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Potere al popolo, ecco i nomi del coordinamento nazionale

Potere al Popolo ha il suo coordinamento nazionale. Hanno votato un po’ più di duemila dei settemila circa iscritti alla piattaforma

Il coordinamento sarà composto da 80 persone, 39 donne e 41 uomini, di cui 60 in rappresentanza dei nodi territoriali di Potere al Popolo e 20 di una lista nazionale. La lista nazionale è stata votata da 2216 aderenti (quella maschile) e 2058 aderenti (quella femminile): «anche in questo caso si è attivato un livello di partecipazione democratica tutt’altro che scontato, di cui non possiamo che essere contenti, tenendo conto anche del fatto che la piattaforma liquidfeedback per moltissimi è nuova, stiamo imparando insieme. La sfida sarà continuare a lavorare per incrementare questo livello, soprattutto tra i non addetti ai lavori!», recita il comunicato della nuova organizzazione nata dalle vicissitudini della coalizione di soggetti politici e sociali che aveva dato vita alla lista per le scorse politiche, dopo la fuoriuscita di alcune sigle promotrici, tra cui il Pci, Rifondazione, l’Altra Europa e Sinistra Anticapitalista.

Qui l’esito delle votazioni lista territoriale

E qui l’esito delle votazioni lista nazionale

ELENCO ELETTI COORDINAMENTO NAZIONALE

LISTA REGIONALE

Abruzzo
1. Emanuela Rossi – 32 voti

Basilicata
1. Antonella Rubino – 18 voti

Calabria
1. Maria Antonietta Di Cello – 59 voti

Campania
1. Chiara Capretti – 399 voti

2. Erminia Maiorino – 359 voti

3. Elisena Iannuzzelli – 332 voti

4. Antonella Avolio – 359 voti

5. Domenico Cordone – 282 voti

6. Giuliano Granato – 341 voti

7. Matteo Giardiello – 341 voti

8. Davide Trezza – 351 voti

9. Enrico Civello – 281 voti

Emilia Romagna
1. Chiara Pollio – 107 voti

2. Angela Rauseo – 94 voti

3. Lorenzo Trapani – 101 voti

4. Stefano Carosino – 103 voti

Estero
1. Aurélie Dianara – 52 voti

2. Andrea Mencarelli – 65 voti

Lazio
1. Elisabetta Canitano – 327 voti

2. Daniela Cortese – 247 voti

3. Bianca pezzotti – 288 voti

4. Loredana Longo – 247 voti

5. Alessandro Toti – 293 voti

6. Roberto Luchetti – 210 voti

7. Simone Di Cesare – 226 voti

8. Riccardo Petrarolo – 182 voti

Liguria
1. Maria Elena Antinori – 47 voti

Lombardia
1. Roberta Maltempi – 156 voti

2. Manuela Cibellis – 151 voti

3. Viola Ramone – 86 voti

4. Giovanna Baracchi – 77 voti

5. Nicola Vox – 100 voti

6. Marco Rossi – 104 voti

7. Pietro Ambrisio – 91 voti

Marche
1. Alejandra Arena – 34 voti

2. Stefano Casulli – 40 voti

Molise
1. Rossella Griselli – 6 voti

Piemonte
1. Ilenia Argento – 62 voti

2. Gian Paolo Caiazzo – 53 voti

3. Massimo Gabella – 49 voti

Puglia
1. Silvia Piccinonno – 56 voti

2. Giovanni Tortora – 51 voti

Sardegna
1. Claudia Ortu – 43 voti

Sicilia
1. Valentina Castronovo – 94 voti

2. Damiano Cucè – 70 voti

3. Pierpaolo Montalto – 76 voti

Toscana
1. Francesca Trasatti – 197 voti

2. Emanuela Grifoni – 112 voti

3. Nicoletta Gini – 137 voti

4. Giovanni Ceraolo – 170 voti

5. Carlo Ghelli – 133 voti

6. Lorenzo Alba – 173 voti

7. Juri Landi – 132 voti

Trentino Alto Adige
1. Alessia Conforto – 11 voti

Umbria
1. Emiliano Camuzzi – 26 voti

Val D’Aosta
1. Maria Lancerotto – 9 voti

Friuli Venezia Giulia

1. Ivan Volpi – 23 voti

Veneto
1. Ilaria Boniburini – 65 voti

2. Luca Lendaro – 67 voti

3. Oreste Veronesi – 55 voti

LISTA NAZIONALE

1. Nicoletta Dosio – 1783 voti

2. Rosa Sica – 1427 voti

3. Carla Corsetti – 1212 voti

4. Marina De Felici – 1039 voti

5. Carolina Zorzella – 1178 voti

6. Manuela Ausilio – 781 voti

7. Antonia Romano – 1115 voti

8. Ornella De Zordo – 1201 voti

9. Salvatore Prinzi – 1557 voti

10. Sergio Cararo – 1086 voti

11. Mauro Casadio – 920 voti

12. Gianpiero Laurenzano – 1126 voti

13. Francesco Piobbichi – 1150 voti

14. Beniamino Simioli – 1097 voti

