpool, città che il gruppo di estrema destra “Azione Nazionale” aveva scelto per far sfilare la “Marcia dell’uomo bianco“, una manifestazione squisitamente razzista – o identitaria, come si usa oggi per dare un tocco più politically correct agli istinti più beceri – alla quale avrebbero dovuto partecipare – nelle intenzioni degli organizzatori – circa 150 persone provenienti da tutta Europa. “Se la nostra marcia sarà vietata – si leggeva in una lettera inviata al sindaco di Liverpool Joe Anderson e firmata da “Azione Nazionale” – o se forti misure di controllo verranno impiegate contro di noi, la città brucerà. È piuttosto semplice da realizzare, 3 o 4 persone in altrettante aree etnicamente arricchite quando cala il sole, dotati di maschere e quanti, qualche negro picchiato, qualche macchina data alle fiamme, qualche negozio distrutto, e i vostri non-bianchi erutteranno come un vulcano […] Dio aiuti lei e la sua visione di Liverpool se interferirà con il nostro sacrosanto diritto di espressione e di parola.”

liverpoolPermesso concesso dalle autorità statali,  ma tuttavia negato da due corteo composti da centinaia di antifascisti locali, organizzati dai gruppi Unite Against Fascism e Anti-Fascist Network , che già all’interno della stazione ferroviaria costretto alla fuga la manciata di fascisti – decisamente lontani dai numeri annunciati –  obbligandoli ad annullare la marcia e a ripiegare in una mesta ritirata verso il deposito bagagli, circondati da un cordone di polizia volto a garantirne l’incolumità.

Nonostante le mie riserve, sono molto felice che la manifestazione abbia avuto luogo – ha scritto Kevin Maxwell, scrittore e attivista – in un articolo apparso ieri sull’Indipendent – Perchè se così non fosse stato, nessuno avrebbe riso di questo fallimento. Buona parte di questo è avvenuto perchè Azionale Nazionale ha deciso di sfidare le persone sbagliate: gli Scouser [abitanti di Liverpool]. Liverpool è stata costruita da immigrati, ecco perchè è spesso definita come ‘ il mondo in una città. Parole condivise anche da Joe Anderson, sindaco di Liverpool, che si è detto orgoglioso della reazione dei suoi concittadini di fronte alle minacce.  Nessun fantasioso richiamo ai principi democratici o alla libertà di espressione per legittimare l’operato di gruppi che apertamente si richiamano a nazismo e fascismo. Un atteggiamento che da noi è ormai diventato sempre più raro.

 

 

 

 

 

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