La canzone è stata scritta dal cantautore brasiliano Edu Krieger. «Questa volta il calcio ha tradito i poveri». «Questa volta non tiferò per voi».
di Franco Fracassi
«Scusami Neymar, ma a questi Mondiali non tiferò per voi/Siamo governati da ladri che giocano sporco per vincere/Non saremo veri campioni spendendo più di dieci miliardi per fare la Coppa nel nostro Paese. Abbiamo stadi belli e monumentali, mentre scuole e ospedali sono sull’orlo del collasso/La primavera promessa non è arrivata, la vita vale più di un gol. E dove sono i miglioramenti? La nostra patria non è fiorita/Lo so che la mia opinione semplice e sincera non ti impedirà, anche se guadagni e vivi male, di arrivare fino alla finale insieme alla nostra nazionale. Anche senza soldi per pagare il biglietto troppo caro, non potrai mai smettere di amare il tuo beniamino ovunque vada. Lo so, tifoso: sei tu che hai ragione».
Sono alcune delle strofe dell’inno di chi in Brasile invita a boicottare i Mondiali di calcio. Lo ha scritto il cantautore carioca Edu Krieger: «”Scusami Neymar” non è una presa di posizione a priori nei confronti del calcio. Ma una critica feroce alle aspettative tradite. Ai poveri traditi. Perché è tra loro che pulsa la passione più pura per il futbol. E sono proprio loro gli esclusi dalla festa, dopo la grande illusione di rinnovamento sbandierata dal governo quando la Fifa scelse il Brasile».
«La canzone vuole ricordare la gente che va in piazza per protestare contro le spese miliardarie per il Mondiale a fronte di servizi essenziali e standard di vita ancora al di sotto della sufficienza. La canzone vuole ricordare come pacificazione delle favelas sia diventata un affare militare, e come i soldi piovuti sul Brasile grazie alla Coppa abbiano finito per allargare il divario tra le fasce sociali».
DESCULPE, NEYMAR
(Edu Krieger)
Desculpe, Neymar
Mas nesta Copa eu não torço por vocês
Estou cansado de assistir o nosso povo
Definhando pouco a pouco
Nos programas das TVs
Enquanto a FIFA se preocupa com padrões
Somos guiados por ladrões
Que jogam sujo pra ganhar
Desculpe, Neymar
Eu não torço desta vez
Parreira, eu vi
Aquele tetra fez o povo tão feliz
Mas não seremos verdadeiros campeões
Gastando mais de 10 bilhões
Pra fazer Copa no país
Temos estádios lindos e monumentais
Enquanto escolas e hospitais
Estão à beira de ruir
Parreira, eu vi
Um abismo entre Brasil
Foi mal, Felipão
Quando Cafu ergueu a taça e exibiu
Suas raízes num momento tão solene
Revelou Jardim Irene
Um retrato do Brasil
A primavera prometida não chegou
A vida vale mais que um gol
E as melhorias onde estão
Foi mal, Felipão
Nossa pátria não floriu
Eu sei, torcedor
Que a minha simples e sincera opinião
Não vai fazer você, que ganha e vive mal
Deixar de ir até o final
Junto com nossa seleção
Mesmo sem grana pra pagar o ingresso caro
Nunca vai deixar de amar o
Nosso excrete aonde for
Eu sei, torcedor
É você que tem razã