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Brexit, ma così si esce verso destra

Referendum Ue: un esito disastroso. Ecco il commento sulla Brexit della direzione di Left Unity, la coalizione animata, tra gli altri, da Ken Loah

traduzione di Giovanna Tinè

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Left Unity [la coalizione di estrema sinistra animata, tra gli altri, dal noto regista Ken Loach, ndr] «deplora l’esito del referendum UE. Questo referendum è nato dalla pressione dell’estrema destra, guidata da sentimenti anti-immigrazione e alimentata dal razzismo. Questa è stata la campagna nazionale più reazionaria nella storia politica britannica, ed ha avuto come risultato un chiaro emergere dell’estrema destra.

Nella Gran Bretagna della Brexit affrontiamo ancora l’austerità, la povertà e la disuguaglianza estrema: le politiche marce del nostro governo sono ancora qui. La Brexit non sarà un allentamento dei vincoli del neoliberismo, come alcuni da sinistra hanno sostenuto. Sarà una combinazione non mitigata delle stesse politiche da parte della classe dirigente britannica. Ci amareggia profondamente che i lavoratori britannici siano stati ingannati e manipolati per far credere loro che la Brexit porterà sollievo dal devastante rigore che sta distruggendo le vite e le comunità. Noi ora lavoreremo senza sosta per opporci a chi vorrebbe dividerci ulteriormente. Lotteremo per difendere i diritti delle comunità della classe lavoratrice e per ricostruire il sostegno alle idee socialiste.

Intensificheremo la lotta contro il neoliberismo qui in Gran Bretagna – opponendoci a tutti i tagli, difendendo il sistema sanitario nazionale, lottando per alloggi decenti – e in tutta Europa, perché i problemi che abbiamo di fronte non possono essere risolti a livello nazionale. Questi sono problemi internazionali affrontati dalla classe lavoratrice a livello internazionale e ciò richiede solidarietà e cooperazione oltre i confini nazionali. Non possiamo separarci dai nostri alleati, i popoli d’Europa, nelle nostre lotte condivise e comuni. L’unione fa la forza e ciò significa l’unità delle lavoratrici e dei lavoratori, i poveri e gli sfruttati, ad di là dei confini.

Chiediamo a tutti coloro che rifiutano questa svolta disastrosa della politica britannica di unirsi per opporsi al razzismo, per difendere i diritti dei migranti e per combattere al fine di proteggere ed estendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e gli altri diritti che sono ora in pericolo. Noi rifiutiamo il metodo del ‘divide et impera’ usato dalla nostra classe dirigente, che mette i lavoratori l’uno contro l’altro, indipendentemente dalla loro provenienza, e le comunità una contro l’altra. I problemi che abbiamo di fronte non sono causati da immigrati e rifugiati – nostri compagni lavoratori – ma sono il risultato delle politiche di classe neoliberiste di deregolamentazione e contrarie ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che sono state imposte dai successivi governi britannici. Siamo stati orgogliosi di condividere questa posizione con la leadership laburista, il Trades Union Congress e la stragrande maggioranza delle organizzazioni sindacali, e lavoreremo insieme per portare avanti questi principi.

È possibile che usciremo dall’UE, ma è più importante che mai lavorare in solidarietà con le altre lavoratrici e gli altri lavoratori e con le comunità. I movimenti e i partiti di sinistra in tutta Europa stanno aumentando la propria massiccia opposizione politica al neoliberismo, contro l’austerità e la povertà. Abbiamo una maggiore possibilità di sconfiggere la nostra classe dirigente lavorando insieme ai cittadini europei con strategie condivise in campagne comuni.

Guardiamo all’avanzata della sinistra in Europa con il cuore colmo di speranza, in particolare in Spagna e Portogallo dove c’è una ritrovata cooperazione e unità. Inviamo la nostra solidarietà e i nostri migliori auguri a Unidos Podemos in Spagna per il successo nelle elezioni di questo fine settimana. Vediamo le lotte delle lavoratrici e dei lavoratori francesi contro l’imposizione delle nuove leggi sul lavoro e trasmettiamo la nostra solidarietà a queste e ad altre lotte. Ma guardiamo anche con grande preoccupazione all’ascesa dell’estrema destra in Europa, così come in Gran Bretagna. Abbiamo bisogno urgente di consolidare le nostre forze contro questa tendenza crescente.

Left Unity è nata dalle lotte della classe lavoratrice europea ed è orgogliosa di far parte del Partito della Sinistra Europea. Dobbiamo unire la classe lavoratrice in tutta Europa, per sconfiggere il neoliberismo e l’estrema destra. Siamo in un periodo di profonda crisi economica e politica, sia in Gran Bretagna che in Europa, con l’aumento della polarizzazione politica e l’intensificazione della lotta di classe. La base su cui tale lotta può essere combattuta e vinta deve essere assolutamente chiaro. Lotteremo per ricostruire la sinistra britannica in termini radicalmente antirazzisti e pro-immigrazione, senza fare concessioni alla falsa narrazione che ha dominato il dibattito referendario. Facciamo appello a tutte e tutti coloro che condividono questa prospettiva affinché si uniscano a noi e lavorino con noi».

 

 

info@leftunity.org

2 COMMENTS

  1. Ma scusate, siamo ancora al liceo? Voi credete davvero che il cosiddetto “popolo” pensi e senta a sinistra? Faccio il ragionamento della serva: perché uno deve stare in Europa quando un ente locale italiano tassa e brucia quattrini più dei suoi omologhi nel resto del mondo? Oppure, perché uno deve stare in Europa per sostenere Stati, vedi la Grecia, sprofondati dai propri meccanismi clientelari? Il mal di pancia al “popolo” viene per questo. Prima la sinistra lo capisce e meglio è…. Anche perché c’è bisogno di una sinistra che dica e faccia cose di sinistra, non di radical chic da salotto.

  2. «Dobbiamo unire la classe lavoratrice in tutta Europa, per sconfiggere il neoliberismo e l’estrema destra» è uno slogan e tutto il tono di questo articolo è paternalistico: non è vero che i lavoratori britannici sono stati «ingannati e manipolati». I lavoratori non sono stupidi: utilizzano gli strumenti che hanno a disposizione, non ragionano in modo ideologico, e questo referendum è stato uno strumento formidabile. La UE neoliberista, i signori di Bruxelles e di Strasburgo hanno accusato il colpo. E poi, in politica non si danno vuoti: se la sinistra ha abbandonato a se stesse intere praterie sociali, queste verranno occupate da qualcun altro.

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