Largo al “creazionismo” nelle scuole turche dove non si potrà più insegnare la teoria dell’evoluzione di Darwin perché gli studenti e le studentesse non sono abbastanza “evoluti” per capirla
di Marina Zenobio
Così come già avviene in Arabia Saudita, altro paese con una interpretazione ultraconservatrice dell’islam, anche la Turchia dal 2018 non insegnerà più nelle sue scuole primarie e secondarie la teoria dell’evoluzione di Charles Darwin, pilastro della biologia, perché è ritenuta “discutibile, controversa e complicata”.
Ad annunciare l’ennesimo giro di vite del governo conservatore dell’Akp guidato dall’islamista Recep Tayyip Erdogan, in questo caso da un punto di vista culturale-scientifico, è stato Alpaslan Durmus, rappresentante del Ministero dell’Educazione turco. “Abbiamo deciso di escludere argomenti controversi, come l’evoluzionismo, perché gli studenti non hanno un’età adatta a comprendere il contesto scientifico della questione – ha dichiarato Durmus in una intervista ripresa dal quotidiano Hurryet, aggiungendo che- lo studio di questa sezione sarà rinviata all’università”.
Insegnanti e accademici delle migliori università turche non sono però d’accordo. “L’insegnamento di scienze e tecnologie nelle scuole elementari – hanno dichiarato a Hurryet – deve avere una prospettiva che consenta agli studenti di collegarlo agli studi che incontreranno negli anni successivi e dovrebbe fornire loro proprio un punto di vista evolutivo”.
Già a febbraio, quando il progetto era in marcia, il vice premier turco, Numan Kurtulmus docente di economia all’università di Istanbul, aveva definito la teoria di Charles Darwin come “scientificamente antiquata e putrida”. E’ evidente che anche questa modifica del piano di studi rientra nella strategia di Erdogan per formare una “gioventù religiosa” negli anni in cui tale gioventù è più “malleabile”.
Le proteste dell’opposizione laica: “non avere paura della scimmia”
La modifica del piano di studi ha provocato forti proteste nell’opposizione laica che ha chiesto alle alte cariche dell’Akp di “non avere paura della scimmia”. La vita pubblica in Turchia, secondo gli oppositori, si sta sempre più allontanando dalle tradizioni secolari profuse dal fondatore della nazione, Mustafa Kemal Ataturk. E hanno ricordato che l’unico paese al mondo ad avere escluso la teoria dell’evoluzione nella sua educazione scolastica è l’Arabia Saudita, nota per la usa ultraconservatrice interpretazione dell’islam.
L’Akp aveva già tentato nel 2006 di introdurre teorie “creazioniste” nei programmi scolastici pubblici, ma all’epoca non c’era ancora lo stato di emergenza creato da Erdogan e l’opposizione riuscì a impedirlo.
Per il momento il Chp, principale partito laico di opposizione in questi giorni impegnato nella “Marcia per la giustizia e la democrazia”, ha promesso di dare battaglia e che è pronta a un ricorso ufficiale se il governo non farà marcia indietro. Baris Yarkadas, esponente del Chp, ha dichiarato che: “l’eliminazione dai programmi di quella che è una teoria dimostrata significa mettere da parte la scienza”.