Denunce e fogli di via ad attivisti NO Borders. Risponde Sel con un’interrogazione alla Camera.
da Genova, Rosa Cella
Mentre a Bruxelles si discute su come aumentare il numero dei migranti che ogni Stato membro della UE dovrà accogliere, In Italia la repressione verso chi aiuta uomini e donne che scappano dall’inferno della guerra e della miseria continua. Proprio ieri sono stati emessi dalla Questura di Imperia una decina di fogli di via e diverse denunce indirizzate ad attivisti “no Borders” che da quando è iniziata l’emergenza migranti sono a pochi passi dal confine per fornire aiuto e assistenza.
In totale i giovani denunciati sarebbero una quarantina: manifestazione non autorizzata e occupazione abusiva di suolo pubblico sono i reati di cui devono rispondere. Il provvedimento più grave sono i fogli di via che impedirebbero ai volontari non solo di entrare ma anche di transitare per Ventimiglia.
A denunciare i provvedimenti ritenuti spropositati è il gruppo di Sel alla Camera che in un’interrogazione appena presentata evidenziano al Ministro dell’interno il rischio che un provvedimento così severo possa sfociare in un reato penale. Eppure scrive Stefano Quaranta, primo firmatario dell’interrogazione: ”gli stessi attivisti provvedono, sin dai primi giorni della protesta ed in maniera autonoma e gratuita, a varie forme di sostentamento e di aiuto nei confronti dei migranti in attesa della riapertura della frontiera, come l’approvvigionamento di acqua potabile e di corrente elettrica e la costruzione di bagni e docce”. I deputati chiedono quindi al Ministro dell’interno “se non ritenga opportuno avviare un’indagine volta ad acclarare la fondatezza delle motivazioni alla base dei provvedimenti (20 denunce e 8 fogli di via) recapitati a diversi attivisti del campo no Borders a Ventimiglia”.
Alessandra Ballerini che ha in mano molti dei provvedimenti emessi dalla Questura di Imperia, esprime grande preoccupazione: “Un foglio di via è una cosa molto seria, immagino solo cosa potrebbe succedere ad uno di loro che per questione lavorative si dovesse recare a Ventimiglia e incappasse in un controllo della polizia…”.
Fra ieri e oggi sono stati comminati 3 fogli di via anche agli antifascisti bresciani che sono mobilitati dal 27 agosto in aiuto ai 20 profughi arrivati a San Colombano di Collio. I fatti si riferiscono al presidio del 5 settembre indetto dal coordinamento antifascista e antirazzista che era stato organizzato per denunciare e respingere pubblicamente i gravissimi fatti accaduti a San Colombano dove la legalità costituzionale è di fatto sospesa dall’arrivo dei profughi.
Ricordiamo che la piazza di San Colombano è stata consegnata nelle mani di bande della nuova destra estremista: Lega, Forza Nuova, Casapound, Brescia ai bresciani che hanno inscenato sera dopo sera manifestazioni vergognose fuori dall’albergo che ospita questi giovani profughi, ai quali di fatto è impedito di uscire e poter girare liberi in paese. Queste bande sostenute dal sindaco del paese e da altri sindaci che hanno appoggiato la protesta razzista contro i profughi hanno messo in atto varie forme di terrorismo psicologico riunendosi tutte le sere fuori dall’albergo, con urla, cori e insulti, minacciando di bruciare l’albergo stesso, gettando pietre sia contro le sue finestre che contro i manifestanti antifascisti e antirazzisti che hanno portato a varie riprese la loro solidarietà ai profughi.
Questi gruppuscoli fascio-leghisti sono stati inoltre l’utile strumento della raccolta firme, appoggiata dal sindaco, contro i profughi, che rimanda alle persecuzioni di un triste passato.
Questi profughi, arrivati da lontano, in fuga da feroci dittature e guerre, dopo viaggi durante i quali le probabilità di trovare la morte per trattamenti disumani sono altissime, si ritrovano in una “ repubblica democratica” quale dovrebbe essere la nostra a non poter mettere il naso fuori dalla porta dell’albergo che li ospita. Con questi episodi di intolleranza non possiamo più dire di essere in un paese normale, non possiamo più appellarci al diritto Costituzionale, perché il diritto Costituzionale è stato infranto dalla complicità di alcuni esponenti istituzionali che fanno dell’odio razzista la loro bandiera politica.
Un profondo senso di vergogna ci fa pensare che non c’è limite al degrado morale del nostro paese, e questo non è disgiunto da un degrado istituzionale che viene evidenziato da questi fogli di via.
Qualcuno sta permettendo che si svolga nel tempo una persecuzione vergognosa, questa persecuzione dovrebbe far indignare anche chi come “servitore dello stato” non è in grado di garantire l’ordine democratico non assumendosi tutte le responsabilità politiche e nascondendosi dietro un falso equilibrio e una ridicola equidistanza.
Questa deprecabile sospensione della democrazia locale dovrebbe far riflettere tutti i cittadini bresciani e non solo i militanti antifascisti, ma le menti di tanti ex-sinceri democratici sono ormai ottenebrate da narrazioni tossiche che fanno dell’altro il nemico, il capro espiatorio. Bresciani svegliatevi dal sonno della memoria, ricordatevi che genera mostri e questi mostri sono già fra noi!
Ma come possiamo stupirci per i fogli di via comminati ai nostri compagni quando ne sono stati consegnati ben 8 ai volontari che cercano di alleviare i disagi dei migranti a Ventimiglia? Il potere costituente considera “socialmente pericolosi” coloro che aiutano e portano solidarietà e chi come nel caso dei nostri compagni si attiva sul territorio per ristabilire l’ordine democratico. Il mondo alla rovescia!!!
Comunque sia, se le istituzioni latitano e/o si fanno complici prendendosi la briga di perseguitare chi si oppone a questo “regime” che vuole cancellare dalla storia la democrazia e l’antifascismo, noi “antagonisti per non essere complici” proseguiremo la nostra battaglia senza arretrare di un passo perché “Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere”!
Mi sa che sei tu a vivere in un mondo alla rovescia, dove vedi i problemi degli altri e non dei tuoi simili compresi i tuoi come donna, in un mondo che auspichi dando via libera a mussulmani padroni a casa tua, di fare i loro porci comodi secondo i loro costumi e usanze. Contenta tu, ma poi non lagnarti delle conseguenze.
talebano, mai fidarsi di chi è fanatico religioso, non riesco a comprendere come una ragazza/donna piemontese abbia potuto mettere al mondo quattro figli che inevitabilmente l’avrebbero resa schiava…….spero che oltre la casa, intestata alla moglie, perda anche la patria potestà……..
Mai stato a Ventimiglia.
E ci credo, sta lontano