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Roma, Gabrielli fiancheggiatore di Marino

Mafia Capitale, Alfano non scioglie il Campidoglio ma “lega” Marino: sarà affiancato dal prefetto Gabrielli. Ecco cos’ha deciso il Consiglio dei ministri

di Chiara Proietti D’Ambra

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Da oggi il sindaco di Roma Ignazio Marino sarà affiancato dal prefetto Franco Gabrielli con il compito di supervisionare tutti gli atti del Campidoglio. E’ questa la decisione che il Ministro degli Interni Alfano ha ufficializzato sulla vicenda Mafia Capitale al Consiglio dei Ministri. Tra le misure contenute all’interno della relazione c’è anche lo scioglimento del X municipio, quello di Ostia.  Ufficialmente Roma scampa al commissariamento ma il primo cittadino si troverà a dover operare sotto la super visione del prefetto e del suo entourage.  Sono otto gli ambiti di intervento, individuati dal Ministro Alfano, che vedranno Sindaco e Prefetto lavorare gomito a gomito per   stabilire  un piano di azione comune. In primis ci sono quei settori direttamente “coinvolti nello scandalo di Mafia Capitale, immigrazione, emergenza abitativa e campi nomadi, ma anche, servizi, fornitura, albo ditte fiduciarie, monitoraggio centrale unica acquisti, più controlli interni, revisione contratti di servizio per Ama”. Il Ministro ha chiesto inoltre al Prefetto di mettere a punto, insieme al Sindaco, interventi ad hoc per i tre dipartimenti travolti dagli scandali. A seguito della relazione dello stesso Gabrielli, il Ministro degli Interni ha proposto“lo scioglimento del municipio X il cdm ha approvato”  ha spiegato Alfano, aggiungendo che ad Ostia si insedierà“una commissione composta dal prefetto Domenico Vulpiani, dal viceprefetto Rosalba Scialla e da Maurizio Alicandro”.

Il Ministro, con affianco il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, ha cercato di minimizzare in ogni modo la decisione, specificato che  “non c’è nessun commissariamento” ma solo  “un ruolo di raccordo operativo del prefetto di Roma” con il comune. Una decisone comunque di peso soprattutto se si pensa che è ormai scattato il conto alla rovescia per l’inizio del Giubileo. Proprio su questo il sottosegretario De Vincenti ha specificato che è stata varata una delibera per ridurre “i tempi delle procedure ad evidenza pubblica” delle opere necessarie per accoglienza e mobilità. Nessuna deroga quindi ma “solo la possibilità che le opere si facciano in tempo” ha spiegato. “Abbiamo adottato – ha aggiunto il sottosegretario- un modello simile ad Expo di Milano, con controllo dell’autorità anticorruzione. Soldi vengono dal bilancio del Comune e della gestione commissariale sul debito”.

Il messaggio dell’esecutivo appare chiaro dalle parole di De Vincenti quando sottolinea che “il Governo mette a disposizione strumenti per affrontare il Giubileo” e quindi ora la responsabilità passa dritta nelle mani del Comune e della Regione. “Siamo consapevoli che il successo del Giubileo riguarda il successo dell’Italia” ha concluso il sottosegretario con una nota di ottimismo, almeno formale, dicendo che “Roma ce la puo’ fare”. Nonostante poco dopo alla domanda di un giornalista sull’assenza del Sindaco Marino, ancora in vacanza, entrambi i rappresentanti del Governo scelgano di non rispondere. Il sottosegretario ha però sottolineato che “il comune di Roma è stato perfettamente operativo ad Agosto” con “il lavoro del Vicesindaco Causi in stretto contatto con il sindaco Marino” durante tutto questo periodo. Infine De Vincenti ha annunciato anche “di aver dato avvio a tutte procedure per l’applicazione del comma 5 dell’articolo articolo 143 del Testo unico sull’ordinamento degli Enti locali che riguarda la possibilità di applicare determinate misure, nei confronti di dirigenti e dipendenti comunali, qualora vi fossero gli elementi con un decreto ministeriale, quali la destinazione ad altro ufficio o ad altra mansione con contestuale avvio del procedimento disciplinare”.

Venti minuti scarsi di conferenza stampa per illustrare il futuro della capitale. Un futuro che il Premier Renzi ha messo nelle mani di Franco Gabrielli affidandogli il risanamento della città,. Questo è il tempo che è servito ai due rappresentanti del Governo per spiegare che nonostante dalla relazione del Prefetto Gabrielli sia emersa “una situazione di gravi  vizi procedurali che necessitano di un intervento nell’amministrazione capitolina”, non ci sono “i presupposti per un commissariamento”. Questo almeno a parole, perché, di fatto Ignazio Marino sarà osservato a vista dalla Prefettura e del Governo fino a nuovo ordine poiché come ha spiegato il sottosegretario “non è stato definito un crono programma ma prima si fa meglio è”. Il Sindaco avrà quindi affianco il Prefetto fino a nuovo ordine. Una “scelta organica e complessiva su Roma” per “risanare il Campidoglio” da un lato e “permettere lo svolgimento del Giubileo” dall’altro. Una decisione  presa sulla base del “rapporto di leale fiducia” tra Prefetto e “istituzioni locali” ha detto il Ministro Alfano che a domanda sulla vicenda Casamonica ha affermato di aver “condiviso le scelte di Gabrielli” in toto.

Un “commissariamento morbido”, così è stato definito dal Movimento Cinque Stelle che ha già denunciato la procedura adottata dal Governo per salvare Roma dal commissariamento. “Alfano e Renzi – ha dichiarato il consigliere pentastellato Paolo Guerci- si sono inventati la messa sotto tutela della Capitale, qualcosa che non esiste nel nostro ordinamento”.

Il Comune di Roma e il ministero delle Finanze si troveranno faccia a faccia la prossima settimana “per chiarire quali sono gli spazi di bilancio all’interno delle risorse gia’ a disposizione per gestire al meglio i lavori per garantire il migliore svolgimento del Giubileo” ha concluso il sottosegretario.

Il dictat del Presidente del Consiglio è stato comunque rispettato: salvare l’amministrazione capitolina a tutti i costi ma fare del sindaco Marino un sorvegliato speciale del governo ed evitare le urne.

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1 COMMENT

  1. Ah… quindi il genio della genialata è il ministro alfano, quello che per cercare l’ombra del suo cervello, più che nel cranio lo si trova sotto le scarpe?

    Famme grattà…

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