4.3 C
Rome
lunedì, Novembre 25, 2024
4.3 C
Rome
lunedì, Novembre 25, 2024
HomemalapoliziaIlaria Cucchi: «Avremo un processo per omicidio»

Ilaria Cucchi: «Avremo un processo per omicidio»

Con le conclusioni della perizia, il professor Introna tenta di scrivere la sentenza finale del processo per i responsabili del violentissimo pestaggio a mio fratello Stefano Cucchi

di Ilaria Cucchi

caso-cucchi-151023140505

Queste sono le conclusioni della Perizia Introna.
Il perito Introna tenta di scrivere la sentenza finale del processo per i responsabili del violentissimo pestaggio a mio fratello.
Riconosce ‘bontà sua’ la frattura di L3 da noi per sette anni sostenuta e riconosciuta dai PM, poi alza una cortina di fumo dicendo che è impossibile determinare con certezza una causa di morte di Stefano.
Il collegio peritale poi si avventura a formulare due ipotesi di morte.
La prima, per epilessia, che se in un primo momento viene ritenuta forse più probabile, nelle conclusioni la definisce ‘priva di riscontri oggettivi’.
La seconda, dopo aver riconosciuto tutte le evidenze cliniche da sempre dai nostri medici legali evidenziate, riconosce il ruolo del globo vescicale come causa di morte in conseguenza delle fratture. A pagina 195 descrive compiutamente ‘un’intensa stimolazione vagale produce brachicardia giunzionale’, che ovviamente è conseguenza delle fratture, e poi della morte.
Il perito Introna infatti poi fa il giurista e dice in buona sostanza che coloro che lo hanno violentemente pestato rompendogli la schiena in più punti non sono responsabili della sua morte per il fatto che il terribile globo vescicale che ha fermato il suo cuore non si sarebbe formato se non ci fosse stata la responsabilità degli infermieri.
È questa la causa di morte da noi sempre sostenuta in questi anni, che a differenza dell’epilessia ha elementi oggettivi e riscontrati dagli stessi periti.
Raffreddo gli entusiasmi di coloro che si fanno forza di una presunta morte per epilessia facendo notare che i periti non sono nemmeno d’accordo con loro stessi sull’effettiva assunzione della terapia anti epilettica da parte di Stefano, che sarebbe l’elemento centrale per arrivare, a dir loro, a quella causa di morte. Infatti, mentre a pagina 196 della perizia sostengono che ‘non è verosimile che Cucchi abbia assunto una terapia anti epilettica’, a pagina 186 invece avevano scritto che aveva preso le medicine.
Faccio comunque notare che non è il giurista Introna a definire il nesso causale ma saranno i magistrati della procura ed i giudici. È evidente che se Stefano fosse morto di epilessia, come ipotizzato nella perizia, secondo quanto dicono gli stessi periti ciò sarebbe stato possibile in funzione delle condizioni fortemente debilitate dalla sua magrezza e dalle lesioni subite nel pestaggio.
Gli unici dati oggettivi scientifici che la perizia riconosce sono: il riconoscimento della duplice frattura della colonna e del globo vescicale che ha fermato il cuore.
Con una perizia così ora sappiamo che finalmente abbiamo ottime possibilità di vedere processati gli indagati per omicidio preterintenzionale.
Con buona pace dei medici e degli infermieri che vengono continuamente assolti.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Licia Pinelli: un’assenza, una presenza

Poi, non l'ho più sentita, non volevo disturbarla. Sai come vanno queste cose... si rimanda sempre... E così arriva il primo 15 dicembre senza di lei Era la fine del 1997. In Piazza Fontana non c'ero mai stato. Ti sembrerà strano, considerando quanto quella strage e il caso Pinelli siano stati importanti nella mia vita, quanti articoli e fumetti ho scritto su quei fatti, ma è proprio così. Milano la evito, se posso. Torno alla fine del 1997, a un giorno in cui per questioni personali Milano non posso evitarla. E passo in Piazza Fontana. Nel giardinetto vedo la targa che ricorda Giuseppe (Pino) Pinelli. L'unica, all'epoca, e per me sarebbe rimasta in seguito l'unica che conta. Noto con piacere che c’è ancora gente che depone dei fiori, vicino, e il mio pensiero segue traiettorie oblique, con cui non voglio...

Camminare, vedere, raccontare

I viaggi "in bianco e nero" di Ivo Saglietti, fotoreporter, nella mostra in corso al Palazzo Grillo di Genova

Lo squadrismo dei tifosi israeliani e il pogrom immaginario

Violenza ad Amsterdam: i fatti dietro le mistificazioni e le manipolazioni politiche e mediatiche [Gwenaelle Lenoir]

Ferrarotti è morto e forse la sociologia non si sente troppo bene

Vita e opere dell'uomo, morto il 13 novembre a 98 anni, che ha portato la sociologia in Italia sfidando (e battendo) i pregiudizi crociani

Un Acropoli che attraversa una città, recitando

A Genova va in scena, per la quindicesima edizione, il Festival di Teatro Akropolis Testimonianze ricerca azioni