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Da Seattle a Genova, passando per Napoli

Da sostentere il crowdfunding per la pubblicazione di un libro collettivo sui fatti di Napoli del marzo 2001 e sulla rete di attivisti che si manifestò

Ecco un progetto da sostenere: un’opera corale e inedita sui fatti di Napoli del marzo 2001. Chi contribuirà a coprire le spese di stampa del libro sostiene anche le attività del Centro culturale “Handala Alì” e la causa della resistenza palestinese.

17 marzo 2001. A Napoli si riunisce il Global Forum dell’OCSE. E’ un appuntamento decisivo in preparazione del G8 di Genova, che si terrà nel luglio successivo. Per la prima volta in Italia, i potenti della Terra si blindano in una zona rossa presidiata militarmente da uno schieramento impressionante di forze dell’ordine. Ma in città si anima una mobilitazione creativa, intelligente e originale, che cinge d’assedio l’area del vertice e spiazza i meccanismi di controllo, grazie anche al sapiente utilizzo del web. Lo si deve alla Rete No Global, organizzazione nata dal basso, che riunisce al proprio interno centri sociali, sindacalismo di base, sigle della sinistra radicale, associazioni ambientaliste, gruppi cristiani e cattolici, società civile. Questa aggregazione unica sfocerà in un corteo enorme, cui parteciparono manifestanti da tutta Italia e dall’estero. Molti di questi erano giovanissimi che sperimentarono in piazza e alla caserma “Raniero”, la ricetta dei governi neoliberisti di centrosinistra e centrodestra per mantenere l’ordine costituito, ignorando le ragioni politiche e sociali scaturite da un gigantesco processo partecipativo sorto spontaneamente.

Una storia che verrà dipanata, intersecando linguaggi e stili diversi, in un libro che verrà pubblicato a luglio nell’ambito del ventennale del G8 di Genova con uno straordinario corredo di immagini e scatti inediti del fotografo Luciano Ferrara e una collezione di materiali artistici e grafici introvabili, curati da Massimo Di Dato, che raccontano dell’immensa ricchezza creativa di quel movimento. Un volume che proverà a colmare un vuoto narrativo e trarre, a distanza di vent’anni, un bilancio politico di quell’esperienza, aprendo un dibattito e riproponendo l’attualità delle ragioni che spinsero milioni di persone nel Mondo a mobilitarsi simultaneamente contro il capitalismo.
Il libro ricostruisce fedelmente la cornice storica della Rete No Global. Attraverso un rigoroso lavoro d’inchiesta e documentazione, cui hanno partecipato decine di attivisti ed esponenti della società civile, si restituisce un’immagine inedita di un pezzo della storia cittadina, che ebbe una proiezione internazionale e fu di esempio per la costituzione dei social forum. Nel lavoro, saranno presenti testimonianze inedite, fra cui quella di Francesco Amodio, uno dei portavoce della Rete No Global e compianto leader dei Cobas, che ci ha lasciato nel 2019.

Incrociando i mille linguaggi che animarono quell’esperienza, il libro ospiterà un racconto inedito di Francesco Festa, fra gli animatori della Rete No Global, studioso di conflitti sociali. Il progetto sarà ulteriormente impreziosito da contributi inediti di Marco Bersani, Don Vitaliano Della Sala, Alfonso De Vito, Angelica Romano, Giovanni Russo Spena, Roberta Moscarelli e moltissimi altri. In appendice la raccolta di documenti inediti della Rete No Global.

A curare il progetto è Daniele Maffione, classe 1983, attivista noglobal, all’epoca, con i giovani comunisti. E’ uno studioso di classe operaia e movimenti sociali.

 

 

 

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