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Vaccino antinfluenzale Novartis: 4 morti sospette

3 uomini e 1 donna morti a dopo la somministrazione del Fluad. L’Aifa blocca due lotti del vaccino diverse dose dei quali riscontrate anche a Roma

di Marina Zenobio

novartis

4 morti sospette in Italia, da attribuire molto probabilmente al vaccino antinfluenzale FLUAD, indicato per gli anziani e approvato dall’Istituto superiore di sanità nel 1997. I decessi sono avvenuti 2 in Sicilia, nel siracusano, si tratta di due uomini di 68 e 87 anni, notizia confermata dall’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino; 1 in Molise, dove una donna di 78 anni morta all’ospedale di Termoli , come confermato dall’Azienda sanitaria molisana; 1 in Toscana, dove a Prati è deceduto un 80enne deceduto. Tutte le morti sono avvenute entro le 48 ore dall’assunzione del FLUAD della Novartis Vaccines e Diagnostic s.r.l. Di conseguenze e in via precauzionale l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha oggi bloccato due lotti del farmaco destinati alle Asl, il 142701 e il 143301, prodotti negli stabilimenti della Novartis che si trovano in provincia di Siena.

L’Aifa ha anche invita i pazienti che abbiano in casa confezioni del vaccino FLUAD a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico per la valutazione di un’alternativa vaccinale.

Da parte sua, l’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato di ”supportare la decisione dell’Aifa di ritirare in via cautelativa i lotti dei vaccini a cui sembra siano associate gravi reazioni avverse”.

I decessi, ha precisato il direttore generale dell’Aifa, Luca Pani, sono avvenuti tutti fra il 12 e il 18 novembre scorsi, sottolineando che un evento cardiovascolare è avvenuto nell’immediatezza, circa un’ora dopo la somministrazione, mentre le altre tre morti sono avvenute entro le 48 ore successive per infiammazione del sistema nervoso centrale, encefalite-meningite e hanno riguardato le persone più anziane intorno agli 80-90 anni.

L’allarme è già scattato in varie Regioni: la Liguria ha sospeso, in via precauzionale, tutte le vaccinazioni antinfluenzali e il Molise ha deciso la sospensione della campagna di vaccinazione per 24 ore, al fine di verificare se i lotti disponibili siano riconducibili ai due bloccati dall’Aifa. Dal governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, è invece giunto l’invito ad ”evitare la psicosi determinata dalla paura di vaccinarsi”, mentre il Codacons, sostenendo la tesi opposta, chiede al ministero di sospendere la campagna pro-vaccinazione.

Ma il caso è diventato nazionale perché risulta che le dosi riconducibili a quei codici sono state distribuite anche nel Lazio, in particolare a Roma, nei quartieri di Montesacro, Bufalotta, Parioli, ed altri della Asl RmA. Il segretario regionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), Luigi Bartoletti, ha comunicato che tutti i medici di base iscritti, circa 2500 tra i 5000 presenti sul territorio regionale, sono stati informati in via cautelare.

Il vaccino Fluad della Novartis è uno tra i più comuni antinfluenzali presenti da anni sul commercio ed è riservato soprattutto agli over 65, i più fragili e a rischio. Le Asl regionali, raccogliendo le richieste dei medici, hanno inviato anche quest’anno il farmaco negli studi, permettendo così ai pazienti di non pagare il vaccino. Ciononostante, il Fluad può essere acquistato liberamente in farmacia che, fino a ieri sera, vendevano al costo di 11,47 euro. Alcune farmacie chiedendone la ricetta rosa, altre liberamente con una piccola maggiorazione sul prezzo.

Gli unici effetti collaterali del vaccino finora accertati sono riconducibili a reazioni allergiche per chi è intollerante all’uovo. Ma già nel novembre di due anni fa si era verificata una situazione analoga, quando l’Iss aveva bloccato per ulteriori accertamenti l’utilizzo dei vaccini antinfluenzali Agrippal, Influpozzi sub unità, Influpozzi adiuvato e Fluad, sempre della Novartis. All’epoca l’immunologo e allergologo Ferdinando Aiuti aveva dichiarato che, pur non conoscendo i contorni della vicenda che aveva portato l’Aifa al blocco dei vaccini, “è evidente che le note inviate dalla casa farmaceutica non devono aver superato i parametri necessari che riguardano la parte chimica del vaccino. Ad esempio ci possono essere valori più elevati rispetto al normale delle tossine o gli albumi di uovo sono sotto una determinata soglia o anche l’adiuvante supera lo 0,2, che è il parametro stabilito per legge”.

A giugno di quest’anno, nell’ambito di un’inchiesta dei carabinieri del Nas di Firenze, coordinata dalla procura di Siena, che ipotizzava una truffa nell’ambito della fornitura al ministero della Salute del vaccino contro l’influenza A(H1N1) del 2009, le sedi della Novartis di Siena e Origgio erano state sottoposte a perquisizione. In quell’occasione l’amministratore del gruppo farmaceutico, Francesco Gulli era stato sottoposto a indagini dalla procura di Siena con l’accusa di truffa aggravata a danno del Ministero della Salute per la fornitura del vaccino A(H1N1) . Gli investigatori ipotizzavano un danno all’erario per 2,7 milioni di dollari. Nel 2009, su invito dell’Organizzazione mondiale della sanità, lo Stato italiano stipulò con Novartis un contratto per la fornitura di 24 milioni di dosi di vaccino contro l’influenza suina, per un costo di oltre 184 milioni di euro. Nel 2010, dopo il cessato allarme, il ministero chiese di interrompere la fornitura: per le dosi acquistate, più di 12 milioni, erano stati spesi 97,6 milioni. Per il risarcimento legato allo stop della produzione, l’azienda ha ricevuto 19,8 milioni di euro.

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