15. Franco Bartolomei – 810 voti

16. Francesco Piccioni – 969 voti

17. Francesco Tirro – 824 voti

18. Emanuele Salvati – 806 voti

19. Salvatore Cosentino – 699 voti

20. Raffaele D’Agata – 563 voti

Totale votanti lista nazionale uomini: 2216

Totale votanti lista nazionale donne: 2058

Totale donne elette: 39
Totale uomini eletti: 41

3 COMMENTS

  1. Mi sono perso diverse puntate della telenovela delle sinistre alternative, Non è appassionante vedere riunioni e separazioni continue: disorienta e allontana.
    In questo momento di diffuso malcontento, quando in un movimento popolare come quello dei “gilet gialli”, si mescolano istanze di destra e di sinistra, l’assenza totale di una vera sinistra anticapitalista è deprimente.
    Non sarebbe il caso di mettere da parte i protagonismi dei leader e fare bel fronte unito e battagliero.
    Qualche slogan intelligente che riesca a bucare i media, un programma di buone idee radicali, ma non troppo, da spaventare chi potenzialmente potrebbe aderire ad un movimento di sinistra anticapitalista?

    P.S. lo sapete che il Vostro correttore ortografico parteggia per i capitalisti, bollando come errore il termne anticapitalista? (Per i diversamente intelligenti: QUESTO P.S. E’ SOLO UNA NOTA IRONICA)

  2. Caro Pietro, ti ringrazio per il commento interessante e costruttivo. Però liquidare il dibattito a sinistra come una telenovela significa accontentarsi dei luoghi comuni delle narrazioni dominanti, sia quelle della stampa mainstream, sia quelle degli aspiranti portavoce del “popolo”: non è una gara a chi ce l’ha più lungo ma uno scontro tra concezioni differenti della politica, del ruolo delle avanguardie e anche della fase che stiamo attraversando. C’è stato uno scontro durissimo tra chi ha preteso di costruire un ennesimo partito ideologicamente coeso ed esclusivo e chi avrebbe voluto costruire un forum, un fronte unico, una cosa inclusiva. Due posizioni con la medesima legittimità (purché sostenute senza la denigrazione dell’avversario e senza fake news) e sulle quali sarebbe utile pronunciarsi (come mi sembra di capire che fai anche tu) senza ripetere ritornelli sulle divisioni a sinistra. Le divisioni, in una società che tende a frammentarsi sono ovunque. Ricostruire percorsi sociali e politici richiede pazienza, onestà intellettuale, chiarezza e democrazia reale, altrimenti è una partita truccata e condanna alla marginalità i percorsi autoreferenziali come dimostrano le mobilitazioni di questo autunno. A presto

  3. Continueremo a farci molto, ma molto male, mentre le destre a partire dal PD saranno ideologicamente sempre più simili, le uniche battaglie, tra di loro, saranno quelle per la conquista di fette di potere.
    Comprendo benissimo che esistono mille sinistre, talvolta molto affini, ma così distanti.
    Conosco l’argomento così bene da cominciare ad odiarlo. Sembra impossibile realizzare la cosa più sensata: un cartello con un numero limitato di cose importanti da proporre a una grande piazza di gente incazzata contro tutto e tutti, tanto da far proprie le idee più becere e idiote.
    Forse nella sinistra degli infiniti distinguo non ci si è ancora resi conto che il sessantotto con quel che è seguito è finito. Non è più tempo di dibattiti o di forum come si dice oggi. Ora è già tardi, se si aspetta ancora un po’ e si continua a ridicolizzare gli avversari pensando, ad esempio, che Salvini sia un povero scemo invece che un personaggio pericolosissimo…
    Vorrei ricordare a tutti i compagni che per per liberarci dal fascismo sono dovuti scendere a molti compromessi tra gruppi politici distantissimi tra di loro, e che, questo sacrificio ci ha dato tra i suoi frutti migliori una Costituzione tra le più belle del mondo che, per nostra sfortuna (…o colpa?), non è mai stata attuata completamente. Salutidure

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