Nasce una collezione di abiti di EcoPoEtica in collaborazione con La Bottega Solidale Genova
Che un vestito non sia solo un po’ di stoffa che debba coprire o scaldare o essere funzionale a un mestiere lo impariamo tutti/e nell’apprendistato alla socialità già nei primissimi anni di vita. Meno scontata è l’attenzione per la relazione che si accende necessariamente ogni volta che acquistiamo o indossiamo qualcosa. Che si accende con chi lo produce, oltre che con chi lo dovrà osservare o con chi lo vende, quell’abito. Ciascun capo di abbigliamento è anche il risultato di rapporti di produzione quasi sempre di sfruttamento dell’uomo sull’uomo, e dell’uomo sulla natura. Si vedano, ad esempio, i dossier della Campagna Abiti Puliti, una delle 14 coalizioni nazionali della Clean Clothes Campaign in Europa. Oggi la Clean Clothes Campaign è un network globale composto da 234 organizzazioni che collaborano attraverso 4 coalizioni regionali in Europa e Asia. Lavora con organizzazioni gemelle in Nord e Centro America e in Australia. Controprova ne sono le controverse operazioni di greenwashing o pinkwashing dei brand del settore.
Solo dopo quel rapporto di produzione un vestito diventa il modo con cui ci mettiamo in scena nel palcoscenico urbano.
Alle 17 del 27 maggio, nella Bottega Solidale di Genova, al Porto Antico, ci sarà la presentazione della collezione di abiti realizzati dalla Sartoria Sociale EcoPoEtica dell’Associazione Il limone lunare di Genova. «La collaborazione tra la Bottega e la Sartoria Sociale nasce dall’attenzione condivisa nel raccontare storie di sostenibilità e solidarietà come quella tra un manufatto e chi lo indossa; il suo tessuto e chi lo realizza; tra stilista e distributore», racconta a Popoff, Francesca Traverso, presentando le due linee della collezione.
«L’abito necessario, quello che grazie alla vestibilità adatta a tutte le forme dei corpi, ci rappresenta nel mondo, sottolineando la naturale bellezza di ciascuno – spiega – e l’abito grembiule, i grembiuli da lavoro, che partono dallo studio nel tempo degli abiti da lavoro nelle diverse epoche e culture».
Abiti sono realizzati in lino e cotone, nuovi e antichi e rigenerati, provenienti da distributori etici. «Inoltre – riprende Traverso – la piccola filiera sentimentale è composta da maestranze artigiane intergenerazionali e interculturali per dare voce e spazio alle diverse culture delle mode, al loro studio e al loro riconoscimento. Ogni creazione della collezione sarà accompagnata da una cartolina che custodisce un seme da piantare in luoghi che necessitano di bellezza, e una domanda generatrice di relazioni».
Francesca Traverso è l’animatrice dell’Associazione Il limone lunare «che attiva creatività in quanto azione sociale attraverso progetti e percorsi formativi e laboratoriali indirizzati a gruppi formali e informali nell’ambito artistico, ecologico, pedagogico e di cura, e stimola i talenti e le intuizioni delle persone con metodi che attingono alle economie nonviolente ghandiane». Già dal nome l’Associazione scopre il debito con Danilo Dolci (sua l’omonima poesia del ’70: … a guardare una pianta di lunari / non pare mai inverno) ed è referente ligure del “Centro sviluppo creativo Danilo Dolci” di Palermo e attraverso laboratori maieutici segue le tracce del poeta, sociologo, educatore e attivista della nonviolenza.
La Bottega Solidale è una coop che crede in un modello di economia basato sulla tutela e sull’allargamento dei diritti, sull’inclusione dei soggetti più deboli, sul rispetto e la promozione di culture diverse. Socia di Altromercato, promuove la cultura ed i prodotti del commercio equo e solidale, la finanza etica, il consumo critico e il turismo responsabile. Da 30anni lavora sul territorio genovese, attraverso le botteghe, i laboratori scolastici, l’organizzazione di eventi e l’avvio di progetti sociali come O’press.
Attraverso la rete Ats, di cui fanno parte molte storiche cooperative ed associazioni di commercio equosolidale, quest’anno ha organizzato una serie di incontri digitali “Equo di Liguria” per promuovere la ri-scoperta di un modello economico sostenibile e a misura d’uomo. Attualmente è capo fila del progetto europeo 3D-Jail, che ha come obiettivo la creazione di un modello formativo di alto livello replicabile in qualsiasi istituto penitenziario d’Europa.
Ecco, dunque, le coordinate del Limone Lunare: Via della Maddalena 120r – Genova www.illimonelunare.it / fb e IG @illimonelunare Info 338 4923122
e quelle della Bottega Solidale Altromercato – Porto Antico: Calata Cattaneo 11, Palazzo Millo, Centro: via Galata 85R, Ufficio : Piazza Embriaci 4/1, http://www.bottegasolidale.it/ fb e IG @labottegasolidalealtromercatogenova, info 010265828