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Formigli e Mentana, vedete a sdoganare Casa Pound?

Lettera aperta a Enrico Mentana, Corrado Formigli e a tutti gli altri giornalisti che hanno sdoganato Casa Pound dopo il raid squadristico di Bari

di Maurizio Acerbo*

«CasaPound è un partito fascista e va sciolto. La sua sede è la sede di un partito fascista e va chiusa. Questa è l’emergenza sicurezza di cui vogliamo sentir parlare». Lo ha detto l’eurodeputata di Potere al Popolo Eleonora Forenza, tra i manifestanti aggrediti ieri sera a Bari dopo un corteo antirazzista da parte di un gruppo di militanti di CasaPound. «Ci sono responsabilità politiche per quello che è successo ieri – ha continuato Forenza – devono essere arrestati coloro che ci hanno aggrediti, ma devono essere portati di fronte alle loro responsabilità anche i mandanti». «Oggi occorre una reazione della città, occorre che la Bari antifascista torni in piazza, che ricordi che questa è la città di Benedetto Petrone, senza farsi intimorire. Nei prossimi giorni ci mobiliteremo ancora perché non è un problema che riguarda solo Bari, ma nazionale. Chiediamo alle istituzioni – ha detto ancora l’europarlamentare – di chiudere le sedi fasciste. È inaccettabile che un covo di fasciati sia aperto in pieno centro a Bari. Questo Governo fa del razzismo e del fascismo un elemento della sua cultura politica». (ANSA)

«Il ministro Salvini è il mandante politico di questo clima in cui i fascisti si sentono coperti dalla sua figura come ministro degli Interni, e si sentono incoraggiati ad agire in questa maniera». Così Antonio Perillo, assistente parlamentare dell’eurodeputata di Potere al Popolo (PaP) Eleonora Forenza, tra i feriti nell’aggressione di ieri sera a Bari da parte di un gruppo di militanti di CasaPound dopo il corteo antirazzista ‘Mai con Salvini’. «Ieri – sottolinea Perillo – abbiamo subìto una brutale aggressione fascista: io – racconta – sono stato aggredito alle spalle, ho una ferita di otto centimetri sulla testa». «Hanno colpito per fare male – rileva – e si sentono protetti dal governo nazionale». «È intollerabile – conclude Perillo – che al centro di una grande città ci sia un gruppo fascista con una sede che si sente nella possibilità di comportarsi in questa maniera». (ANSA)

L’aggressione squadrista a Bari ai danni della nostra europarlamentare Eleonora Forenza e di altri compagni di Rifondazione, Potere al popolo e SI non è certo un episodio isolato. Non è la prima volta che da sedi di Casa Pound partono gruppi che aggrediscono per poi giustificarsi dicendo con la difesa da immaginari assalti. Oggi Di Stefano ha replicato lo stesso spartito sostanzialmente rivendicando l’azione violenta dei suoi camerati. Certo l’aggressione a una parlamentare ricorda molto il clima degli anni ’20. C Dovrebbero riflettere i troppi esponenti del mondo dell’informazione che in questi anni hanno sdoganato formazioni neofasciste come Casa Pound che da tempo sono ospiti di trasmissioni televisive e o vengono presentati come agnellini.
L’aggressione squadrista di Bari è solo l’ultimo episodio che dovrebbe far riflettere giornalisti autorevoli che con eccessiva disinvoltura hanno legittimato i “fascisti del terzo millennio”. Mi rivolgo a Mentana e Formigli perché in rete mi sono imbattuto in loro affermazioni ma precisando che non sono gli unici. Quando viene inseguito e aggredito un gruppo di persone con mazze e cinghie solo perché accompagna una donna etiope con due bambini non è il caso di rimeditare affermazioni troppo ottimiste e patenti democratiche date con troppa superficialità?
“La cosa importante è ripudiare la violenza e ogni forma di razzismo. E io da loro questo l’ho sentito” (Enrico Mentana), “Inseriti nel gioco democratico, vitali e puliti” (Formigli).
Solo sostenitori di Casa Pound e della Lega come Fusaro possono sostenere che la minaccia fascista è inesistente. I dieci punti di sutura sulla testa del nostro compagno Antonio Perillo – come tante altre aggressioni – smentiscono queste affermazioni.
Questi figuri non hanno mai smesso di dirsi fascisti né hanno mai smesso di praticare la violenza.
Il fatto che i loro slogan e il loro discorso xenofobo siano stati fatti propri dal principale partito della destra che egemonizza il governo e il dibattito pubblico rende ancor più baldanzosi questi personaggi. E accade lo stesso per il clima europeo e americano.
Chi scrive rivendica da tempo con l’ANPI che queste organizzazioni vengano disciolte in applicazione della Costituzione ma dobbiamo constatare amaramente che si va in direzione opposta.
Chi fa informazione ha grandi responsabilità.

*segretario nazionale di Rifondazione comunista

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