“Fuori l’Anpi dalle scuole”: lo striscione sulla Casa della Memoria di Milano. Nonostante l’amnistia, i fascisti non vinceranno un’amnesia
Venerdì 17. Mentre la sfortuna festeggia il suo giorno (per chi ci crede) nella capitale morale di Italia (ancora una volta, per chi ci crede) i fascisti si sve gliano all’alba per regalare alla città il loro infamante verbo.
Siamo nel quartiere Isola, nuovo e chic, fra lo svettare di grattacieli più o meno “boschivi”. Lì c’è un edificio basso, un parallelepipedo a mattoni, materiale poveri della tradizione lombarda, che impatta fra il vetro e l’ acciaio dei grattacieli. È la Casa della Memoria. Quell’edificio è lì a ribadire il legame tra questa architettura e la tradizione artigiana e industriale del quartiere che lo accoglie ormai dimentico del suo passato. La sua facciate ruvida ospita, rappresentati in maniera quasi impercettibile, 19 volti di milanesi anonimi che simboleggiano la storia della città e 8 quadri storici che fissano momenti importanti della storia della città: deportazione, liberazione, strage di piazza Fontana etc. All’interno della Casa della Memoria hanno sede varie associazioni, unite dal fil rouge dell’impegno democratico e civile: AIVITER, Associazione Italiana Vittime del Terrorismo e dell’eversione contro l’ordinamento dello Stato, ANED, Associazione Nazionale Ex deportati nei Campi Nazisti, ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, L’Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 1969 e L’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex INSMLI), rete degli istituti storici della resistenza e dell’età contemporanea.
All’alba dello sfortunato venerdì 17, di fronte alla casa della memoria compare il lungo striscione «Fuori l’Anpi dalle scuole», scritta firmate da «Blocco studentesco», un’ associazione studentesca italiana d’ispirazione neofascista.
Ne abbiamo parlato con Paolo Pezzino, Presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, che dell’antifascismo fa una missione di studio, di civiltà, di vita.
“Casa della Memoria rappresenta un momento di educazione alla cittadinanza. Dal momento della sua inaugurazione innumerevoli sono state le iniziative delle varie associazioni che vi hanno sede: mostre, conferenze, presentazioni di libri, convegni e seminari. Numerose scolaresche hanno visitato la Casa della Memoria in occasione di mostre o di iniziative specificamente rivolte alle scuole. Lo striscione che è stato apposto da un gruppo di ispirazione neofascista mira a delegittimare questa importante azione in difesa dei valori di democrazia e di libertà che stanno alla base della nostra costituzione. Nonostante sia stata presa specificamente di mira l’ANPI in realtà è tutta l’attività di casa della memoria che in tal modo è stata offesa e contestata. La presenza di casa della memoria è fondamentale in un quartiere che ha vissuto così tante trasformazioni, per restituire ai cittadini uno spazio pubblico di aggregazione e di riflessione critica. Da questo punto di vista Casa della Memoria appartengono non solo al quartiere Isola ma all’intera comunità di Milano e vorrei dire d’ Italia, dato che spesso le iniziative che vi vengono tenute sono di respiro nazionale. Nei prossimi mesi l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri trasferirà in Casa della Memoria il proprio archivio e la propria biblioteca, che attualmente sono collocati in una sede distaccata e periferica. Allora ancora di più Casa della Memoria diventerà un fondamentale strumento di diffusione della cultura a disposizione dei cittadini”.
Storia, memoria, amnesia, mi verrebbe da dire, citando un recente saggio di Paul Corner, proprio su Mussolini. Contro la Casa della Memoria, i fascisti vogliono la amnesia, l’amnistia l’hanno già avuta, dei loro crimini.