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Se non sfrattano censurano. Grillini all’attacco del cinema Aquila

Il presidente del Municipio Roma V blocca la programmazione del Cinema Aquila per evitare la proiezione di un film che non piace alla sindaca Raggi. Il cinema resiste e conferma la programmazione

di Francesco Ruggeri

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Campidoglio e Municipio Roma V impongono il blocco delle proiezioni al cinema L’Aquila: sotto accusa tre pellicole sulla Palestina, su pressioni del Pd, e un film sugli ex lavoratori del canile della Muratella considerato scomodo dalla Sindaca Raggi. Ne dà notizia lo Spazio Comune Cinema Aquila che ha deciso di disobbedire e dunque non sospendere il programma, presentato al tavolo condiviso con il Municipio e pubblicato. Confermata l’intera programmazione della prossima settimana. Oggi domenica 12 marzo proiezione e discussione del docufilm Non Tremare (ore 17.30). Occasione anche per riflettere pubblicamente della nuova situazione venutasi a creare al Cinema Aquila.

NON TREMARE_Teaser from lab_tv.eu on Vimeo.

Spiega ancora il sito dei “cinematografari” del Pigneto che il grave atto di censura è stato ufficializzato venerdì in un comunicato del presidente del municipio, il grillino Giovanni Boccuzzi, e pubblicato sulla pagina web istituzionale in cui si annuncia il blocco del tavolo partecipato che ha organizzato finora il Nuovo Cinema Aquila. D’ora in poi sarà il municipio a fissare il cartellone.

Lo Spazio Comune Cinema Aquila (SCCA) viene accusato di non aver rispettato le regole di condivisione della programmazione, ma la ragione vera sembra la presenza in cartellone, nella settimana dal 13 al 20 marzo, di alcuni film considerati scomodi.

Tutto ha inizio con una incredibile email inviata dall’assessora alla cultura Maria Teresa Brunetti, in cui si negava il consenso alla proiezione di un film documentario ancora inedito, “Piccolo mondo cane”, che racconta la vicenda sociale dell’autogestione del canile comunale della Muratella portata avanti dai lavoratori ex dipendenti del canile. La proiezione, per esplicita dichiarazione dell’assessora, non si sarebbe potuta svolgere perché un post su Facebook degli ex lavoratori aveva annunciato la notizia accompagnandola con una critica alla sindaca Raggi. Se vi sembrano cialtroni gli inquilini del Campidoglio non avete idea di chi governi in periferia.

Giovedì era il giorno del tavolo partecipato che un compatto schieramento pentastellato (Boccuzzi più la presidente del consiglio municipale Manuela Violi, l’assessora Brunetti, il presidente della commissione cultura Alessandro Stirpe e alcuni consiglieri M5S), ha tenuto in ostaggio per oltre due ore avanzando capziose critiche fino al punto vero, il film sugli ex lavoratori del canile e gli appuntamenti proposti dalla campagna BDS, movimento non violento per Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni nei confronti di Israele e contro l’apartheid del popolo palestinese. Si tratta di tre film internazionali di cui uno presentato agli Oscar, uno nominato ai Nastri d’Argento e al David di Donatello nonché trasmesso dalla Rai, uno selezionato a Cannes (“The wanted 18”, “This is my land… Hebron”, “The salt of the sea”), e il pluripremiato spettacolo teatrale “Mi chiamo Rachel Corrie”. Contro questi film le vergognose mozioni del Pd, a livello comunale e municipale, contenenti infami accuse di antisemitismo, che il Movimento 5Stelle ha scelto di subire astenendosi venerdì in consiglio municipale invece di difendere con coraggio e fondamento politico il processo partecipato del Cinema Aquila e le decisioni comuni prese in quella sede. Processo, lo ricordiamo, di cui il Municipio è parte e garante.

Insomma gli spazi che non vengono sfrattati subiscono la censura da parte della monolitica governance grillina.

SCCA è un’idea che ha riunito un movimento di cittadini senza la cui azione il Cinema Aquila sarebbe ancora chiuso. Il cinema è stato riaperto nelle forme e nei modi concordati col Municipio stesso, che adesso quest’ultimo sembra rinnegare mettendo in discussione un percorso di mesi che ha visto il costante aumento del pubblico (proiezioni gratuite) e una crescita di partecipazione nella stessa assemblea del giovedì che accoglie proposte da tutta la città.

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