5 C
Rome
lunedì, Novembre 25, 2024
5 C
Rome
lunedì, Novembre 25, 2024
HomecultureTutte contro lui, la vendetta al cinema si veste di rosa

Tutte contro lui, la vendetta al cinema si veste di rosa

Arriva nelle nostre sale la pellicola con Cameron Diaz, Leslie Mann e Kate Upton. Su Popoff la recensione.

«Buon mesiversario! L’ho visto e ho pensato a te!». Cominciamo dicendo che un uomo che festeggia il mesiversario è sospetto fin dal principio e poi dai, ma a quale donna interessa davvero il mesiversario?!? Che roba è il mesiversario? Siamo seri. In Tutte contro lui, Hollywood sceglie di trattarci ancora una volta come donnette casalingo/dementi in preda ad aspirazioni (o ispirazioni) che riscattino quel corpo-contenitore grazioso, sì, ma povero di contenuti. «Dovrei iscrivermi ad un corso di rinforzo cerebrale». E l’unica cosa che si può chiedere a femmine di questo tipo è di far funzionare le tubature dell’uomo/scimmia. Almeno fin quando non si accorgeranno dell’infedeltà dell’esemplare e decideranno, a quel punto, di escogitare piani di vendetta.

Nick Cassavetes, che dirige con bravura un trio di bionde (chi più chi meno) composto da Cameron Diaz, Leslie Mann e Kate Upton, si sgancia dalla screwball comedy e da quella sophisticated per mettere in scena una guerra tra i sessi che ha qualche momento di divertente originalità (gli ormoni femminili da mescolare al bibitone mattutino sono un buon esempio) ma pecca di prevedibilità e di luoghi comuni sul gentil sesso che sconfinano nella fastidiosità e nel ridicolo.

Che fa una donna quando scopre il tradimento? Ovvio, si ubriaca e si rinchiude in un armadio per provare scarpe e vestiti. Che cosa vuole una donna da un uomo/scimmia? Ovvio, un bambino o una qualche parvenza di famiglia. Che cosa c’è nel cervello di una donna tremendamente bella? Ovvio, niente di niente. Che tipo di donna è in grado di escogitare arguzie, piani efficaci e di stanare il vile truffatore? Ovvio, quella che fa l’avvocato. Quali donne possono coalizzarsi, persino diventare amiche, in una situazione di corna perpetue? Ovvio, una moglie, un avvocato e un paio di tette.

E il riscatto perde d’importanza, sembra quasi un lieto fine dovuto, appiccicato lì perché ‘ste donne, prima o poi, dovevano riprendersi dallo scontro con l’uomo/scimmia, quel Nikolaj Coster-Waldau che gli appassionati de Il trono di spade ricordano bene nei panni del bellimbusto (incestuoso) Jaime Lannister. «Vorresti fargli molto male, vero?/Oh, prendiamolo a calci nelle palle!».
La sceneggiatura non fa, dunque, lo sforzo di pretendere qualcosa in più per costruire una pellicola brillante e degna di essere tramandata ai posteri. Qualche battuta e alcuni momenti fecali bastano a Cassavetes per tirar su una commedia passabile. «Perché non si masturba in un calzino come tutti gli uomini normali? Abbiamo un mucchio di calzini a casa!».

Non ne vedrete delle belle, questo no. Un film così, però, ci può stare se siete donne depresse, se vi sentite tradite e siete consapevoli di non essere delle donnette/casalingo dementi. Oppure se siete uomini/scimmia inclini alla menzogna, alla faciloneria e al piazzare corna ovunque.
Alla fine, se non altro avrete imparato, uomini, una regola importante: mai, e dico mai, far incazzare tre donne tutte insieme.
E voi, donne, vi sarete ricordate due cose fondamentali.
Avere un cervello “bello” conta più di qualsiasi ceretta.
E l’unico modo degno di versare lacrime è piangere dentro. Come fanno gli eroi.

TUTTE CONTRO LUI
Regia di Nick Cassavetes
Con Cameron Diaz, Leslie Mann, Kate Upton, Nikolaj Coster-Waldau, Nicki Minaj
Titolo originale: The Other Woman
Commedia, 110 min.
USA, 2014
Uscita giovedì 19 giugno 2014
Voto Popoff: 2/5

da vedere se: vi piacciono le vendette femminili, di qualunque genere

da non vedere se: siete affezionati ai grandi classici sul tema “guerra tra sessi”

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultimi articoli

Licia Pinelli: un’assenza, una presenza

Poi, non l'ho più sentita, non volevo disturbarla. Sai come vanno queste cose... si rimanda sempre... E così arriva il primo 15 dicembre senza di lei Era la fine del 1997. In Piazza Fontana non c'ero mai stato. Ti sembrerà strano, considerando quanto quella strage e il caso Pinelli siano stati importanti nella mia vita, quanti articoli e fumetti ho scritto su quei fatti, ma è proprio così. Milano la evito, se posso. Torno alla fine del 1997, a un giorno in cui per questioni personali Milano non posso evitarla. E passo in Piazza Fontana. Nel giardinetto vedo la targa che ricorda Giuseppe (Pino) Pinelli. L'unica, all'epoca, e per me sarebbe rimasta in seguito l'unica che conta. Noto con piacere che c’è ancora gente che depone dei fiori, vicino, e il mio pensiero segue traiettorie oblique, con cui non voglio...

Camminare, vedere, raccontare

I viaggi "in bianco e nero" di Ivo Saglietti, fotoreporter, nella mostra in corso al Palazzo Grillo di Genova

Lo squadrismo dei tifosi israeliani e il pogrom immaginario

Violenza ad Amsterdam: i fatti dietro le mistificazioni e le manipolazioni politiche e mediatiche [Gwenaelle Lenoir]

Ferrarotti è morto e forse la sociologia non si sente troppo bene

Vita e opere dell'uomo, morto il 13 novembre a 98 anni, che ha portato la sociologia in Italia sfidando (e battendo) i pregiudizi crociani

Un Acropoli che attraversa una città, recitando

A Genova va in scena, per la quindicesima edizione, il Festival di Teatro Akropolis Testimonianze ricerca azioni